Jon Moxley parla dell’anniversario di Dynamite e del suo regno

Intervistato da Total Slam, Jon Moxley ha parlato del primo anniversario di Dynamite, un anno nel quale per gran parte è stato lui a detenere la massima cintura della AEW.


Sono stati alti e bassi. Siamo usciti a mettere in piedi dei grandi spettacoli, ma come il resto del mondo, abbiamo dovuto adattarci e trovare nuovi modi per produrre Dynamite in modo sicuro, a causa del COVID-19. Non abbiamo mai perso una settimana di TV, ed è vitale per l’industria che la AEW sia un successo per chiunque lavori nel settore del wrestling “, ha detto Moxley. “È fondamentale che sia un’alternativa mondiale. Potremmo andare in Israele o nel Regno Unito e organizzare un PPV laggiù, perché abbiamo molti fan in tutto il mondo“.

Nove mesi da campione

Moxley ha vinto il titolo mondiale AEW l’ultimo giorno di febbraio; poi la pandemia ha colpito solo poche settimane dopo, quindi non ha avuto molto tempo per “festeggiare” con i fan nelle arene. Ha discusso del suo regno come campione e del ruolo che ricopre come volto attuale dell’azienda:

Tutto è cambiato a marzo, e ho dovuto trovare un nuovo modo per entrare in contatto con il pubblico, che è attraverso lo schermo televisivo“, ha detto Moxley della pandemia.

Per me, si trattava di raccontare storie e dare alle persone distrazione ed intrattenimento, e di fare del mio meglio per dare ispirazione. Saresti stupito di quanto possa essere potente il wrestling professionistico. Come numero uno, dovevo essere me stesso e mantenere la testa alta: essere un esempio per non mollare mai. Ho dovuto creare stabilità in un momento instabile “.

Il suo prossimo match a Full Gear

A Full Gear, Moxley difenderà il suo titolo mondiale AEW contro Eddie Kingston in un “I Quit” match . I due si conoscono abbastanza, dato che hanno lottato uno contro l’altro nella scena indie più di 10 anni fa, e Moxley ammette che Kingston è una delle poche persone in cui ha riposto la sua fiducia:

“Ci conosciamo da parecchio tempo, ma non vedevo Eddie da molto. Quando è approdato alla AEW l’ho scoperto una settimana prima, e sapevo che avrebbe fatto un grande colpo con questa apparizione. Siamo le stesse persone, siamo entrambi del tipo “ciò che vedi è ciò che è. Il mio cerchio delle amicizie è piuttosto ristretto, ma lui era una persona che volevo tenere dentro questo cerchio, uno di cui mi fidavo..finché non mi ha attaccato da dietro.”

“Tutti quegli anni di a mugugnare dentro, sai tutte le storie che ha raccontato sono vere, ma non so il perchè di tutta questa sua amarezza. Forse pensa che avrebbe dovuto essere qui dall’inizio. Quello che farò è inculcargli un pò di logica quando saremo soli sul ring. dove non hai nessuno da incolpare, nessuna scusa. Dovrà accettare il fatto che non sarà il migliore dei due in quel match, che io sono l’AEW campione del mondo per una ragione. Dovrà dire a tutto il mondo che sarà lui a farla finita, a dire “I Quit!”. Non sarà solo perdere il match, ma molto di più. Ammetterà tutti i suoi sbagli e spero che tornerà ad essere ragazzo che era.

Andrea De Angelis
Andrea De Angelis
Appassionato di Wrestling da diversi anni, tra i suoi preferiti Undertaker, The Rock e Kurt Angle. Cura la sezione notizie del sito
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