Dettagli sull'accordo col principe saudita MbS

Secondo alcune indiscrezioni di Dirty Sheets, riportate anche da alcuni siti come Ringsidenews e Wwfoldschool, i motivi dietro all'insistenza della WWE nell'andare in Arabia Saudita per Crown Jewel sarebbero più importanti del previsto.
Secondo le voci, l'accoro decennale firmato a marzo dalla WWE con il governo saudita non solo prevederebbe un numero ad oggi imprecisato di eventi e la prossima apertura di un Performance Center sul suolo saudita (per una cifra, pare, vicina ai 500 milioni di dollari in 10, costi di organizzazione esclusi). Sembra che per la stessa durata dell'accordo, il sempre più chiacchierato principe saudita Moḥammad bin SalmÄn abbia ottenuto di avere una sorta di prelazione sull'intera compagnia.
Esisterebbe una clausola nell'accordo secondo la quale qualora Vince McMahon decidesse di cedere la Compagnia (probabilmente in riferimento alle sole quote in possesso della famiglia McMahon), MbS sarebbe il primo a saperlo e avrebbe la precedenza con un'offerta di circa 7 miliardi. Insomma MbS, e di riflesso lo Stato saudita, diventerebbe proprietario di maggioranza della Federazione di Stamford a meno di offerte superiori e più vantaggiose che, comunque, partirebbero dopo quella saudita.
L'accordo sarebbe valido fino al 2028, esattamente come il resto, e chiaramente l'intento del principe Moḥammad bin SalmÄn è quello di utilizzare, come già sta facendo, la WWE come mezzo di propaganda per il proprio Paese vero il mondo soprattutto occidentale. In ragione anche di questo e con l'ottica di non rovinare i rapporti appena rinsaldati la WWE avrebbe insistito così tanto nel tenere Crown Jewel in Arabia Saudita, nonostante le molte polemiche arrivate da tifosi, opinione pubblica, giornali e persino dai membri interni della stessa Compagnia.
Naturalmente quelle riportate sono solamente voci (i termini dell'accordo non sono pubblici né sono stati rivelati dalle parti in causa) e dunque, come tali, vanno prese con le pinze dal momento che non sono supportate da alcuna ufficialità.