La WWE potrebbe congelare i contratti di chi non sta combattendo

Pur permettendo ai lottatori di assentarsi in virtù dell’emergenza da COVID-19, la WWE potrebbe congelare i contratti di chi non sta combattendo, evitando così di far andare i lottatori in scadenza.
A riportarlo è Dave Meltzer che al Wrestling Observer Radio Show ha detto, riferendosi alla possibilità che la WWE stia congelando i contratti:
«Con Kevin Owens si è trattato di sole due settimane… perciò presumo di no. Ma con Sami Zayn sarà probabilmente così. Su Roman Reigns potrebbero non volerlo infastidire, ma in fondo lui non andrà da nessuna parte in ogni caso. Lui è uno di quelli che non se ne andrebbe. Ma con gli altri sicuramente li congeleranno».
Come giustamente sottolineato da Meltzer la WWE lo farebbe sia per non perdere mesi di lavoro pagati a cui i lottatori in questione si sottrarrebbero per volere proprio e non per esigenze o mancanze narrative, sia perché non vuole permettere che alcuni lottatori (tra i citati Sami Zayn ma non è il solo) potrebbero attendere la scadenza naturale del contratto per poi lasciare la federazione.
“Congelare” i contratti è un pratica permessa da diversi accordi e da anni ormai la WWE inserisce questa clausola nei propri per tutelarsi. Di norma la compagnia congela i contratti dei wrestler infortunati a medio-lungo termine, allungando così automaticamente la durata del rapporto lavorativo di tanti mesi quanti sono stati quelli d’assenza. Alla pari della clausola di rilascio, a parte poche eccezioni, è un’opzione esclusiva del datore di lavoro. Durante il periodo di congelamento, il wrestler riceve un compenso al minimo sindacale.
In realtà la clausola è pensata proprio per evitare ai wrestler di “stare a casa” in attesa della scadenza del proprio contratto, senza onorarlo. La clausola può essere esercitata dalla WWE nel caso di 6 o più settimane di assenza e permette alla stessa 3 opzioni: il licenziamento, la sospensione (con o senza paga), il congelamento del contratto. Non è chiaro se ci sia un limite al periodo di congelamento: rifacendosi ai precedenti, Rey Mysterio fu tenuto sotto contratto per oltre un anno tra il 2014 e il 2015 prima di essere rilasciato, mentre nel caso di Daniel Bryan nel 2016 (nel periodo del primo ritiro) si tratteggiava addirittura una situazione che potrebbe essere virtualmente perpetua (per quanto persistano dubbi di natura legale su questo).