Mike Quackenbush risponde alle accuse su lui e la CHIKARA

In un video pubblicato su YouTube, Mike Quackenbush ha affrontato il tema dell’imminente chiusura della CHIKARA, dovuta anche al coinvolgimento del suo proprietario e di diversi lottatori nello Speaking Out Movement. Ecco di seguito quanta ha detto il proprietario della compagnia, che chiaramente ha attirato parecchi commenti comunque negativi:


“Vorrei parlare delle recenti accuse che abbiamo affrontato negli ultimi tre giorni, riguardanti me e persone sotto la mia supervisione. Parliamo di accuse molto serie e voglio essere chiaro: questo è totalmente separato dal mondo finto delle storyline, dai personaggi e da tutte le cose di finzione del pro-wrestling. Voglio prendermi il tempo necessario per affrontare tutti i punti sollevati e anche se molti riguardano cose di cui è difficile sentir parlare, è davvero importante che voi sappiate tutto. Perciò state con me fino alla fine, per favore.

Voglio cominciare scusandomi con chiunque abbia letto queste accuse e si sia sentito in imbarazzo o deluso da esse. Mi dispiace. Comincerò con la più importante delle accuse, che comprende sette messaggi pubblicati attraverso due tweet da anonimi studenti che hanno frequentato la mia scuola di wrestling tra il 2016 e il 2019, quando avevamo sede a Philadelphia, in affitto a Wingates Street. Siccome questa accusatori sono rimasti anonimi, manterrò la loro privacy: se vorranno rendersi noti sarà una loro decisione, non mia. Voglio partire con il fatto più doloroso tra le accuse. Le accuse di questa ragazza prendono la forma di un racconto e, nella sua storia, lei dice che una ragazza da sola è andata nell’abitazione privata di uno dei suoi coach, finendo sbronza e sospetta di essere stata stuprata. Fino a qualche giorno fa non avevo mai sentito di queste accuse e, pur dando per scontato che non posso sapere cosa succede dentro le case dei miei allenatori, voglio dare il beneficio del dubbio all’accusatrice e credere all’accusa per come è stata descritta. Condanno questi comportamenti e dopo averlo appreso, pochi giorni fa, ho indagato e un membro del mio staff è stato in grado di mettersi in contatto con qualcuno vicino alla situazione. Sono sollevato dal fatto che il coach coinvolto in questa accusa è stato rimosso dall’incarico diversi mesi fa. Al di là di ciò, la garanzia di sicurezza dev’essere messa al primo posto per assicurarsi che cose di questa natura non succedano mai più. Questa stessa accusatrice ha poi raccontato che, durante un viaggio, un wrestler maschio le ha mostrato i genitali in una stanza d’hotel. E nonostante io non sia mai venuto a conoscenza in prima persona di questa cosa, quel viaggio era stato organizzato sotto la mia responsabilità. Mi spiace che sia successo. Dopo il fatto, un allenatore mi ha avvisato del comportamento non professionale durante quel viaggio e, in base a quel rapporto, sono state prese misure disciplinari; ma questo livello di dettaglio non mi era noto fin quando non ho letto le accuse.

Questa accusatrice ha inoltre raccontato di un infortunio occorsole sul ring nell’agosto del 2017, un infortunio grave alla gamba e alla caviglia. Ha detto che dopo il fatto, ci furono parecchie battute e dice che l’incidente avvenne di proposito. Non ho sentito nessuno scherzo al riguardo, eppure ricordo quanto successo vividamente perché ero sul ring quando accadde e andai anche all’ospedale dopo l’incidente. Ad ogni modo, visto che non posso essere ovunque e sentire tutto, è possibile che qualcuno sia sia effettivamente preso gioco di questo episodio. Perciò credo alle accuse e accetto la responsabilità di quanto successo. E mi dispiace se qualcuno ha provato a prendersi gioco della situazione. È inappropriato. Tuttavia nego la possibilità che uno dei nostri studenti sia stato infortunato in maniera deliberata. Una cosa come questa va contro la mia etica come persona, come performer, come allenatore e, a parte questo, anche solo in quanto uomo d’affari che deve garantire la sicurezza dei suoi clienti paganti.

Infine, l’accusatrice afferma di essere stata manipolata o ingannata durante il processo di superamento della valutazione [un test, ndr], quindi quando in seguito venne chiesto di ripetere la valutazione, la fallì ancora. L’accusatrice non è la sola ad aver fatto passi indietro tra una valutazione e l’altra. In questo caso, l’accusatrice effettivamente peggiorò e al momento della seconda valutazione, non aveva sufficiente forza nella parte superiore del corpo per controllare le cadute al tappeto di un’altra persona in sicurezza. Nego che ci sia stato un illecito da parte di qualcuno. Non credo che il solo fatto di essere stati rivalutati sia sufficiente a a soddisfare la definizione di manipolazione o inganno di nessun tipo. Inoltre, paragonare questa esperienza alla condotta e al comportamento di Jeffrey Epstein è ridicolo. Rigetto con forza e non penso che questa mia ex studentessa sia la prima o l’ultima che si sia sentita frustrata nel tentativo di padroneggiare il mestiere. Comunque, dopo avermi riferito che non avrebbe continuato ad allenarsi, nel nostro dialogo di separazione nel 2019, mi disse: «Non ho i soldi e non ho mai avuto abbastanza tempo. È stata un’esperienza fantastica. Grazie di tutto»

Andando avanti, un’altra accusatrice anonima mi ha accusato di aver nascosto un’altra relazione e successivamente di essermi vantato delle mia conquiste sessuali. Nego questa accusa. Voglio essere onesto con tutti: non parlo della mia vita sessuale pubblicamente. Punto. Sono parecchio riservato su questo argomento e nego pienamente questa accusa. Un’altra accusa afferma che io sono stato coinvolto in una relazione con una studentessa, implicando che quella relazione era tutto fuorché professionale. E voglio essere chiarissimo su questo punto, più precisamente in due momenti della mia vita. Ho avuta una relazione con lottatrici attive del roster della CHIKARA. Entrambe erano adulte consenzienti ed entrambe sono libere di rivelare quello che preferiscono in proposito. Ma non rientra tra i miei poteri revocare il loro diritto di privacy. Per essere chiaro, comunque, non ho mai avuto quel tipo di relazione con una studentessa.

C’è un’accusatrice anonima che accusa qualcuno bookato da me di aver usato termini inappropriati per riferirsi a un membro della famiglia della CHIKARA affetto da autismo. Mi è perfettamente chiaro a chi si riferisca visto che una delle storiche figure tra le più amate, Steve Weiner, è sempre stato molto aperto nel parlare del suo disturbo autistico. Steve era un nostro membro regolare tra il 2010 e il 2011. Anche se non ho mai assistito a tali osservazioni, credo a queste accuse. E io per primo e in maniera netta voglio scusarmi con il mio amico Stephen. Stephen mi dispiace, ti meriti di meglio. Non si dovrebbero dire cose del genere. Ho conosciuto diverse persone nella mia vita, incluso il mio amico Stephen, che sono affette da autismo e ho imparato quanto sia dolorosa la “parola con la R” per loro. Insomma, se qualcuno l’ha usata in uno dei miei show o nella mia scuola, ne accetto la responsabilità completa. Ancora una volta, Stephen, mi dispiace. E mi spiace per chiunque altro sia stato toccato da questo episodio.

Dobbiamo parlare ancora di un’ultima cosa che riguarda, risale a quando eravamo ad Huntington Valley nel 2011 e nel 2012. La stessa accusatrice anonima mi accusa di aver usato del linguaggio omofobo, razzista e misogino durante gli allenamento. Su questo sono sicuro. Sono certo di aver fatto dei riferimenti omofobi. Tuttavia non ricordo di aver usato altri tipi di riferimenti inappropriati o offensivi durante quel periodo. Devo essere onesto riguardo al fatto che anche se non me ne ricordo, me ne assumo la responsabilità. Sono responsabile per quelle cose e credo alle accuse per come sono state raccontate, perché so che ho detto cose ignoranti nel mio passato e devo ammetterlo. Voglio dire alle persone che ho deluso, ferito o offeso che mi dispiace. Non dimenticherò mai quello che mi disse uno dei miei studenti quando separammo le nostre strade; mi disse quanto doloroso fosse per lui aver sentito quelle parole dette da me ad alta voce. Quello mi fece realizzare quanto fossi stato offensivo e quanto dovessi cambiare la cultura attorno al nostro modo di allenare. Forse suona strano da dire, ma sono grato per quella lezione che lui insegnò a me quel giorno e mi dispiace.

Ho letto e riletto tutte queste cose, inclusi i vostri commento, specialmente quelli di coloro che non hanno compreso pienamente il contesto. Voglio dirvi che se ho fallito, se vi ho ferito, se vi ho offeso, mi dispiace. E mi scuso anche con quelli di voi che ho deluso. Meritate le mie scuse. Ma vi chiedo per favore di portarvi via tutto questo. Vi esorto a ricordare tutto questo. Dobbiamo continuare ad ascoltare con compassione ed empatia tutte quelle persone che stanno alzando la voce e dobbiamo impegnarci in una reale e serie autoriflessione. Dobbiamo guardare a tutto quello che abbiamo detto e fatto e poi impegnarci a cambiare in meglio.

Se sentendomi dire tutto questo vi chiedete come faccia a dirlo, «Mike, come puoi realisticamente pensarlo, visto quello che hai passato nelle ultime 72 ore», quello che dobbiamo capire tutti è che le persone che stanno soffrendo di più ora, sono quelle che dobbiamo ascoltare di più. Perché se loro non vengono mai ascoltato, allora non guariranno mai e in questo tutti abbiamo una parte da fare”.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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