Braun Strowman: «Ho pensato al suicidio, parlare con Vince mi ha aiutato»

Braun Strowman

È disponibile da ieri sul WWE Network un nuovo episodio della serie WWE Chronicle “The Monster Among Men” con protagonista, ovviamente, Braun Strowman. Tra le confessioni di Strowman anche una relativa ad un periodo molto negativo passato dal lottatore mesi fa, in cui Vince McMahon è stato parecchio d’aiuto.


Nella puntata viene rivisto il periodo negativo avuto da Strowman a cavallo tra il 2018 e il 2019, in cui lo stesso lottatore ha ammesso di aver messo in discussione molto della sua carriera e del suo operato in WWE, non ritrovando ciò che avrebbe voluto. Parlando di quel periodo, ha raccontato questa relazione con il Chairman che, anche se spesso è stata quella tradizionale tra capo e dipendente, ha saputo trasformarsi ed essere d’aiuto in un periodo molto negativo per Adam Scherr (vero nome di Strowman), in particolare in un’occasione. Ecco di seguito un passaggio:

«Un giorno ho fatto irruzione nell’ufficio di Vince, durante una riunione, dicendogli che volevo parlargli. Lui ha mandato fuori tutti dall’ufficio, era nel mezzo di una riunione con la produzione, si è seduto e ha parlato con me. Non da capo ad impiegato, ma da uomo a uomo, quasi da padre a figlio. Mi ha confortato e rassicurato parecchio sui miei mezzi, quella volta. Ha riacceso un fuoco dentro di me, per farmi essere migliore, continuare a farmi il mazzo perché sapevo che c’era un motivo per farlo. Ero arrivato al punto in cui sentivo di lavorare duro ma continuare a non fare passi avanti. Vince mi ha rassicurato che non era così e mi ha detto: “Ehi, non solo ti voglio qui a lungo termine, ma mi servi qui a lungo termine”. Mi ha rassicurato davvero, dicendomi che ero uno dei suoi cavalli da corsa e lo ha dimostrato, specialmente nell’ultimo anno».

Strowman ha poi parlato di un momento di depressione vissuto e di come quel rapporto con Vince e quella discussione siano stati parecchio d’aiuto: «Sono davvero grato di poter dire di avere questo rapporto con lui perché forse, se non l’avessi, non sarei nemmeno qui. C’è stato un momento – non mi piace parlarne apertamente – in cui ho pensato al suicidio un paio di volte e… È uno schifo che sia arrivato a quel punto, avrei dovuto parlarne prima, con qualcuno che mi aiutasse. E certo non mi aspettavo che a Vince importasse così tanto di me. Pensavo di essere solo un ingranaggio del meccanismo, ma quel giorno mi ha fatto capire che sono più di un semplice numero. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza».

Scritto da Daniele La Spina
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