Le riflessioni di Jon Moxley circa l’utilizzo del sangue nei match

Con l’avvento della PG Era in WWE, si è dato un deciso taglio anche al ricorso al sangue come elemento narrativo. Tuttavia, c’è chi continua a sostenerne la necessità. Spesso criticato per quelli che vengono definiti bagni di sangue, Jon Moxley, in un’intervista a Sports Illustrated, ha esposto il suo punto di vista, affermando come il wrestling possa realisticamente contemplare il sangue tra i suoi fondamentali.
“Questo è uno sport che parla di combattimento. Anche il wrestling universitario lo è e ci sono timeout per ricucire le ferite sanguinanti. Nei match undercard di eventi UFC o di boxe, qualcuno potrebbe avere un po’ di sangue che esce dal naso o dal sopracciglio. Questo non significa dire alle persone che devono collegarsi solo per il sangue. Semplicemente aggiunge realismo in uno sport che si basa sul combattimento.”
Moxley ha poi aggiunto che non sempre è una cosa voluta, visto che quando va sul ring lui dà tutto ciò che ha. Ha poi espresso una critica al fatto che il sangue debba essere usato solo in casi particolari. E che non vada tenuto solo per match da main event o per faide con particolare violenza e odio insiti.
“Quando si tratta di sangue, a volte succede e basta. Come ho detto, bisogna premere il pedale dell’acceleratore. Alcuni dicono: ‘Questo è solo un incontro casuale. Perché c’è del sangue?’. L’ho sentito dire la settimana scorsa contro Tomohiro Ishii. È uno dei più grandi di tutti i tempi. Non voglio farmi sfuggire questo momento. Vado sul ring e premo il piede sul pedale del gas. […] Insomma, non ci è permesso avere sangue in un incontro a meno che non si tratti di un rancore personale?
Possiamo avere sangue solo dopo cinque mesi di risentimenti, dopo che qualcuno è andato a letto con la moglie di un altro o ha investito qualcuno con la macchina? E poi – e solo allora – ci è permesso avere questa drammatica maschera cremisi che sembra sempre la stessa? Per me, dal punto di vista del realismo, trattandosi di uno sport da combattimento, questo significa che c’è il potenziale per il sangue in ogni incontro. Tutto nel wrestling è in qualche modo assurdo, ma questo aiuta la sospensione dell’incredulità.
Io sono favorevole a meno sangue, ma più spesso. Se in ogni incontro ci fosse un sopracciglio rotto o un naso sanguinante, farebbe parte di questo sport. Ci diamo gomitate e ci prendiamo a calci in faccia ogni singolo incontro. Di cosa sono fatte queste persone se non sanguinano?”.
Moxley è in predicato di mettere in pratica la sua teoria nel prossimo Blood & Guts che vedrà l’Elite e il Blackpool Combat Club all’acme della loro rivalità. L’ex AEW World Champion ha di recente combattuto e vinto un Final Death Match ad alto contenuto hardcore contro El Desperado a NJPW Indipendence Day 2023. Evento che ha visto, tra le altre cose, Eddie Kingston diventare nuovo STRONG Openweight Championship sconfiggendo KENTA.