Morale basso nel backstage WWE per la qualità della Royal Rumble

Il morale dopo il pay-per-view della WWE Royal Rumble di sabato era basso rispetto ai più recenti eventi WWE, secondo PWInsider.
Uno dei talenti del roster, che ha chiesto al sito di rimanere anonimo, ha rivelato che il motivo per il quale il morale era piuttosto basso era dovuto ai continui cambiamenti effettuati nel corso della scrittura dell’evento.
Si è parlato addirittura di venti riscritture della Royal Rumble maschile, solo nel corso dell’immediata vigilia dell’evento. E’ dunque facile immaginarsi come la confusione e la sensazione di smarrimento possano effettivamente aver caratterizzato l’atmopsfera dietro le quinte tra i lottatori.
“Eravamo come in un vortice”
Ecco quanto dichiarato a PWInsider dalla superstar rimasta anonima:
Eravamo tutti in un vortice. Non appena avevi il tuo ruolo e le tue cose da fare, tutto è ricominciato più e più volte, e alla fine la maggior parte di noi era tornata al punto di partenza. Hanno cambiato ancora e ancora e ancora. Non è stata una notte facile anche prima di salire sul ring.
Le accuse principali sono arrivate nei confronti di Shane McMahon, che avrebbe avuto un ruolo importante nella produzione del match. Secondo Ringsidenews, nel backstage ci sarebbe stato un forte risentimento verso di lui, in particolare verso la sua volontà di mettersi al centro del match:
Un membro del team creativo ha infatti riferito al sito che Shane McMahon “ha seppellito apertamente Jamie Noble” e che “ha cercato di scrivere la Rumble intorno a se stesso”.
Shane litigando con tutti, autodesignandosi per essere uno degli ultimi ad uscire, eliminando Kevin Owens e rimanendo faccia a faccia con tutti ha davvero fatto arrabbiare l’intero spogliatoio.
Un altro commento su questa situazione diceva: “quando Shane ha più impatto nella Rumble rispetto a Big E o Owens, stavolta anche le persone che normalmente non si lamentano hanno alzato la voce”.
Alla domanda sul motivo per cui Shane McMahon è stato nominato scrittore principale e produttore della Royal Rumble maschile, la risposta è stata “suo padre ha ovviamente commesso un errore.”