Per Mark Henry Bad Bunny è il miglior celebrity wrestler di sempre

The World Strongest Man, Mark Henry ha parlato circa le prestazioni di Bad Bunny in WWE definendolo il miglior celebrity wrestler ad essere mai sceso su un ring.

Mark Henry su Bad Bunny

Intervistato ai microfoni di Busted Open Radio, l’ex lottatore della WWE, Mark Henry ha parlato di vari temi riguardanti la scena del wrestling.

Sulla richiesta della sua opinione circa l’impiego del famoso trapper portoricano Bad Bunny sul ring della WWE ha avuto delle dichiarazioni entusiastiche e di piena stima.

L’esperienza del cantante in WWE è iniziata nel 2021 con l’apparizione alla Royal Rumble fino all’esperienza dello stesso anno a WrestleMania 37. Nello showcase degli immortali di quell’anno ha sconfitto The Miz e John Morrison al fianco di Damian Priest in match che ha riscosso un grande successo di critica e pubblico.

Contro lo stesso Priest Bunny si è scontrato all’ultimo PPV di Backlash in uno Street Fight match in cui si è comportato egregiamente nonostante non sia un wrestler a tempo pieno.

Le congratulazioni per la performance da celebrity wrestler di Bad Bunny arrivano anche da Mark Henry, attualmente impegnato in AEW come lottatore e conduttore.

Herny ha dichiarato:

Bad Bunny è il più grande, in assoluto, senza pari, il più grande celebrity wrestler di tutti i tempi. Non c’è come lui. Lawrence Taylor è proprio lì, Pat McAfee ha fatto un ottimo lavoro. Ma Bad Bunny è su un altro livello.

Come puoi sostenere che non è il migliore? È stato un wrestling incredibile… Ho detto che l’incontro tra lui e Priest sarebbe stato bello, perché doveva necessariamente esserlo. Non avevo idea che Bunny avesse queste capacità. […] nessuno gli è vicino, meglio di Andy Kaufman.

Parole di entusiasmo circa le capacità sorprendenti di lotta che Bad Bunny ha mostrato a Backlash. Il suo ottimo lavoro ha portato anche Mark Henry ad accertarsi che lo stesso Bunny sarebbe sicuramente in grado di reggere un main event con Cody Rhodes o Brock Lesnar.

Di seguito l’intervista completa a Mark Herny