Chris Jericho: “A Wembley per qualcosa di enorme”

Durante il Battleground Podcast, Chris Jericho ha parlato di diversi temi collegati alla sua situazione e a quella della AEW. La federazione di Jacksonville viaggia spedita verso un’estate che si preannuncia rovente, culminando ad agosto con All In a Wembley, il debutto AEW in UK. Un’autentica scommessa su cui Tony Khan può davvero gettare le basi per qualcosa di grande. Ecco le parole di Jericho su cosa questo evento significhi per lui.
“A titolo personale, Wembley è uno degli stadi più famosi al mondo e qui si è tenuto il mio concerto preferito, ovvero i Queen al Live Aid. E sempre qui anche il tributo a Freddie Mercury nel 1992. Da un punto di vista business, credo sia stata un’ottima mossa da parte di Tony [Khan] quella di puntare su uno stadio. La prima volta in una nuova città o in un nuovo paese devi prenotare uno stadio.
E la gente dirà che siamo matti perché è troppo grande. Vero, potevamo prendere la O2 Arena o il Craven Cottage [lo stadio del Fulham, squadra di proprietà dei Khan]. Ma andare su Wembley significa dire ok reggimi la birra e guarda che ca**o stiamo facendo. E sarà incredibile, penso potremo vendere anche più di quanto gli esperti stanno pronosticando, perché non sarà solo wrestling.
Sarà un evento culturale a cui la gente vorrà partecipare anche perché è in questo grande stadio. Diranno voglio essere parte di questo grande evento, come succede per il Super Bowl o per show di questa portata. Senza dimenticare che abbiamo una fanbase molto solida in UK. Non sto garantendo nulla né fornendo previsioni, dico solo che non sarei stupito di vedere 60-70 mila spettatori“.
Dopo una breve preview sul suo match contro Keith Lee, svoltosi poi a Dynamite, Jericho ha unito musica e wrestling, paragonando le sue stable a gruppi rock.
“L’Inner Circle, quando si è formata, mi ricordava molto i Guns N’ Roses. Eravamo cinque ragazzi completamente diversi, ma che insieme erano uniti e coesi. La nostra prima foto insieme fu fantastica. Cinque persone diverse che si combinavano perfettamente, un branco di cani selvaggi. La JAS è molto più elegante, c’è molto più stile. Siamo molto più personaggi, la JAS è come i Rolling Stones. […] Adoro entrambe e penso che entrambe abbiano fatto molto di più di quanto ci si aspettasse.
Abbiamo saputo creare delle star e penso a Sammy Guevara in entrambe, ma anche a Ortiz, a quanto fosse over con Santana ma anche dopo, ora abbiamo Daniel Garcia sulla cresta dell’onda, ma anche Anna Jay sta facendo benissimo e i 2.0 sono super entertainer, Daddy Magic è uno dei personaggi più dirompenti che abbiamo in AEW, con un grandissimo potenziale. L’idea è sempre quella, di creare personaggi e raccontare storie interessanti e se riesci in entrambe le cose hai vinto.”
Sullo spogliatoio AEW, Jericho ha affermato che “a dispetto di quanto si legge, il 99% di chi è in AEW non vorrebbe essere altrove. A volte il tempo televisivo non è abbastanza per valorizzare un roster di talento come quello AEW, ma su quello ci stiamo lavorando. Ed è sempre meglio avere talento nel locker room che non averlo. […] Siamo come un roster di football, dobbiamo ragionare come un team, dovunque ci sono i top guys e ci sono i gregari o i giovani che cercano spazio. Ma l’importante è che la squadra vinca grazie all’aiuto di tutti.”
Dopo un commento sul rinnovo degli FTR con l’AEW, cosa su cui non ha mai avuto il minimo dubbio, Y2J ha accennato al ritorno di Vince McMahon, come colui con cui non avrebbe problemi a lavorare ancora. Ma lui è anche quello che ha licenziato parecchi di quelli che senza di lui volevano tornare. E ora che la sua carta è tornata nel mazzo avranno sicuramente cambiato idea.
Tornando alla sua carriera, alla domanda su cosa sia stato più folle tra l’essere campione IWGP e l’essere campione ROH, Jericho si è concentrato prettamente sulla parte business.
“Nessuno dei due è stato folle, era semplicemente la decisione giusta da prendere. Sia quando sono diventato IWGP Champion, che quando sono stato Ring of Honor Champion, avere quel titolo ha significato qualcosa. Che ha portato avanti la storia che si voleva raccontare. Il timing è stato perfetto, siamo stati capaci di portare money e questo è ciò su cui si basa il wrestling. […] Chiaramente vorrei tornare ad essere campione AEW, non sarei in AEW se non lo pensassi. Però se parliamo di obiettivi, il mio è sempre quello di crescere, di andare avanti, sia nel wrestling che con i Fozzy, che con tutti gli altri miei progetti, dalla Jericho Cruise, al podcast, Talk is Jericho, i film. Insomma, voglio continuare a creare e a lavorare in progetti interessanti sia per me che per i fan.“
La chiusura è una grande dichiarazione d’amore alla AEW, “in cui sono dal primissimo giorno e non ho mai avuto nessuna ragione per pensare di andarmene. La sento mia, è la mia compagnia. Adoro Tony Khan, adoro lavorare con lui. So che non potrò combattere per sempre, ma finché sarò in grado di poter ancora garantire performance spettacolari, continuerò a farlo. Magari non tutte le sere, solo in qualche appuntamento specifico, ma c’è anche tanto altro. Dall’aspetto creativo, in cui sono coinvolto a pieno titolo, all’aiuto ai giovani, con tutte le loro domande. Davvero, non c’è altro posto dove vorrei essere in questo momento.“