Justin Roberts su NXT e la costruzione dei talenti

Justin Roberts recentemente è stato intervistato da Total Wrestling Magazine e ha parlato tra le altre cose del settore di sviluppo della WWE a NXT e di come cambia il modo di pensare dei giovani talenti. Ecco alcuni passaggi:
Sul settore di sviluppo di NXT: quando iniziarono con NXT avevano come concetto di base quello di prendere talenti con un minimo di esperienza ed altri senza esperienza in questo business, e non penso che stesse funzionando. Poi hanno iniziato a cercare anche ragazzi che avevano già il loro seguito tra i fan, che erano già conosciuti nel circuito indipendente ed erano grandi lavoratori, come se questo facesse da garanzia per un successo a lungo termine. Lavorando con questa certezza hanno fatto molto di più e penso che questo sia diventata la formula per il successo di NXT. Hanno ragazzi con una certa esperienza nel settore e questo fa sì che la WWE diventi il prossimo passo nella loro carriera, il posto adatto in cui andare. A NXT ci sono talenti che sono lì da molto tempo, che stanno cercando di farsi un nome in questo brand prima di andare nel main roster. Ora la WWE sta cercando di introdurre più talenti nel brand, cosa che attirerà più fan e speriamo che li aiuti nel loro percorso a NXT. A quel punto la WWE li promuove nel main roster e se succede questo, vuol dire che il loro duro lavoro ha funzionato. Comunque sia, i ragazzi che vanno nel main roster non sono necessariamente tutti quelli che sono passati dal Performance Center. Prendiamo Samoa Joe per esempio, lo conosco dai primi anni del 2000, è in questo business da molto tempo, è grandioso e sono felice che stia lavorando bene nel main roster.
Sul perchè la WWE ha cambiato la sua stessa mentalità nei confronti dei talenti che mette sotto contratto: “quello che è divertente è che quando ne parliamo, quelli che sono al top della WWE adesso, sono quelli che hanno le p***e e sono stati capaci di fare i conti con questo aspetto del lavoro. C'è un sacco di vero talento in ragazzi che sono nella compagnia da molto tempo e che potrebbero essere al top, ma la federazione stessa non vuole che questo accada. La WWE potrebbe avere molte più stelle, ma invece di pensare a costruire ciascuna di loro, come facevano nella Attitude Era dove tutti ottenevano grandi reazioni e avevano una storyline, ora ci sono solo una manciata di superstars per cui questo accade. Guardate Dolph Ziggler per esempio, nella costruzione di Summerslam dello scorso anno c'erano diversi ragazzi face che erano nei match principali e hanno avuto il giusto spot per mettersi in mostra, mentre per Dolph non è successo. Eppure era in un match titolato. Il pubblico già si aspettava che non avrebbe vinto il match perchè non era nemmeno così pubblicizzato e messo sotto i riflettori. La mentalità della WWE consiste nel costruirli, poi tagliarli fuori e ancora provare a ricostruire i loro personaggi quando gli fa comodo. Ci sono diversi ragazzi in questa situazione, iniziano a essere over con il pubblico, iniziano a ottenere qualche successo e poi la compagnia li rimette al loro posto. Mentre poi ci sono alcuni ragazzi per cui non hanno mai smesso di pensare a dei push. Se alla gente piacciono, se apprezza ciò che fanno, allora hanno conquistato il pubblico, a cui va fatto riferimento perchè sono coloro che stanno supportando la mia compagnia, ed allora perchè non dovrei pusharli? Come fan non vorrei vedere solo una top story, ne vorrei vedere quante più possibile.”