Respinta nuovamente la richiesta di Cody per la registrazione di ‘Bash at the Beach’

La USPTO (United States Patent and Trademark Office), ovvero l’agenzia che gestisce i trademark negli Stati Uniti, ha negato a Cody la revisione riguardo alla sua richiesta di depositare il marchio “Bash at the Beach”.


Cody aveva fatto richiesta il 18 marzo del 2019, ricevendo un rifiuto dall’organo competente in quanto il nome “Bash at the Beach” risultava troppo simile ad un trademark già registrato a nome della WWE: “The Bash”.

Il 17 giugno del 2020, il team legale di Cody ha presentato un’istanza alla USPTO nella quale si chiedeva di riconsiderare la decisione, usando come argomenti a loro vantaggio il fatto che molti termini come “Wrestling”, “Fight”, “Rock” e “Star” fossero ricorrenti nel panorama del wrestling e fossero già registrati sotto altre nomenclature ma perfettamente distinguibili le une dalle altre.

Il sito Fightful riporta una parte dell’argomentazione presentata dal team di Cody alla USPTO. Eccola di seguito.

Negare la registrazione del marchio a causa di una singola parola “comune” è illogico e stona a paragone di numerosi trademark, regolarmente registrati, che coesistono e sono stati co-registrati nonostante parole simili e potenziali confusioni che potrebbero generarsi data la loro similarità. Per esempio: 1) Ci sono 216 registrazioni attive e applicazioni in vigore nella Classe 041 che includono la parola WRESTLING; 2) ci sono 5 registrazioni attive e applicazioni in vigore nella Classe 041 collegate ai servizi per il wrestling che includono la parola STAR; 3) ci sono 13 registrazioni attive e applicazioni in vigore nella Classe 041 collegate ai servizi per il wrestling che includono la parola FIGHT; 4) ci sono 8 registrazioni attive e applicazioni in vigore nella Classe 041 collegate ai servizi per il wrestling che includono la parola ROCK. Questa lista di esempi tralascia una quantità notevole di parole simili presenti nella Classe 041 non collegate al wrestling ma che sono accomunate, le une dalle altre, da termini in comune e che comunque coesistono. Nuovamente, la USPTO permette regolarmente la coesistenza tra trademark diversi che condividono parole nelle rispettive registrazioni, e, come scritto in questa istanza, non c’è alcuna possibilità di confusione. Come notato nella precedente nostra richiesta, il marchio che proponiamo ha due parole (THE BASH) con l’aggiunta di tre parole (AT THE BEACH), le quali tre parole (delle cinque totali) differenti le une dalle altre. Sotto questa luce, i Richiedenti [Cody e il suo team] confermano la loro posizione secondo cui non c’è possibilità di confusione tra i marchi in questione e l’istanza dovrebbe essere passibile di approvazione e pubblicazione.

Il 21 luglio 2020 l’USPTO ha nuovamente respinto la richiesta di Cody. Riportiamo anche in questo caso la risposta dell’Ufficio statunitense, trascritta come nel caso precedente da Fightful.

I nostri legali hanno scrupolosamente studiato la richiesta dei richiedenti e ha determinato che tale istanza non: 1) evidenzia nuovi problemi [rispetto alla precedente, già valutata e respinta dall’USPTO], 2) risolve il/i problema/i già presente/i precedentemente, 3) provvede a presentare nuovi elementi a sostegno della loro causa, o 4) presenta analisi e argomenti talmente persuasivi da gettare nuova luce sulla richiesta e sui problemi evidenziati dai richiedenti.
L’oggetto del richiedente, riguardo i termini come “FIGHT”, “ROCK” e “STAR” usati numerose volte in altri marchi, non è sufficientemente convincente per diverse ragioni. Ognuno di questi termini è usato da differenti proprietari in differenti campi di applicazione. Il termine “BASH” ha un solo firmatario nei servizi collegati al wrestling e siglato nell’International Class 041, ovvero la World Wrestling Entertainment, Inc. I servizi richiesti in questa istanza sono identici nelle sue parti. Infine, il marchio richiesto dal richiedente è semplicemente un’aggiunta ad un marchio già esistente.
Cortesemente, invitiamo a cercare su Internet un allegato che mostra come i richiedenti fossero già a conoscenza di un vecchio marchio posseduto dalla World Championship Wrestling, Inc. per BASH AT THE BEACH. Indipendentemente dall’argomentazione del richiedente riguardo ad una possibile confusione, o meno, tra il marchio registrato, THE BASH, e quello proposto nell’istanza, BASH AT THE BEACH, permane una base consolidata per rifiutare tale registrazione sotto la Sessione 2(d), secondo cui le parti compositive dei due trademark sono in parte identiche.

La USPTO cita in un punto della prove su Internet, riferendosi ad un articolo del gennaio scorso apparso su Forbes e titolato: AEW Stars Claim WWE May Sue Them Over ‘Bash At The Beach’ Trademark. Nell’articolo si parla proprio della consapevolezza di Cody riguardo ai problemi legati al marchio precedentemente detenuto dalla WCW.

Ora le strade sono due per Cody: appellarsi al Trademark Trial and Appeal Board, distaccamento amministrativo dell’USPTO che regola contese tra due parti e cancellazioni contestate (una sorta di appello per le pratiche negate); oppure presentare una nuova istanza all’USPTO con una nuova strategia e nuove argomentazioni a supporto.

Ricordiamo che la AEW ha già utilizzato il nome “Bash at the Beach” per uno speciale episodio di Dynamite andato in onda il 15 gennaio scorso, rendendosi comunque passibile di una causa legale con la WWE.  

Marco Ghironi
Marco Ghironi
Rimasi estasiato quando, da bambino, girai per caso canale e mi imbattei in questo tizio con la maschera strana che sconfiggeva un energumeno esageratamente più grosso di lui. Almeno 15 anni più tardi, cerco settimanalmente di seguire anche lo show secondario di una qualsiasi federazione di wrestling polacca. Nel mentre, condivido pensieri, opinioni e notizie qui su Tuttowrestling, fondendo le mie anime di giornalista e fan sfegatato.
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