Rusev parla di ring name, debutto, altro ancora

Rusev

Come già riportato nella nostra newsboard, Rusev nelle ultime settimane è tornato in Bulgaria per un weekend dove è stato intervistato da TV+. Ecco altri argomenti di cui hanno parlato, tra cui il cambio di ring name, la sua catchphrase, rappresentare la Bulgaria, il suo debutto e altro ancora.


Ha debuttato a NXT col nome di Alexander Rusev, poi nel main roster è rimasto semplicemente “Rusev”, perchè è stata fatta questa scelta: “Ho avuto un amico che si chiamava Vasil Rusev quando facevo canottaggio. Mi è sempre piaciuto quel nome. Quando ho iniziato in WWE ho avuto la possibilità di scegliere il mio ring name e ho optato per Rusev. Alexander sembrava buono come nome per una persona originaria della Bulgaria, ma il cognome Rusev è preso dal mio amico.”

La sua frase più nota è “Rusev udria, Rusev machka”, gli chiedono se sia stata una sua idea di dire qualcosa in bulgaro o se sia stata della WWE: “Il piano era che prima che partisse la mia musica di ingresso dovevo avere una frase che impattasse possibilmente in bulgaro, ma non avevo idea di cosa dire. Alla fine quella frase è venuta in mente a me e Lana dopo aver visto Rocky 4. C'era una frase nel film che diceva “What Drago hits, he destroys”, che mi è piaciuta un sacco e volevo dire qualcosa di simile. Quindi ho preso il microfono e poi è venuta spontanea traducendola. Mi chiesero cosa significasse e una volta spiegato è piaciuta anche alla dirigenza.”

Se quando ha firmato per la WWE c'era qualcuno nella compagnia che conoscesse qualcosa della Bulgaria: “No direi di no. Essere uno straniero a volte potrebbe essere vantaggioso, ma molte altre non lo è affatto. Sotto alcuni aspetti è stata una cosa positiva. Amavano il fatto che sapessi parlare una lingua straniera e che venivo da un Paese diverso da chiunque altro.”

Gli dicono che in un'intervista in passato John Cena lo elogiò e che la Bulgaria avrebbe dovuto essere fiera di averlo come portabandiera: “Questo mi ha lusingato e ringrazio John per le belle parole spese. E' un grande fan del sollevamento pesi e conosce qualcosa della Bulgaria grazie a questa disciplina. Molti fan della WWE si sono interessati alla Bulgaria solo dopo il mio debutto.”

Che ricordi ha dal suo debutto nel main roster avvenuto alla Royal Rumble del 2014: “Ricordo che quella notte mi sembrava che non ci fosse nulla di completamente certo. Mi chiamarono ma non sapevo se poi avessi partecipato o meno. Ero là, fermo ad aspettare per l'intera giornata. A un certo punto ricordo che ero sul ring e capìì che era tutto vero perchè sul titantron vidi per pochi secondi il mio nome scritto sopra poi mi sono girato ed era sparito. Nello stesso giorno chiamarono Lana che non era presente all'arena e prese il primo volo per raggiungermi. Non eravamo sicuri che avremmo continuato ad apparire insieme nè se il pubblico avrebbe apprezzato il nostro duo, ma alla fine tutto è andato bene.”

Se fosse nervoso con tutte quelle telecamere e tutte quelle persone presenti nell'arena: “Non tanto…Alla fine sei pronto, devi esserlo. Ho sempre creduto nelle mie capacità, ma la sensazione che tutto possa comunque rovinarsi nel giro di un solo giorno ce l'hai sempre, così come tutto può cambiare per il meglio…è incredibile.”

Su quale sia stato il suo avversario più difficile: “Sicuramente John Cena e come match scelgo quello avuto a Wrestlemania 31 perchè ero ancora imbattuto da un anno. Per prima cosa, ho potuto sconfiggerlo a Fastlane, poi abbiamo avuto il nostro big match a Wrestlemania, e infine sono entrato nell'arena con un carro armato!”

Quando lo presentarono come proveniente dalla Russia con tanto di bandiera in molti lo criticarono. Gli chiedono di approfondire la questione alla luce delle critiche che ricevette sui social, anche se poi è stato presentato dalla Bulgaria con tanto di matrimonio in patria ripreso dalle telecamere. “Anche quando ero a NXT qualche volta mi ero esibito con i colori bulgari. Quando poi mi dettero una provenienza molti dalla Bulgaria mi chiamavano buffone e mi dicevano che non ero degno di essere loro concittadino. Io mi chiedevo perchè questa reazione e che cosa ci fosse di male. Fu molto strano ricevere questo riscontro. Soprattutto quando poi ho potuto rappresentare le mie vere origini, alla fine stavo rappresentando il nostro Paese sotto una buona luce. Non ho fatto cose strane o che potessero creare imbarazzi. Ma credo sia normale non so. Quando sei bravo in qualcosa c'è sempre qualcuno che sputa veleno su di te. Le cose si sono placate quando la bandiera russa è stata eliminata dato che la portavo negli show ed era parte del mio personaggio. Stiamo raccontando delle storie e forse non tutti sono riusciti a capirlo. Poi possono piacere la nostra gimmick o meno, il punto è semplicemente questo. Ora posso essere me stesso, essere solo Rusev e penso che sto andando bene.”

Scritto da Chiara Maroni