Nel corso delle dichiarazioni rilasciate a Stone Cold Steve Austin, Mark Herny ha rivelato un interessante retroscena sulla nascita della sua gimmick della “Hall of pain”, ovvero che il tutto sia nato a valle di uno scherzo fattogli nel backstage.
“Praticamente tutta la Hall of Pain è iniziata con uno scherzo. Durante un normale periodo della mia carriera Vince mi fece uno scherzo. Mi mandò sul ring e mi disse che avrei disputato un match contro Sin Cara. Ero lì sul ring ma non si presentò nessuno. Andai dall’arbitro, Scott Armstrong, e gli chiesi: ‘Scott, che succede? Lui dov’è?’ E lui mi disse ‘Gli stanno rifasciando il ginocchio, così mi hanno detto’ (fino all’annuncio dello speaker, che di fatto chiuse la serata di Smackdown senza far disputare il match, che era il classico dark match bonus a telecamere spente alla fine dello show televisivo). Ero incazzato con Sin Cara e se si fosse presentato gli avrei fatto del male, perché non era stato rispettoso del business. Allora uscii dal ring, andai nel backstage e non c’era nessuno. Allora cominciai a distruggere tutto, a spaccare luci e prendere a pugni il muro. Andai verso l’ufficio di Vince e aprii la porta con un calcio, ma lui non c’era. Iniziai a chiamare Vince e dirgli ‘Me ne vado. Questa è l’ultima volta. Nessuno può prendermi in giro così’. Vince allora mi chiamò e mi disse ‘Perchè te la sei presa tanto? Stavamo solo scherzando!’ e gli risposti ‘Non me lo merito. Adoro questo lavoro e ti rispetto, ma io ti ho sempre rispettato e tu invece mi hai mancato di rispetto. E’ ovvio che non mi rispetti, e di certo non hai paura di me, dunque non abbiamo altro da dirci’. Lui mi chiese scusa, e sembrava sincero nel porgerle. Mi convinse più avanti a rimanere, e mi disse anche che tutta quella rabbia, se ben gestita, avrebbe potuto portare a qualcosa di veramente buono per il suo personaggio e per gli show”
