Natalya parla del rapporto con Beth Phoenix

Nel nuovo articolo scritto per il Calgary Sun, Natalya ha parlato del percorso verso Evolution, citando donne come Michelle McCool, Trish Stratus e Beth Phoenix, che hanno avuto notevole influenza sulla sua carriera. In particolare si è soffermata a parlare di Beth.


“Gli ultimi due mesi sono stati una notevole sfida perchè, come molti di voi sanno, mio padre è venuto a mancare. E' qualcosa che sto ancora cercando di elaborare. Ricordo che la mia migliore amica, Beth Phoenix, appena saputo ha mollato tutto per prendere l'aereo e venire a vedere come stavo, sapendo quanto fossi legata a lui. Beth mi ha tenuta per mano per la maggior parte della mia carriera in WWE e devo molto del mio successo a lei. Mi ha dato sicurezza in me stessa per affrontare nuore sfide, anche quando avevo poca fiducia. Lei è come la sorella maggiore che vorrei rendere fiera.

Poche settimane dopo aver perso mio padre, è successo lo stesso anche al padre di Beth. Ho sofferto per lei e sono salita su un aereo facendo esattamente ciò che lei aveva fatto per me, esserci. Questo è stato sicuramente una delle cose più terapeutiche che potessimo fare per aiutarci a vicenda. Siamo state insieme e abbiamo trovato il modo per sorridere di nuovo, condividere ancora la passione per il wrestling e osservare le ragazze con cui abbiamo condiviso il ring.

Abbiamo iniziato a rivedere vecchi match lottati insieme e ci siamo divertite molto, tra cui il primo Table's Match tra donne e quello della serata in cui ci siamo affrontate a Buffalo e sono stata la prima donna a uscire dalla Glam Slam. Beth è anche la persona che mi aiutata quando ho vinto il primo titolo in WWE. E come posso dimenticarmi quando ci siamo ritrovate a gennaio per la prima Royal Rumble al femminile. Fu Beth a chiedere che fossi io a eliminarla dal match. Nel nostro piccolo mondo di superstar donne, questo era il suo modo di passarmi il testimone. Chi avrebbe pensato che il wrestling potesse essere la migliore terapia possibile?

Siamo state le Divas of Doom, la versione femminile della Hart Foundation. Beth voleva essere Bret e io le dissi che volevo essere come mio padre. Abbiamo ancora i ring attire rosa e neri ispirati a loro fatti quasi dieci anni fa. Tra noi si è creato un legame che durerà sempre, siamo unite dall'amore per il ring e la devozione per le nostre famiglie.”

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