Chris Jericho parla di TNA, Bischoff ed NXT

Chris Jericho

Akhilesh Gannavarapu e Ratish Menon di Sportskeeda hanno recentemente intervistato Chris Jericho. Eccone alcuni estratti:


G: Ad un certo punto, prima del tuo secondo periodo in WWE, ci sono state anche un sacco di voci sulla possibilità che tu potessi arrivare in TNA, e la TNA aveva perfino usato “Enemy” dei Fozzy come theme per il PPV del 2006, buttando altra benzina sul fuoco. Ci sono state davvero delle trattative tra te e la TNA, e se si, quanto serie?

No, per nulla. Mi hanno chiesto se potessero usare la theme, ed io ho detto okay, e la band ha detto okay. Sul fatto se abbia mai pensato di andare lì, è fantastico sapere di avere questa possibilità, ma solo dal momento in cui Vince McMahon mi dicesse che non lavoro più per lui; non ho lavorato per alcuno che non fosse Vince dal 1999, e non intendo lavorare per alcuno che non sia Vince finché mi ritirerò. Lavorare per un'altra compagnia non mi interessa, E on parlo solo della TNA. Vale la stessa cosa per New Japan e Ring of Honor, e per qualsiasi altro posto nel mondo. Se mi allaccerò gli stivali ed entrerò nel ring, sarà per farlo al massimo livello, e quella è la WWE.

RM: C'è stato del cattivo sangue tra te ed Eric Bischoff in passato, cosa ancora più evidente quando nel 2010 Eric disse che non avresti potuto essere una stella di primo piano per la TNA. Sebbene tu ed Eric siate professionisti, come è stato lavorare con lui dieci anni fa quando era il GM on – screen di RAW?

E' stato grande; La WCW era tutto un altro mondo. Tutti avevano un comportamento diverso, e c'era più che altro un'atmosfera soffocante. Ma non conoscevo davvero Eric quando arrivò in WWE, e sono felice che l'abbia fatto perché ho potuto vedere il vero Eric Bischoff, ed era un bravissimo ragazzo ed insieme ci siamo divertiti.

AG: Ho avuto l'opportunità di intervistare Barrett, che è stato anche il tuo rookie nella prima stagione di NXT, che ha poi vinto. Il Nexus è stato il tema più interessante del 2010, ma si è esaurito rapidamente. Cosa pensavi di Barrett, e di come si siano sviluppate le cose tra il Nexus e John Cena?

Sapevo che Barrett sarebbe stato una grande star dal momento in cui l'ho incontrato. Aveva tutti gli attributi – presenza fisica, carattere, personalità, abilità sul ring; perciò sapevo che era solo questione di tempo prima che avesse la possibilità di brillare. Il Nexus è stato una grande idea perché ha messo insieme 7 rookie, e ne ha tratto il massimo impatto possibile. Hai detto che si è esaurito rapidamente, ma non aveva le gambe per andare lontano, perché i ragazzi coinvolti erano molto molto acerbi. Perciò già arrivare dove è arrivato ha richiesto del genio. Ha tratto il massimo possibile da ragazzi senza grande esperienza. Penso sia stata una grande idea, e che abbia funzionato magnificamente. Ed è finito quando doveva finire.
Non puoi avere Justin Gabriel, Darren Young e Michael Tarver nel main event di un PPV troppo a lungo, perché non hanno l'esperienza per farlo, e non sapevano come farlo a quel punto della loro carriera. Parlando con loro dissi: “Questo sarà il momento più alto della carriera di alcuni di voi, e non andrà mai meglio di così.” Non stavo facendo lo stronzo. E' solo così che vanno le cose. Voi ragazzi non lo sapete. Alcuni di voi arriveranno a grandi altezze, ed altri… Non vi rivedremo mai più. Perciò dipende solo da come lavorate e come vi adattate. Alcuni di loro l'hanno fatto, altri no.

L'intera intervista audio è disponibile qui: http://vocaroo.com/i/s1Yn6wY7bmzE

Scritto da Dario Lilloni
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