James Storm parla di Impact,lavorare con Jarrett,NXT

James Storm è stato intervistato da Wrestling Inc. Ecco alcuni curiosi argomenti trattati.
Sul suo viaggio con Impact Wrestling: Sapete, era il 2002 quando ho lavorato per la prima volta con Impact. Ero uno dei primi ragazzi che Jeff Jarrett ha messo sotto contratto. Così in pratica sono qui fin dall'inizio. Ho potuto vedere la compagnia crescere e resistere per 15 anni, con le difficoltà trovate in viaggio e nell'organizzare le cose, ma nonostante questo ha continuato a essere gestita con lo scopo di migliorare, anche quando sembrava di aver fatto poco. Dal momento in cui abbiamo iniziato, siamo passati dal fare il nostro primo show a Huntsville, Alabama, e poi siamo andati al Nashville Fair Grounds e abbiamo iniziato a fare anche i PPV lì, fino ad essere mandati in onda in tv. Poter vedere come siamo passati da una piccola struttura a Nashville, in Tennessee alla visione su scala globale di adesso, è semplicemente fantastico. Mai in un milione di anni avrei pensato che ce l'avremmo fatta, né di vedere me stesso passare dal lottare in questa piccola arena di Nashville, a continuare a farlo con loro dopo 15 anni, registrando show qui in India, pronto a esibirmi davanti a questo pubblico. Mi sento così fortunato nel poter fare ancora questo quasi 20 anni dopo.”
Sul vincere l'Impact Wrestling Championship: “Si è stata una di quelle cose che sono riuscito a fare, dove io e Bobby Roode ci siamo detti che non importava chi avrebbe vinto il titolo, saremmo stati comunque contenti perchè entrambi ce lo meritavamo. Sai cosa avrebbe significato per me? Ma volevo che uno di noi due lo vincesse. Sfortunatamente, lui fu inserito nel match con Kurt Angle nel PPV precedente [Bound for Glory 2011 – ndr] e nella settimana successiva ho avuto io il match con Kurt, battendolo per vincere così il titolo. E per com'è stato l'inizio poter vincere il titolo del mondo per la prima volta quella notte, contro qualcuno come Kurt Angle, è stato come un sogno divenuto realtà. E Bobby sapeva quanto fosse importante per me.
Così, AJ Styles e Frankie Kazarian, che avevano già vissuto momenti come questo in carriera, mi dicevano che sono momenti in cui la gente può dirti cosa farai quando ti troverai lì, ma in realtà fino a che non vivrai quel momento non ti rendi conto che sia tutto reale, né di come lo vivrai. Ho sempre detto, che se ce l'avessi fatta, avrei fatto esattamente determinate cose. Ma poi non è capitato. Sapete, mio padre è morto quando ero piccolo, quindi quando ho vinto quel match, non stavo ancora realizzando che avevo vinto il titolo, tutta l'emozione è emersa più forte che mai e ho guardato al cielo e ho ringraziato mio padre per avermi guardato e protetto sempre dall'alto. E poi sono andato in mezzo al pubblico e ho lanciato birra ovunque. E' stato proprio uno di quei momenti in cui non sai cosa farai fino a che quella cosa succede.”
Su come essere fan della musica country lo ha influenzato: “Si, è fantastica direi perchè è qualcosa di vero che posso interpretare anche in tv. Posso parlare di cose legate alla musica country e tutto questo mi tiene con i piedi per terra. Mi fa rimanere umile, mi ricorda da dove provengo. Mi ricorda che vengo dal nulla e un giorno tornerò ad essere nulla. Che tutto potrebbe sparire da un momento all'altro. Così per me, come mi piace dire, è importante è essere sempre gentili con tutti. Perchè non conosci mai davvero le persone che hai di fronte e come si può diventare.”
Sulla transizione vissuta da Impact: “Penso, come accennato anche prima, che ci siano stati degli intoppi lungo il percorso e questo è uno per dire, ma la compagnia è proiettata verso il futuro. E ora, con questa nuova dirigenza e il modo di rivedere la federazione, tutti i ragazzi negli spogliatoi sono entusiasti. Abbiamo Jeff Jarrett che è tornato; ho sempre pensato che Impact fosse al meglio con lui dietro le quinte con il ruolo di writer, perchè viene da una famiglia cresciuta nel wrestling e conosce questo business. Se rischi di andare fuori rotta, lui ti aiuterà a ritrovare la strada giusta e questo è ciò di cui Impact ha bisogno. Solo perchè così a lungo, i ragazzi ha iniziato a fare quello che volevano e dove volevano e nessuno gli diceva niente. Ora invece c'è Jeff a pensarci, dicendoti -no, defi fare questo, in questo modo, chiaro e semplice-. Ho sempre detto che il wrestling è un pò come un film. Non sono stato assunto per essere un writer che fa lo script degli show, sono stato assunto per essere una sorta di attore. Così non posso andare da chi ricopre quel ruolo dicendo che non -voglio morire in questa scena-. Non puoi farlo. Quindi Jeff aiuta a ricordarti che hai un personaggio da interpretare e devi interpretarlo al meglio.”
Sul lavorare con Jarrett: “Vi racconto un aneddoto. Lui è uno dei ragazzi che mi hanno aiutato ad allenarmi quando muovevo i primi passi, quando ho iniziato ad allenarmi per diventare un wrestler. Mi sono allenato alla fattoria di suo padre, a Hendersonville, in Tennesse, sotto l'ala di Jerry Jarrett e uno dei suoi ragazzi, Eddie Marlin, e un altro tipo di nome Wolfie D.”
Sul perchè è tornato a Impact invece lavorare di nuovo a NXT: “Penso che sia stata solo questione di tempistica. Per me, penso che sia importante che la tempistica sia adatta a ciò che devi fare. Ho parlato con varie persone con cui lavoravo in quel momento a NXT, e hanno capito perfettamente dove dovevo stare e mi hanno augurato buona fortuna. E mi hanno detto speranzosi che, se le cose non fossero andate bene, avremmo potuto di nuovo fare affari insieme in futuro.”