Edge-Parla di ritiro e House of Hardcore

Edge

L'Hall of Famer della WWE Adam “Edge” Copeland è stato intervistato dallo Whig Standard per promuovere la sua partecipazione allo show che si terrà oggi, 6 ottobre, che vedrà il debutto della nuova compagnia House of Hardcore, fondata da Tommy Dreamer.


Sulla consapevolezza che la sua carriera in-ring sarebbe finita così all'improvviso: “Nessuno di noi lo era”, ha detto Copeland. “Sapevo che c'erano dei problemi, ma non ne conoscevamo l'estenzione. Ci ha colti tutti di sorpresa – probabilmente a me meno che agli altri solo perché sapevo che stava accadendo qualcosa di strano, sapevo che c'era qualcosa di sbagliato. Nessun altro lo sapevo davvero perché io non lo dissi a nessun altro. Penso che Christian fosse l'unico a saperlo perché viaggiava con me. E mi conosce. Lui lo sapeva, confido in questo. E anche Tommy, c'erano delle sere in cui portava i miei bagagli perché non avevo forza nelle braccia. Anche lui lo sapeva. Ma generalmente tu ti limiti ad andare lì fuori, a fare quello che devi e a non dire nulla, quindi a riprenderti e poi a rifarlo”.

Su House of Hardcore: “Penso che possa essere un posto come piace a Tommy – dove i ragazzi possano avere un po' più di liberta, un po' meno restrizioni”, ha detto Edge. Questo non vuol dire usare lampade al neon o cose di questo genere. Penso semplicemente che i ragazzi possano andare là fuori e provare cose diverse, che avranno la libertà di farle. E sono sicuro che si alcune di queste avranno parere negativo, ma non puoi saperlo prima di provare. Penso che probabilmente faranno andare là fuori gli Young Bucks e (Brian) Kendrick e (Paul) London e provare un milione di cose”, ha detto riguardo ad alcune delle stelle che presenzieranno allo show di debutto. “Metà di queste potrebbero funzionare, metà di queste no, ma sarà bello vedere la realizzazione di cosa può e cosa no. O in che direzione dovrebbero essere fatte le cose”.

Su un suo eventuale ruolo nel backstage di HOH: “Ho detto a Tommy: 'Amico, non mi dispiace aiutare, aiutare i ragazzi ad organizzare le idee in modo che abbiano senso o di aiutare i ragazzi dopo la performance, se ne hanno voglia' o anche il fatto di poter essere utile (a Dreamer) nel backstage e aiutarlo in quell'ambito. È qualcosa di non molto comune per un veterano del wrestling, che ci crediate o meno. Ci sono stati moltissimi ragazzi che sono venuti da me a chiedermi consiglio durante gli anni ed è sempre stato bello vederli implementare nella direzione che gli avevo dato io, ancora di più quando ciò funzionava. Era gratificante sapere di non aver dato consigli sbagliati. Ma non sono mai stato in un ruolo nel backstage senza che io lottassi anche. Dovrebbe essere una cosa molto organizzata, anche per poter rendere al meglio in quel contesto”.

Nell'articolo Copeland ha evidenziato che la WWE gli ha offerto un nuovo contratto e che non c'era stato alcun risentimento da parte della compagnia riguardo alla sua apparizione per HOH, “non mi hanno detto nulla”.

L'intervista completa è disponibile qui.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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