Ecco com'è andata la difesa titolata di Brock Lesnar a UFC 116

Brock Lesnar

Brock Lesnar ha difeso con successo la cintura dei pesi massimi UFC, unificandola con quella interim, sconfiggendo Shane Carwin per sottomissione dopo 2 minuti e 19 secondi della seconda ripresa.


Lesnar è stato dominato per tutta la prima ripresa dal suo avversario, che lo ha mandato letteralmente a pochi secondi da una sonora e devastante sconfitta. Carwin, che prima di questo match aveva sconfitto ogni suo avversario non facendo mai arrivare un incontro oltre il primo round, ha imposto il suo “ground and pound” per i primi 5 minuti dell'incontro, non riuscendo però a chiudere il match complice anche la resistenza davvero sovrumana dell'ex campione WWE.

Lo sforzo è probabilmente costato caro a Carwin, in debito d'ossigeno già dall'inizio della seconda ripresa, con Lesnar che ha sfruttato la situazione portando a terra l'avversario, entrando nella sua guardia e poi chiudendolo pregevolmente in una presa alla testa e al braccio piuttosto basilare ma tremendamente efficace, che infatti ha costretto Carwin alla sottomissione.

Nell'immediato post-match Lesnar ha dichiarato: “Questa serata non mi appartiene. Voglio ringraziare la mia famiglia, i miei dottori, i miei partner d'allenamento e il mio staff. Sono stato davvero benedetto da Dio, sono un umile campione e sono ancora il più tosto figlio di buona donna al mondo. Ho dovuto resistere alla tempesta di colpi da parte di Shane, e ne ha di davvero molto pesanti, ma sapevo che si stava stancando, i suoi colpi perdevano sempre più intensità col passare del tempo e mi son detto: lo lascerò sfogare. Ha funzionato.”

credits: TW.com

Scritto da Erik Ganzerli
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