Linda McMahon parla dell'assicurazione sanitaria

Linda McMahon è stata intervistata dal The Las Vegas parlando tra l'altro degli affari fatti con Vince in WWE e dell'assicurazione medica dei lottatori.


Sull'acquisto della WWE da parte sua e di Vince: “Vince e io abbiamo sempre detto che abbiamo avuto una grande opportunità, ma le grandi occasioni vanno e vengono se non ne trai qualche vantaggio e non sai coglierle. Essere in questa particolare industria è qualcosa che lui ha sempre voluto fare fin da quando era un ragazzino. E' qualcosa che gli scorre nelle vene. Siamo stati capaci di farlo. Prendendo in consegna l'attività quando già era partita e pagando per far sì che la gente la seguisse, abbiamo aumentato i ricavi in quel momento. Così dal Nordest ci siamo spostati attraverso il paese e abbiamo creato un business nazionale che poi è diventato un business globale.”

Su come la WWE considera i propri talenti dei liberi professionisti senza pagar loro l'assicurazione: “E' un argomento piuttosto complicato per darne una risposta esauriente. La WWE non aveva un'assicurazione quando io e Vince abbiamo iniziato; mi ricordo che quando sono entrata nel suo ufficio quando avevamo 13 o 14 impiegati e gli dissi -sai cosa? Ora tu avrai un'assicurazione sanitaria-. E lui mi rispose -Wow!-. Non penso che si fosse davvero reso conto che non ne aveva avuta una fino a quel momento. Il costo della cura della salute è aumentato. Avevamo una compagnia giovane, quindi c'erano tanti bambini in arrivo, e questo è stato molto dispendioso. Col tempo, avevamo una sorta di auto-assicurazione eccetto che per le catastrofi. Avevamo un piano risparmi per l'eventualità dei problemi di salute. Abbiamo provato in molti modi per far sì che i nostri impiegati potessero avere una copertura senza che pagassero troppo di tasca loro, facendo che entrambe le parti pagassero qualcosa a cifre ragionevoli. Penso che il governo possa essere di aiuto sul tema della salute abrogando e sostituendo l'Obamacare in questo specifico punto. Ci credo molto. Penso che debba essere migliore. Ci sono aspetti che sono già buoni. Credo fermamente che i bambini debbano essere protetti dalla stessa copertura assicurativa dei genitori, che non ci debbano essere ragioni che possano escluderti dal ricevere delle cure. Molte parti di questa legge sono buone, ci sono degli ottimi punti. Ora dovrà essere rivista dal Senato e spero davvero che possa essere rimaneggiata insieme agli altri gruppi politici e ai cittadini.”

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