Caso Snuka: giudice non lascia cadere le accuse

Jimmy Snuka

La battaglia legale che vede coinvolto Jimmy Snuka ha preso una piega diversa nella giornata di ieri: il giudice Kelly Banach ha infatti respinto la richiesta di far cadere le accuse di omicidio rivolte all'ex wrestler.


Snuka è stato accusato inaspettatamente lo scorso settembre per la morte della fidanzata Nancy Argentino nel 1983.

Voci di un potenziale coinvolgimento di Snuka nella morte di Nancy Argentino si sono rincorse per anni nel mondo del wrestling, ma nonostante ciò Snuka si è goduto la sua longeva carriera ed ha continuato a fare apparizioni per diverse compagnie fino a poco prima della riapertura del caso lo scorso settembre.

Il mese scorso, il giudice Banach aveva decretato Snuka non mentalmente competente ad affrontare il processo. Le accuse contro “Superfly” erano state dunque lasciate in sospeso, in attesa di farle cadere o di rivalutarle qualora l'ex WWF fosse in grado di sostenere il processo.

L'avvocato Charles Gallagher e la difesa di Snuka hanno richiesto che le accuse fossero lasciate cadere, ma il giudice Banach ha decretato ieri che esse rimarranno in piedi e che il caso verrà rivisto tra qualche mese.

Gallagher aveva precedentemente presentato una mozione – anch'essa non approvata dal giudice – affinché Snuka fosse affidato ad un ospedale psichiatrico e ad un ambulatorio per 60 giorni per vedere quali effetti avrebbero potuto avere sulle sue condizioni.

Il caso Snuka e le sue condizioni di salute sono ormai costantemente parte delle news da quando è stato riaperto il caso nel 2015, 30 anni dopo la scomparsa di Nancy Argentino. Il mese scorso, “Superfly” si è unito alla causa contro la WWE che accusa la negligenza da parte della compagnia per il modo con cui gestiva gli infortuni alla testa riportati da ex performers.

Scritto da Leonardo Contini