El Patron parla del punto di rottura con la WWE

Alberto El Patron

Alberto El Patron è stato recentemente intervistato da Uproxx e ha parlato di argomenti come la difficoltà di separare la sua vita privata da quella lavorativa e del punto di rottura che raggiunse con la WWE, decidendo così di andarsene.


Sulla difficoltà a tenere separate vita lavorativa e privata: “E' molto difficile sono onesto. Ne parlavo anche con Goyito Perez. E' complicato perchè sono ancora un tipo della vecchia scuola…Per dire, mettiamo che io non avessi potuto fare questa intervista con te per qualunque ragione, devo dare una spiegazione a te ma perchè dovrei darne anche ad altre persone che non c'entrano niente? Certamente ti chiamerei perchè si tratta di lavoro e visto che mi è capitato cosa avrei dovuto? -Hey non posso fare interviste adesso perchè mia moglie mi ha lasciato, il mio cane è morto, mio figlio è in ospedale. Ho avuto un esaurimento nervoso e sto male, scusa ma non posso farcela. Possiamo rimandare a un'altra volta?- E' questo che volevano che gli raccontassi, è come sarebbe dovuta andare, ma per me solo chi è coinvolto dovrebbe sapere direttamente da me cosa è davvero successo, non dovrei dovermi ritrovare ogni volta a fare delle lunghe dichiarazioni spiegando tutta la situazione. Vengo da un'era diversa, ma in questi tempi funziona così ormai e ogni volta mi sento quasi costretto a dover dire tutto quello che succede e a volte bisogna imparare a farci i conti,
a saperlo gestire con l'impatto dei social media. E' più difficile per me anche perchè sono un lottatore. Sono cresciuto con l'idea che un fan dovrebbe essere interessato solo a quello che faccio sul ring, o a tutto ciò che è legato a me nel wrestling, nello sport o nell'intrattenimento in generale. Tutte le altre cose, la mia vita privata, chi frequento,
dove vado, che tipo di carta igienica uso quando vado in bagno sono affari miei.”

Sul punto di rottura raggiunto quando se ne andò dalla WWE: “Si c'è stato…Tutto sanno che non ho buoni rapporti con qualcuno della compagnia e per me era veramente difficile lavorare e continuare a vedere questa persona, stare nel suo gruppo, doverci avere a che fare e lavorare con lui ogni settimana. E come sapete, passiamo 260 giorni in viaggio con loro, ci dovevamo vedere tutti i giorni, così uno di quei giorni, completamente stanco, esausto e sofferente anche psicologicamente mi sono detto che non dovevo continuare a farlo,
che c'erano ancora tanti progetti là fuori da seguire, che c'erano tante altre persone disposte a chiamarmi per offrirmi un lavoro, non solo wrestling ma anche in altri business.
Ho cominciato anche a pensare alla mia età visto che ho raggiunto i 38 anni. Mi sono detto che avrei continuato a lottare altri tre o quattro anni e che questo non era il posto dove volevo continuare a farlo, volevo andarmene e ritrovare di nuovo l'amore per questo business, tornare a lavorare col sorriso sul volto e non sentirmi più patetico. In più, la maggior parte dei miei amici erano già andati via dalla WWE, come Chavo Guerrero, Drew McIntyre, Edge, Rey Mysterio, tutte le persone che frequentavo e con cui viaggiavo così mi sono convinto che non era più il posto giusto. Pensavo che potevo andarmene e continuare a fare soldi altrove, con la differenza che non avrei passato più 260 giorni lontano da casa mia, al massimo potevo andare on the road tra i 100 e i 160 giorni ed essere felice.
E quello è esattamente ciò che ho fatto. Sto lavorando per la Combate, poi per Impact. Ho partecipato a show indipendenti in tutto il mondo, mi sono divertito in Messico e sempre in Messico a gennaio inizierò un reality show. Ho creato anche un podcast per la prima volta associato alla Combate ed è stato fantastico e divertente. E' arrivata un'offerta da Telemundo per poter girare degli episodi per un'importante soap opera, insomma nel mio futuro ci sono tante nuove cose in programma e ora sono molto felice.”

Scritto da Chiara Maroni