Bobby Roode su addio a TNA, NXT, momento attuale

Bobby Roode ha fatto un'apparizione per il podcast di Lilian Garcia “Chasing Glory” parlando di vari argomenti.
Sul perchè lasciò la TNA: “Stavo per compiere 40 anni, quando arrivi a questa età inizi a capire cosa puoi e non puoi fare. Una di queste era rimanere 6-8 settimane a casa e poi venire richiamato per registrare i tapings con la pretesa di fare tutto per otto giorni di fila, due volte al giorno in uno studio con duecento persone a vederti e chiedermi di dare tutto in quelle condizioni. La passione che avevo stava iniziando a scemare e pensavo che se non volevo lasciare la mia casa e non volevo più continuare a fare questo mestiere dopo 17 anni, allora dovevo iniziare a ripensare a cosa volessi dedicarmi.”
Parlare con Triple H per la prima volta e essere invitato a NXT: “Mi ha cercato lui dicendomi -Hei cosa vuoi fare qui, in questo ambiente? Stai per raggiungere i 40 anni. So che hai avuto una lunga carriera e sei nel business da molto ormai. Vuoi venire qui e fare l'allenatore? A cosa ti piacerebbe dedicarti?- e io fui onesto con lui, non volevo fare l'allenatore, in futuro magari è un ruolo che potrebbe interessarmi, ma il calendario che ho avuto in TNA nei tre anni precedenti era stato molto leggero, come se in un certo senso fossi messo anche da parte e quindi dissi a Triple H che volevo un'opportunità per lottare e lui fu d'accordo. Mi disse che avrebbero organizzato qualcosa per vedere dove potessi arrivare. Così presi l'aereo per incontrarlo durante WrestleMania 32 e ci siamo visti faccia a faccia. Ho conosciuto non solo lui, ma anche tutto il gruppo dell'organizzazione e mi sono subito sentito a casa. So che ho sempre detto che non amo il cambiamento, sono questo tipo di persona, ma quando arrivai qui per la prima volta mi sono sentito subito a casa.”
Come risponde alla gente che dice che gli dice che nel modo in cui attualmente è usato tutto sembra meno che “glorioso”: “Mi stimola, ma in un certo senso credo che non capiscano. Non sanno cosa succederà . Per me si tratta di essere pazienti, è questione di tempismo. E il tempismo è tutto in questo business; le persone possono dire quello che vogliono, ma alla fine sono arrivato qui, sono stato a Smackdown e ho avuto un buon percorso, lavorando con persone Randy Orton, Shinsuke Nakamura, ho fatto team anche con AJ Styles. Molte di queste cose magari non sono successe durante gli show televisivi ma durante i live events, e così molte altre ancora. Ho lavorato con persone fantastiche, ho vinto il titolo degli Stati Uniti, ho partecipato a WrestleMania. Non ho avuto un weekend libero per un anno. E anche se non mi vedete in televisione tutte le settimane, continuo a lavorare, sto continuando a fare grandi cose e ottimi match. Sono arrivato a Raw con il draft, sono stato nel main event di Money in the Bank giusto due mesi fa. E' divertente come la gente possa pensare -oh non sta facendo niente, sta perdendo in ogni cosa che fa, non è niente di più che un midcarder-, bisogna essere pazienti. Onestamente penso che se lavori sodo per molto tempo e cogli ogni opportunità che ti viene data facendo il massimo, prima o poi arrivi alla vetta.”