Derrick Bateman rivela i piani per lo “USA Guy”

John Cena

Il wrestler recentemente rilasciato dalla WWE Derrick Bateman (vero nome Michael Hutter) ha parlato di quanto fosse vicino a far debuttare il character dello “USA Guy” sugli schermi della WWE in un'intervista esclusiva rilasciata a PWTorch qualche giorno fa.


“Avevo avuto il permesso di agire, mettendo ad esempio quei video su Internet. Ci sono state un paio di occasioni in cui sembrai vicino a debuttare a sorpresa a Raw. Tuttavia, non è mai accaduto”, ha detto Bateman all'editorialista di PWTorch Pat McNeill nel Livecast di PWTorch del 26 giugno.

Bateman, tornato alle federazioni indipendenti per la Absolute Intense Wrestling domenica notte, ha sottolineato che un infortunio al ginocchio subito nell'ottobre 2012 ha significato la fine della corsa per i piani dello USA Guy.

“Mi infortunai al ginocchio in un match con Antonio Cesaro a Saturday Morning Slam. Quello mi ha praticamente rovinato la vita perché non abbiamo mai potuto vedere la realizzazione dello USA Guy dopo”, ha detto Bateman ironicamente. “Sai come funziona, mi sono infortunato e quando ci si fa male accadono delle cose. Chissà cosa sarebbe successo se non mi fossi infortunato”.

Bateman ha rivelato che la top star della WWE John Cena lo abbia aiutato con qualche idea, compresi i video promozionali in stile anni '40. Ha poi affermato che c'era una possibilità di riportare indietro le vignette al ritorno dall'infortunio al ginocchio ma poi lui fu rimandato al settore di sviluppo di NXT, dal quale fu licenziato nel mese di maggio.

“John Cena mi ha aiutato con l'idea e mi ha aiutato a portarla avanti fin dove è arrivata”, ha detto Bateman. “Ma era un'idea che io stavo portando avanti e sembrava proprio che si sarebbe realizzata. Un paio di volte sono stato sul punto di debuttare magicamente a Raw. Sfortunatamente mi sono fatto male e una volta che ti infortuni 'lontano dagli occhi, lontano dal cuore', le cose cambiano”.

Bateman ha concluso, con humor: “Anche tornando indietro ci sarebbe stato un modo per lavorarci di nuovo ma, ahimé, non ha funzionato per me. Non un gran danno; mi limiterò a mettere il trademark sul nome e farci un miliardo di dollari in Giappone”.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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