Matt Hardy confronta i team creativi di AEW e WWE

Dopo il suo debutto in AEW, con successiva aggiunta al 'Blood and Guts' match, Matt Hardy è stato ospite del podcast 'Talk Is Jericho', condotto dal leader dell'Inner Circle.


Ovviamente, Hardy non si è espresso sullo spogliatoio in quanto nuovo arrivato, ma ha dato qualche parere sul team creativo e sulle differenze che ha subito rilevato con quello della WWE. Ecco il suo intervento.

La prima cosa che ho notato è l'approccio. Io gli ho detto: “Hey, sto pensando di fare questo” e loro mi hanno risposto: “Sembra fantastico”. Invece, dall'altra parte alla stessa proposta la risposta era: “Beh, dobbiamo chiedere questo, quello, quell'altro e poi dobbiamo chiedere a Vince”. Sono passato ai tanti livelli gerarchici di autorità, ad un semplice: “Sicuro, sembra fantastico”. Lo sai, è stato estremamente semplice. Ho fatto dei promo e delle scenette alla fine della puntata che ho creato e proposto, gli chiedevo: “Pensavo di farla così, che ve ne pare? Vi piace?”. E la risposta era “Sembra ottimo”, quindi la facevo in quel modo. L'ho trovato semplice, in un certo senso è rigenerante non dover fronteggiare sempre un sacco di restrizioni. Il mantra è quello di lasciarti libero di creare e di fare le cose a modo tuo, perché nessuno interpreta sé stesso meglio di sé stesso.

Marco Ghironi
Marco Ghironi
Rimasi estasiato quando, da bambino, girai per caso canale e mi imbattei in questo tizio con la maschera strana che sconfiggeva un energumeno esageratamente più grosso di lui. Almeno 15 anni più tardi, cerco settimanalmente di seguire anche lo show secondario di una qualsiasi federazione di wrestling polacca. Nel mentre, condivido pensieri, opinioni e notizie qui su Tuttowrestling, fondendo le mie anime di giornalista e fan sfegatato.
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