Ecco cosa manca, secondo Brock Lesnar, ai giovani talenti di oggi

Brock Lesnar

In un’apparizione al The Pat McAfee Show, il vincitore della Royal Rumble della WWE Brock Lesnar ha parlato della differenza tra lo spogliatoio della WWE quando ha mossi i primi passi nella compagnia a quello che c’è oggi. E’ quasi inutile sottolineare non solo i suoi successi, ma anche la sua longevità. Basti pensare ad uno degli incredibili record che Brock ha fissato proprio in occasione di questa edizione della Rumble.


Le parole di Brock Lesnar

“È solo un po’ strano come tutto evolva, sai? Perché quando sono arrivato per la prima volta, sai, c’erano Steve Austin, Undertaker… potevo continuare e continuare a imparare da loro. Ma ora sono io la vecchia star veterana che cammina per i corridoi!”

“Sto guardando questi ragazzini, e non so… Qualcuno dovrebbe farsi avanti. Perchè è questo quello che significa mandarsi over. Cercate come scoprire come mettervi fot###amente nei posti in alto, non preoccupatevi invece del vostro prossimo spot! Cercate di capire come diavolo potete diventare diversi da tutti gli altri! Del tipo, ‘come posso fare soldi?’. Questo è tutto. Questo è il business.”

“I giovani di questa nuova generazione pensavo che uscendo e facendo sempre la stessa mossa possano trovare il successo, ma non è così, non è questo il business. Nel business ci sono le storyline, ci sono un buono e un cattivo e si mettono l’uno contro l’altro. Sai, tipo Holyfield e Tyson. E la gente si schiera, ‘quel ragazzo mi piace’ oppure ‘quel ragazzo non mi piace’. Le trame, insomma. Guarda questo mio ritorno, stavolta la trama è stata contro Roman Reigns, lo stare con Paul heyman per 15 anni e ora vederlo al fianco di Roman.”

La relazione con Vince McMahon

Brock Lesnar ha anche parlato della sua relazione con Vince McMahon, definendola molto diversa da quella con Dava White, boss della UFC.

“Onestamente, la relazione con Vince è molto diversa da quella che ho con Dana. Vince ed io abbiamo avuto un rapporto di amore/odio per oltre vent’anni; ne è passata di acqua sotto i ponti, ma siamo sempre rimasti in buoni rapporti. Personalmente rispetto moltissimo sia lui che Dana. Vince però l’ho sempre visto più come una figura paterna, mi ha insegnato tante cose che poi ho messo in pratica anche quando sono andato a lavorare per Dana. Entrambi sono stati capaci di costruirsi da soli”

Scritto da Andrea De Angelis
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