Ex writer WWE parla del mancato turn heel di Cena

L'ex membro del team creativo WWE Kevin Eck ha partecipato al The Wade Keller Pro Wrestling Podcast ed ha parlato dell'intenzione di Vince McMahon di turnare heel John Cena prima di cambiare idea:


“Vince era d'accordo a farlo, ma poi cambiò idea e disse che non potevamo farlo. Questo avvenne nello stesso periodo in cui McMahon stava considerando Sheamus per il suo push. La domanda era chi sarebbe stato il top babyface che avrebbe lavorato con John Cena se lo avessimo turnato heel.

Sono stati proposti nomi come quello di CM Punk nei meeting, ma McMahon decise di puntare su Sheamus per come aveva connesso con i fan quando non era nel personaggio. Ma, anche se lo stesso Cena era favorevole all'idea, altre questioni che non avevano a che fare col ring misero fine all'idea di farlo diventare un cattivo.

Che ci crediate o meno Cena era d'accordo con l'idea, ma tutto questo avvenne intorno allo stesso periodo in cui K-Mart aveva una grossa linea d'abbigliamento con Cena, e McMahon decise di non procedere per questa ragione. Quindi potete incolpare KMart per il mancato turn heel di Cena. Durante un meeting Vince aveva un grande sorriso e disse a tutti che sapeva che volevo turnare heel John Cena da molto tempo, ma che non avremmo potuto farlo, e questa fu la fine della questione.”

A seguire Eck ha speso belle parole per Cena in quanto leader dello spogliatoio, dicendo che Cena dava spesso una mano alle nuove superstar da NXT ed a quelle femminili:

“Per ciò che ho visto io John Cena era un leader dello spogliatoio. Non gli importava solo del suo segmento o di ciò che avrebbe fatto lui, era davvero interessato a molti ragazzi e ragazze. L'ho visto molte volte dare consigli alle donne del roster, dare consigli su come fare un promo. Guardava persino chi c'era ad NXT, o in FCW quando ero lì, per capire chi potevamo promuovere, chi ne sarebbe stato degno e sarebbe stato utile agli altri.”

Infine, Eck, ha parlato delle difficoltà di essere un babyface nell'industria di oggi. Secondo lui nel passato era più facile per i wrestler perché il pubblico era più incline a protendere a favore dei bravi ragazzi. Ma le superstar di oggi riescono più facilmente a farsi odiare dal pubblico piuttosto che a farsi piacere da loro:

“Il 2017 è un periodo duro per essere un babyface. Non siamo nell'era dell'Hulkamania in quale potevi parlare del dire le tue preghiere e prendere le tue vitamine e venivi acclamato. È davvero difficile. Chiunque vi dirà che è sempre più facile interpretare un heel piuttosto che un babyface, è logico che sia più facile farsi odiare dalla gente piuttosto che farsi piacere. Roman Reigns si trova in una situazione difficile. Non è classico babyface; nello Shield lui è sempre stato il duro, quindi ciò che lo rese over fu essere un uomo di poche parole, un uomo d'azione, avere quella personalità figa. Quando la WWE provò a renderlo più divertente, ad esempio col promo del Sufferin Succotash, vedevamo uno che non era Reigns, che non funzionerà mai come babyface nel 2017, è per questo che Roman si trova in una posizione difficile. Deve andare lì fuori ed essere una sorta di duro silenzioso, e non esporsi quando Cena fa un promo su di lui, perché se inizia a fare battutine penso che loro (i fan) lo distruggerebbero di più.”

Davide Palmieri
Davide Palmieri
Aprile del 2005, Italia 1, Fatal-4 Way Match tra JBL, Kurt Angle, Booker T e Big Show. Quest'ultimo colosso mi impressionò da subito, ed ancora di più mi impressionò che i tre nemici dovettero allearsi per metterlo fuori gioco, scaraventandolo su un tavolo. L'inizio di un amore travagliato col wrestling che dura ancora oggi. Sono newsboarder per TuttoWrestling, in precedenza un editorialista e reporter per quanto riguarda Impact Wrestling.
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