Cody Rhodes rivela quando ha cominciato a pensare di tornare in WWE

Durante la conferenza stampa con i media svoltasi dopo Wrestlemania 38, Cody Rhodes è stato intervistato in merito al suo ritorno in WWE avvenuto la notte precedente, ha parlato del suo incontro con Triple H prima di recarsi sul ring per il suo match con Seth Rollins e ha rivelato perché ha deciso che fosse tempo di lasciare la AEW.
L’American Nightmare ha parlato della prima volta in cui ha incontrato Vince McMahon dopo aver lasciato la compagnia sei anni fa e ha rivelato che lui era convinto che la conversazione sarebbe finita con lui che avrebbe declinato l’offerta per restare in AEW. Rhodes ha raccontato nel dettaglio quanto sia grato nei confronti di Vince McMahon e quanto fosse ottima la relazione del Chairman con suo padre, e anche come tutto questo abbia avuto un ruolo nel suo ritorno in WWE.
“Posso dire che abbiamo avuto un incontro ad Atlanta e non credevo che l’incontro sarebbe andato male ma ho pensato ‘Oh, forse mi proporranno qualcosa che non farà al caso mio e in quel caso potrò comunque ringraziare e avere una chiusura sul mio primo capitolo in WWE”, ha detto Rhodes. “Perché il primo capitolo è finito davvero male. ‘Ehi ci vediamo la settimana prossima’, ‘No non ci vedremo la settimana prossima’. Dopodiché pubblicai i miei post in cui annunciavo il mio addio alla compagnia e che nessuno mi avrebbe mai impedito di fare ciò che volevo. Non ho mai avuto una vera chiusura, non l’ho avuta con Hunter, non l’ho avuta con Vince, non l’ho mai avuta. La conversazione è stata incredibile e il 95% di essa ha avuto come argomento mia figlia.”
“E quindi il tutto è stato veramente speciale, ricordo di avergli detto alla fine ‘Grazie e se non ne riparleremo più posso dire che mi sento bene’ perché la storia con la mia famiglia va così indietro negli anni. Sono il più spregevole dei Rhodes, e come un bambino arrabbiato con Dustin e Dusty, ma Dusty ha lavorato per Vince Sr. e non aveva altro che cose fantastiche da dire su di lui. Lui e Vince hanno avuto una esperienza favolosa l’uno contro l’altro, in competizione tra loro. Non molte persone lo sanno, ma quando avevo 17-18 anni noi eravamo completamente al verde. Non voleva che noi sapessimo che era al verde, ha trovato modi per andare avanti e molti di essi passarono per il wrestling indipendente.”
“Una volta ci staccarono l’elettricità e io e mia sorella eravamo troppo orgogliosi di lui perché sapessimo. Nel 2005 quando è tornato in WWE misero una sua foto su WWE.com e lui era un writer per SmackDown, si stava divertendo molto e creò quel DVD e ottenne gli introiti di quel DVD. E mia madre si mise in ginocchio e ringraziò Dio perché quella cosa salvò la nostra famiglia. C’è così tanta storia. Posso rompere tutti i troni del mondo, posso prendere in giro tutte le cose ridicole di cui tutti ci prendiamo gioco in quanto fan di wrestling, ma alla fine sono sempre quel bambino. Volevo che Vince lo sapesse e ho avuto la possibilità di dirglielo. La cosa divertente è che il modo in cui volevano reintrodurmi nelle storyline era molto buono. Pensavo mi avrebbero detto qualcosa di terribile, invece era molto buono ed era già che avevo bisogno di sentire. È diventata rapidamente la decisione più semplice che io abbia mai preso perché non era questione di soldi. Tutti pagano molto bene nel wrestling ora, ma in questo caso si trattava di affari in sospeso.”
Cody ha inoltre rivelato che lavorerà insieme alla A&E come produttore esecutivo di un documentario in via di lavorazione sulla carriera di suo padre Dusty Rhodes. L’ex TNT Champion ha rivelato quale sia stato l’esatto momento in cui ha cominciato ad avvertire dell’interesse nel tornare in WWE dopo sei anni e ha dichiarato che quel giorno venne a gennaio, intorno alla Royal Rumble.
“Forse intorno alla Royal Rumble”, ha detto Cody. “Perché non pensavo che avrei mai avuto un’altra chance di entrarci. Nel senso che sono molto fiero dello stint che ebbi in WWE, ma alla AEW ero il vicepresidente esecutivo, capo del dipartimento addetto alle relazioni, dovevo dirigere tante persone. Alcune di essere potrebbero essere più vecchie di me, ma avevo tante persone sotto la mia responsabilità e quindi non avevo tempo di pensarci. Avevamo uno show, un business da mandare avanti. Volevo essere sicuro e sono grato di avere avuto una possibilità con Sammy [Guevara] poco prima di andar via. Le cose si stavano evolvendo velocemente e c’erano tutti i progetti divertenti che amo portare avanti. Tutto si stava muovendo velocemente e, nel momento in cui è nata mia figlia, la seconda cosa a cui ho pensato dopo il fatto che fosse bellissima è che dovevo guadagnare moltissimi soldi. Ero impegnato, impegnato, impegnato e credo intorno alla Royal Rumble perché è ciò che succede con la Royal Rumble – questa cosa suonerà come una cosa da mark ma va bene così – ho davvero delle gran belle statistiche alla Rumble.”
“Ho delle statistiche da top 10 alla Rumble e io faccio parte di quei due che fanno parte di quella top 10 e non l’hanno vinta e ho pensato che questa cosa cambierà. Ziggler ci sta ancora provando, questi ragazzi ci sono ancora e ci stanno ancora provando, sarebbe davvero bello tornare lì e tornare con l’idea di ottenere una rivincita. Voler provare a essere il miglior wrestler assoluto nel mondo e volerci provare lì. Per cui dirò che il desiderio di tornare mi si è affacciato nella mente intorno alla Rumble. Questo perché per quanto ami il posto in cui ero e per quanto ami il mio lavoro, non è il sogno di nessuno essere un dirigente. È bello per un minuto, poi inizi a essere rimproverato per tutto e di certo quello non è il tuo sogno. Tutti vogliono essere un wrestler, il sogno è di conquistare la cintura. E io mi sono precluso quella possibilità perché non volevo far arrabbiare i fan, eppure si sono arrabbiati lo stesso.”
“Beh, scusatemi. Mi sono precluso la possibilità di vincere il titolo massimo, quindi intorno a quel periodo ho iniziato a pensare che non volevo essere un ‘guardiano’ del wrestling. E quindi ho cominciato a riflettere che sarebbe stato nell’interesse dell’intero business tornare in WWE. Penso che tutti dovrebbero ragionare così e liberare il posto, hanno assunto circa quindici ragazzi con le risorse che avevano a quel tempo per cui va bene così.”