Heath Slater parla del periodo del “Nexus” e del licenziamento di Daniel Bryan

Heath Slater

Heath Slater, recentemente rilasciato dalla WWE, ha concesso un’intervista ai colleghi di WrestleInc.com, nella quale ha svelato alcuni retroscena risalenti ai tempi del Nexus, raccontando anche il licenziamento di Daniel Bryan.


Di seguito, un estratto della sopracitata intervista.

Sul momento in cui Vince disse loro che avrebbero debuttato nel main roster.
Successe a Miami, ma tutti quanti vivevamo a Tampa in quel periodo. Ricordo solo che ci siamo messi in viaggio per Miami. Appena arrivati, in quella che sembrava una giornata normale di lavoro, ci dicono: “Abbiamo un meeting con voi, tutti quanti. Andate nell’ufficio che Vince vi vuole parlare”. Quindi entriamo nella stanza e troviamo Vince, Hayes, Laurinaitis e Carrano. Tutti i dirigenti più importanti. Ci sediamo chiedendoci cosa stesse succedendo e se dovessi aspettarci il licenziamento da un momento all’altro [ride]… Loro ci dicono che vogliono buttarci nella mischia e che vogliono che ci comportiamo come iene pazze , saltando da tutte le parti e picchiando duro. Ci dissero che stavano pensando di cambiare il set degli show, quindi ci diedero anche il permesso di distruggere tutto ciò che trovavamo sulla nostra strada. Se qualcuno o qualcosa si mette davanti a voi, spazzatela via. Fu come una sessione di addestramento, come se ci stessero caricando prima della battaglia.

Sul debutto vero e proprio del Nexus.
Fu uno di quei momenti di cui la gente, ancora oggi, continua a parlare. Persino dieci anni dopo. Le persone ancora se lo ricordano! Dicevo sempre nello spogliatoio: “Hey, dovremmo riportare il NEXUS in vita” e loro mi rispondevano: “Heath, è stato sette anni fa. Smettila!”. Ma io te lo dico, se avessero fatto tornare il NEXUS e fosse tornato anche Wade [Barrett] come nostro leader, con tutti e sette i membri, sarebbe stato epico!

Sul successivo licenziamento di Bryan proprio dopo quel segmento, nel quale strozzò Justin Roberts con la sua cravatta.
Quello spot fu troppo duro [ride]. Una di quelle cose per cui ci saremmo dovuti avvicinare a Daniel e dirgli : “Daniel, calmati adesso. Qui dentro ci dobbiamo lavorare tutti”. Quella sera era entrato carico. Diventa un po’ attaccabrighe e potrebbe prenderti a calci nel sedere nel giro di un secondo. Però il licenziamento? Fu una str****ta. Lo dico essendo realista. Loro ci dissero di uscire fuori e distruggere tutto, quindi fu una vera str****ta [licenziarlo]… Per fortuna, si sistemò tutto.  

Scritto da Marco Ghironi
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