Brock Lesnar ha salutato i fan dopo Summerslam

Brock Lesnar

Al termine del last man standing match di Summerslam, perso contro Roman Reigns, Brock Lesnar ha salutato i fan dopo la fine della diretta televisiva del Premium Live Event, in un segmento che dunque è stato visto solo dai fai presenti nello stadio a Nashville.


Lesnar ha ripreso il suo cappello da Cowboy, è salito sul punto più alto del ring (che ricordiamo era rimasto decisamente obliquo dopo che lo stesso Lesnar lo aveva sollevato con una ruspa nel corso del match), e lo ha alzato per salutare i fan.

Malconcio, ferito, sconfitto. Ma sta comunque salutando con il suo cappello. Non ci sarà mai un altro Brock Lesnar

Le speculazioni su questo gesto

Il gesto di ringraziamento di Lesnar ha fatto sì che molti fan si chiedessero se si stesse prendendo una pausa dalla compagnia o addirittura se si stesse ritirando del tutto dalla competizione sul ring. C’era anche la sensazione sui social media che il ritiro di Vince McMahon potesse portare The Beast a ritirarsi a sua volta. Lesnar ha precedentemente definito McMahon una figura paterna e una persona da cui ha imparato molto.

Ricordiamo anche che proprio dopo la notizia del ritiro di Vince, a poche ore da Smackdown, secondo alcune indiscrezioni Lesnar aveva lasciato contrariato il backstage, costringendo la WWE a riscrivere la puntata, per poi tuttavia “sbollire la rabbia”, tornare al suo posto e portare avanti regolarmente quanto previsto per la puntata.

Le speculazioni su un possibile ritiro di Lesnar, tuttavia, non solo non trovano riscontro, ma di fatto trovano una prima smentita nell’annuncio pubblicitario per Day 1, effettuato dall’arena di Atlanta che ospiterà l’evento. Sebbene ovviamente sia a dir poco presto per ipotizzare i partecipanti all’evento, al momento il tweet mostra chiaramente proprio Lesnar nella locandina.

E’ infine molto probabile, considerati i consistenti ritorni economici, che Brock Lesnar possa prendere parte quantomeno al prossimo Premium Live Event in Arabia Saudita.

Scritto da Andrea De Angelis
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