Jeff Hardy-Parla di stile, Victory Road, altro

Brian Fritz di BetweenTheRopes.com ha intervistato Jeff Hardy riguardo al suo match contro Austin Aries per il World Heavyweight Championship a Bound for Glory, al suo ritorno nell'evento, al suo futuro nel wrestling, ai suoi ultimi anni compresi i suoi momenti peggiori, alla sua musica e ad altro ancora. Ecco alcuni estratti dell'intervista:
Sulle cose che faceva nei match e che ora non farebbe più: “Semplicemente lotto in modo più intelligente. Ho moltissime idee che penso potrebbero essere possibili. Ma sono molto attento riguardo a ciò che faccio. Ho quasi esitato ad eseguire la Swanton Bomb al Lockdown dell'anno scorso e a quello di quest'anno perché era spaventoso ed ero terrorizzato dall'idea che potessi subire un brutto infortunio. Ma l'ho fatta ed è uscita molto bene. Penso che nel complesso io stia lottando in modo molto più intelligente. Non faccio tanto quanto facevo una volta. E mi prendo molta più cura di me stesso”.
Sulla cosa più folle che ha pensato di fare nel ring ma che non ha mai fatto: “Devo dire, e ci penso ancora molto, potrebbe essere un Reverse… tipo un Moonsault 450. Penso che sia già stato fatto prima. So che potrei farlo. Ho solo paura anche solo di provare, specialmente quello di fare una capriola all'indietro dalla terza corda e di sbagliare il tempo. Invece di connettere con un Leg Drop, ad esempio, prendere una botta alla schiena provando ad eseguire quello che penso sarebbe un Reverse Moonsault 450, se capite cosa voglio dire”.
Su ciò che sono stati gli ultimi anni per lui: “Alti e bassi e poi giù, giù, giù e ancora più giù in linea retta fin dal Victory Road dell'anno scorso. Lì sono stato in un luogo oscuro per un po'. La mia situazione legale era pessima e anche il mio livello di stress, per cui ho un po' perso la testa in quel momento. Fortunatamente ora è finita e ho fatto tutto quello che dovevo fare. Nel mio secondo anno di libertà vigilata ora tutto ciò che sto facendo sta andando estremamente bene. Tutto è fantastico e non ho niente di cui lamentarmi”.
Su quale sia stato il suo momento peggiore durante i suoi periodo travagliato: “Il momento peggiore è stato probabilmente, devo dire, potrebbe essere stato Victory Road, quando non ero in grado di esibirmi perché dopo tutti questi anni ci ero ricaduto alla fine. Ero così fuori di testa che non potevo esibirmi nemmeno contro uno dei miei esempi quando ero un ragazzino, Sting. Quello è stato probabilmente il punto più basso. Quello mi ha permesso di tornare a casa e di prendermi cura di tutto ciò di cui avevo bisogno di prendermi cura e di migliorare e fondamentalmente di ricominciare. Ho una seconda chance, un'altra possibilità e fortunatamente mi sono ripreso e sono migliorato da allora in modo costante”.
Dopo quanto è successo a Victory Road sapevi immediatamente che avevi rovinato tutto o ci hai messo un po' a realizzarlo? “No, sapevo di aver fatto un casino. Sapevo perfettamente di aver fatto un casino. E mentre guidavo per tornare a casa il giorno dopo sapevo di aver fatto un casino per l'ultima volta. Questo è ciò che sapevo quel giorno. Ci è voluto un po', circa sei mesi, ma sono tornato. Sapevo perfettamente di aver fatto un casino”.
L'intervista completa è disponibile qui.