La WWE allontana Hulk Hogan!

A partire da giovedì sera la WWE si è completamente dissociata dalla leggendaria stella Hulk Hogan.


Hogan è stato rimosso dalla lista dei giudici di Tough Enough della stagione attuale, quasi ogni riferimento al suo profilo è stato rimosso dal sito della WWE (compresa la sua presenza nei WWE Alumni) e il suo merchandise è stato rimosso dal WWE Shop. L'ordine di rimuovere Hogan è stato preso talmente alla lettera che perfino nell'elenco della Hall of Fame il suo nome è stato rimosso. Al momento non sappiamo se si tratti appunto di una interpretazione zelante di una direttiva o se – e sarebbe il primo caso nella storia – sia stata ritirata addirittura la sua introduzione nella suddetta Hall of Fame. Anche la gimmick di Curtis Axel, ovvero Axelmania, è stata completamente fatta sparire dal sito, e dunque l'atleta ben presto tornerà ad impersonare solo se stesso.

Si tratta dunque di una operazione che ha solo un precedente paragonabile nella storia della WWE, ovvero quanto fu fatto con Chris Benoit, non appena fu chiaro che prima di suidicarsi l'atleta avesse ammazzato la moglie ed il figlio (peraltro con le proprie mosse da lottatore).

L'unico riferimento diretto rimasto a Hogan è presente sul roster dell'imminente tour che la WWE terrà in Australia. Hogan dovrebbe (o avrebbe dovuto, a questo punto) essere il General Manager del tour di tre show che si terrà ad agosto. Tuttavia, se si prova a cliccare sulla pagina della sua biografia si viene riportati a una pagina che nega i permessi di accedervi.

Non c'è ancora una motivazione ufficiale che giustifichi una presa di posizione così netta da parte della compagnia, ma alcune voci di corridoio riportano che nelle prossime ore dovrebbe essere diffusa una dichiarazione di Hogan, più precisamente una deposizione in tribunale, in cui l'Hulkster usa frequentemente dei termini razzisti piuttosto gravi. Altre voci parlano di un più generico audio o video, dunque non necessariamente legato alla testimonianza, ma sempre con numerosi commenti di stampo razzista. Resta da vedere se queste voci troveranno conferma nell'immediato futuro.

Come spesso succede in questi casi, la deriva presa dalle voci è decisamente incontrollata: c'è chi parla addirittura di riferimenti al Presidente Obama, e ci sono delle dichiarazioni riportate dal sito Readtalkshare attribuite ad Hulk nei contronti di The Rock, che tuttavia non sono da considerarsi completamente attendibili, trattandosi di un sito a contenuti in prevalenza satirici:

“Un presuntuoso mezzo negro che non merita il suo successo”

“Un mulatto senza talento, per nulla bravo al microfono”

“Non ho mai apprezzato il dover lottare con qualcuno che non fosse bianco”

Come detto l'attendibilità del sito è molto bassa, ma nonostante questo queste frasi stanno facendo il giro del web, dunque le riportiamo per mera cronaca pur considerandole non affidabili.

Hogan ha scritto un tweet giovedì notte riferendosi in modo criptico ad un cambiamento radicale di vita o di carriera:

“Nella tempesta lascio il controllo, Dio e il suo Universo mi condurranno dove Lui vuole, amore universale. HH”, ha twittato Hogan.

La WWE non ha ancora scritto un comunicato o comunicato ufficialmente sulla situazione di Hogan.

Vi terremo aggiornati non appena avremo ulteriori news sull'argomento.


Aggiornamento delle 15:45

Sappiamo ora i contenuti delle dichiarazioni incriminate di Hulk Hogan e sono a dir poco esplosivi e sconcertanti.

Li rivela il National Enquirer in un'inchiesta esclusiva portata avanti in collaborazione con il sito Radar Online (clicca qui per l'articolo originale).

La pubblicazione ha ricevuto materiale relativo alla sex tape tra Hulk Hogan e Heather Clem, oggetto di una causa tra l'(ex?) Hall of Famer WWE e il sito Gawker.com, causa che sta andando avanti.

Durante la registrazione Hogan si è sfogato con la Clem, che al tempo era la moglie di Bubba The Love Sponge, DJ della Florida e amico di Hogan (Lo stesso Bubba The Love Sponge si vede nel nastro di fatto “offrire i servigi” della moglie a Hogan. L'Hulkster e il DJ hanno interrotto i rapporti dopo la diffusione non autorizzata della sex tape, cosa che è oggetto della causa con Gawker.com, sito che ha rilanciato in rete parte del nastro) relativamente alle scelte affettive della figlia Brooke.

Hogan afferma: “Brooke sta prendendo delle pessime decisioni ultimamente. Mia figlia Brooke mi ha voltato le spalle, ho speso 2-3 milioni di dollari nella sua carriera musicale, ho fatto tutto come un coglione per lei. L'unica opzione che Brooke aveva, la sua carriera al di fuori dello stare al mio fianco, era vendere dischi in spiaggia.”

Hogan, continua il National Enquirer, sposta poi il discorso sul “miliardario nero” che si è offerto di finanziare la carriera della figlia.

“Non so se Brooke si scopi il figlio del tizio nero. Voglio dire, non faccio due pesi e due misure. Sono razzista fino a un certo punto, negri del cazzo, ma se son brave persone chissenefrega. Voglio dire, preferirei che, se proprio si dovesse scopare qualche negro, almeno che si sposi un negro alto 2 metri e 43 e che valga 100 milioni di dollari, come un giocatore di basket! Alla fine mi sa che siamo tutti un po' razzisti. Negro del cazzo.”


Aggiornamento delle 16:00

LA WWE ha diramato un comunicato ufficiale, il cui contenuto conferma indirettamente le cause di questa interruzione dei rapporti tra Hogan e la compagnia

“La WWE ha rescisso il contratto che la legava a Terry Bollea (noto come Hulk Hogan). La WWE si impegna costantemente ad accogliere e rispettare tutti gli individui provenienti da tutte le parti del mondo, senza distinzione di alcun tipo. Ciò è dimostrato dai nostri dipendenti, dalle nostre Superstar e dai nostri fan, presenti in tutto il mondo.”


Aggiornamento delle 19:00

A valle di quanto successo nella giornata di oggi e del conseguente trend mediatico, Hulk Hogan ha rilasciato delle dichiarazioni alla testata “People Magazine”, nelle quali chiede scusa per i suoi commenti di stampo razzista:

“Otto anni fa ho usato un linguaggio offensivo durante una conversazione privata. Trovo inaccettabile l'essermi comportato così: non ci sono giustificazioni e chiedo scusa per averlo fatto. Questo non è quello che sono. Credo fermamente che ogni persona nel mondo sia importante e non dovrebbe essere trattata in modo differente a seconda della razza, del sesso, dell'orientamento politico, della religione o di qualsiasi altra cosa. Sono deluso con me stesso per essermi espresso così, in maniera offensiva e differente da quelle che sono le mie vere opinioni.”

Hulk avrebbe dichiarato anche di essersi allontanato dalla WWE per questo scandalo mediatico ma per volontà sua, ovvero non essere stato licenziato dalla WWE, tuttavia naturalmente la suddetta affermazione non ha alcun tipo di conferma.

Per quanto riguarda il suo ruolo di giudice di Tough Enough, la WWE starebbe pensando a Ric Flair come possibile sostituto.


Aggiornamento delle 20:00

Anche la TNA ha deciso di rimuovere dal proprio shop tutto il materiale dedicato ad Hulk Hogan. La compagnia dunque, sebbene diverse ore dopo, si è adeguata a quanto deciso dalla WWE.


Aggiornamento delle 21:10

La WWE ha informato tutti i suoi licenziatari e partner con cui lavora che tutti i riferimenti ad Hulk Hogan, tutte le immagini di Hogan e tutti i progetti di licensing presenti e futuri che possano coinvolgere prodotti dedicati ad Hulk Hogan devono essere abbandonati immediatamente.
Secondo PWInsider, qualsiasi cosa legata ad Hulk Hogan, dalle action figures alla musica streaming, che si trovi sotto l'ombrello della WWE è stata già terminata o lo sarà a breve.
La WWE, comprensibilmente, non vuole più alcun legame con Hogan dato che quanto accaduto finirà sotto l'occhio dei media, e vi rimarrà per parecchi giorni a venire.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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