Biografia: Samoa Joe

Nuufolau Joel Seanoa nasce il 17 marzo 1979 nelle isole Samoa americane, ma, insieme alla sua famiglia, vive buona parte della sua infanzia in California, ad Huntington Beach. La famiglia di Joe dirige una compagnia di danza polinesiana negli Usa chiamata “Tiara Productions” e Joe fa il suo debutto in pubblico nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984, ad appena cinque anni. Da giovanissimo diventa, poi, California State Junior Judo Champion e gioca a football nella squadra della Ocean View High School.
Joe inizia la sua carriera nel mondo del wrestling nel settembre del 1999, diventando il primo wrestlers a diplomarsi alla “West Coast Dojo”, una scuola di proprietà della piccola federazione californiana UIWA, guidata dal wrestlers delle federazioni indipendenti Cincinnati Red. Debutta sul ring nel dicembre 1999, facendosi notare ben presto dai fans californiani. Poco dopo firma per la UPW, una federazione satellite della WWE, dove ha un importante feud con il campione assoluto John Cena, che diventerà uno dei suoi amici più cari. Vince l'alloro assoluto il 14 marzo del 2001, battendo Christopher Daniels a Santa Ana, California, perdendolo il 27 novembre 2001 a Hollywood, California, contro Mikey Henderson. Quando Henderson non può difendere la cintura, che viene dichiarata vacante, Samoa Joe affronta Christopher Daniels e Frankie Kazarian in un match per nominare il nuovo campione, che però viene vinto da “Fallen Angel”.
Dopo aver trovato il successo in California, Joe debutta in Giappone, lottando per la Zero-One, federazione di Shin'ya Hashimoto, lottando nella serie di PPV denominata “Shingeki” ed anche nel torneo conosciuto con il nome di “Burning Heart”. Joe lotta negli Usa anche nella Pro Wrestling Guerrilla, dove ha una rivalità con Super Dragon, che finisce in attivo per lui. Joe entra nella scuola di wrestling della NJPW diretta da Antonio Inoki e si diploma anche lì.
Negli Usa, invece, Joe va presto all'assalto della East Coast, lottando nella Ring of Honor. Debutta durante lo show “Glory By Honor” il 5 ottobre 2002: secondo la storyline, viene chiamato da Christopher Daniels per prendersi cura del suo arcinemico Low-Ki. I fans adorano subito il suo stile estremamente duro e lo eleggono loro nuovo idolo. Joe scala in pochi mesi le vette dei rankings della ROH e diventa campione assoluto della federazione battendo Xavier a Philadelphia il 22 marzo 2003. Riesce a tenere il titolo per ventuno mesi prima di perderlo contro Austin Aries a Final Battle 2004, sempre in Philadelphia, il 26 dicembre 2004. In questo periodo Joe difende il suo titolo assoluto della ROH in giro anche in Europa ed in Giappone e lo rende uno dei più quotati del mondo, e lui diventa il top face della federazione. Tutti gli Usa parlano del suo fantastico feud contro CM Punk.
Poco dopo aver perso il ROH World Championship contro Aries, Joe diventa il Pure Champion della federazione, battendo Jay Lethal il 7 maggio 2005 a “Manhattan Mayhem” a New York City. Perde poi la cintura contro Nigel McGuinness il 27 agosto 2005 durante “Dragon Gate Invasion” a Williamsville, New York. Nell'ottobre 2005 il leggendario wrestler giapponese Kenta Kobashi sbarca per la prima volta negli Usa, dopo aver firmato un contratto per due match nella ROH. Nel primo, che si tiene a New York City, Joe e Kobashi danno vita ad un match incredibile, con Joe che mette in campo tutto il suo armamentario di mosse, ma non riesce a vincere: esegue una Muscle Buster sull'avversario, ma Kobashi non si fa schienare e poi devasta Joe con un Burning Lariat che gli vale la vittoria. La seconda apparizione di Kobashi è a Philadelphia: lui e Homicide affrontano Joe e Low Ki, con questi ultimi che devono soccombere, anche se ad essere schienato non è Joe ma il suo partner.
Subito dopo, Joe continua il suo feud contro Lethal, sconfitto definitivamente al “ROH 4th Anniversary Show” ad Edison, New Jersey il 25 febbraio 2005. Segue poi un lungo feud con “The Fallen Angel” Christopher Daniels, che dura diversi mesi e che giunge al termine solo nell'aprile 2006, con Joe a fare la parte del leone. Joe si scontra anche con delle star della federazione giapponese NOAH: lotta in coppia con il ROH World champion Bryan Danielson contro Naomichi Marufuji e KENTA il 25 marzo 2005 a New York City, con i nipponici che vincono l'incontro quando Danielson viene schienato. Diventa nemico di Danielson quando si confronta con lui allo show “Better Than Our Best”: è l'inizio di un nuovo feud. Joe è poi interprete principale del confronto tra due federazioni, ROH e CZW: è a capo della fazione della ROH che si scontra contro Chris Hero, Necro Butcher e Super Dragon il 22 aprile a Philadelphia, lottando insieme a B.J. Whitmer ed Adam Pearce. Il team della ROH perde quando Claudio Castagnoli volta la schiena al suo gruppo permettendo a Chris Hero di ottenere il pin vincente. Joe non riesce a prendersi la giusta vendetta su Castagnoli il 29 aprile, visto che le star della CZW giungono sul ring per distruggerlo, e poi viene salvato dai colleghi della ROH. Lo stesso avviene il 13 maggio, quando Joe affronta Necro Butcher, che a metà match si fa rimpiazzare da Homicide.
Joe finalmente affronta il Ring of Honor Champion, Bryan Danielson il 5 agosto a con il titolo in palio. Il match termina in pareggio dopo sessanta minuti, ma Joe ha molto da recriminare: poco prima che scada il tempo soffoca Danielson che sviene, ma la campana suona poco prima che l'arbitro faccia cadere al tappeto il braccio di Bryan per la terza volta.
Poche settimane prima, Samoa Joe ha debuttato alla TNA, eseguendo una senton bomb su Alex Shelley nel corso della puntata di TNA Impact! il 19 giugno 2005, poi lotta nel suo primo match a Slammiversay, dove viene presentato come “The Samoan Submission Machine”, battendo Sonjay Dutt. Il 22 luglio batte ancora Dutt nei quarti di finale della Super X Cup. Joe avanza fino alle finali, battendo prima Shelley e poi AJ Styles nella finale che si tiene durante TNA Sacrifice il 14 agosto 2005, anche grazie ad una interferenza del campione della X Division Christopher Daniels, del quale diviene primo sfidante.
Tuttavia, in seguito all'interferenza, il TNA Director of Authority Larry Zbyszko rende la difesa dell'X Title prevista per TNA Unbreakable un three way dance, inserendo anche Styles nel match. Samoa Joe non riesce a far suo il titolo, perchè A.J. Styles schiena Christopher Daniels e conquista la cintura. Il mese dopo, a TNA Bound For Glory Joe batte la leggenda giapponese Jushin “Thunder” Liger per sottomissione. A TNA Genesis, il 13 novembre 2005, lotta con Daniels, Alex Shelley e Roderick Strong contro Sonjay Dutt, Chris Sabin, Matt Bentley e Austin Aries in un eight man elimination match: gli unici due sopravvissuti sono Joe e Daniels, ma dopo il match Joe assalta il suo compagno di team in maniera brutale, anche con l'aiuto di una sedia.
A.J. Styles sfida successivamente Joe ed inizia un feud con lui. Joe batte Styles a TNA Turning Point e vince l' X Division Championship. Nel postmatch Joe continua ad infierire su Styles ma arriva Daniels ad effettuare il salvataggio. Viene quindi deciso che sarà proprio “The Fallen Angel” l'avversario di Joe a TNA Final Resolution 2006, con l' X Division Championship in palio. Nel corso del match arriva a bordoring anche Styles per supportare Daniels, ma poco dopo Joe fa sanguinare Daniels dalla testa ed invece di schierarlo comincia a colpirlo con delle ginocchiate proprio sulla ferita. AJ Styles, preoccupato per lo stato di salute di Daniels, getta l'asciugamano nel ring permettendo a Joe di mantenere la cintura. Ad Against All Odds 2006 si svolge un rematch di Unbreakable, con un nuovo three-way match tra Joe, Styles e Daniels. E' Joe a vincere l'incontro, schienando Styles. Il feud tra i tre continua anche a Destination X 2006, dove si svolge un Ultimate X match che vede Daniels strappare la cintura a Joe. Ma il 13 aprile ad Impact!, Joe rivince l'X-Division title sconfiggendo Daniels e poi difende con successo il titolo a Lockdown 2006, quando batte in una gabbia di acciaio Sabu.
Durante la puntata di Impact! registrata il 15 maggio 2006, Joe si infortuna ad un ginocchio, ma tiene duro e non perde nemmeno un match. Nei giorni seguenti la TNA mette in vendita un dvd monografico dedicato alla sua carriera nella federazione di Nashville, intitolato “Unstoppable: The Best of Samoa Joe”. Sting sceglie poi Joe come proprio partner per un match a TNA Sacrifice, contro Jeff Jarrett e Scott Steiner. Lui e Sting vincono, ma dopo il match Joe lascia il ring, permettendo a Jarrett e Steiner di assalire brutalmente Sting. Nel corso della puntata di Impact! del primo giugno 2006, Joe spiega perché si è comportato così: lui aveva accettato di guardare le spalle a Sting solo nel corso del match e quindi non era tenuto a salvargli la pelle anche dopo che questo era finito, ma lui continua ad avere un conto aperto con Steiner.
A TNA Slammiversary 2006 Samoa Joe batte Scott Steiner ed il 22 giugno, durante una puntata di Impact!, perde il suo X Division title in un triple threat match con Sonjay Dutt e Senshi, quando Senshi schiena Dutt, mentre Steiner colpisce Joe con una sedia, mettendolo fuori dai giochi. In ogni caso Joe prosegue nella sua winning streak nella TNA, visto che dal suo debutto nessuno è mai riuscito a schierarlo o a farlo cedere al dolore. A TNA Victory Road 2006 il 16 luglio 2006 Joe è parte di un match per stabilire il primo sfidante per l'NWA World Heavyweight Championship a cui partecipano anche Sting, Christian Cage e Scott Steiner. E' Sting a vincere il match, schienando Steiner. Nella puntata di Impact! successiva all'evento, Joe risponde positivamente ad una open challenge di Rhino. Un match tra i due è quindi previsto per la settimana successiva, ma viene interrotto da Monty Brown, che in passato aveva avuto screzi con entrambi. Così, il TNA Managing Director Jim Cornette annuncia un match tra Samoa Joe, Monty Brown e Rhino in un Falls Count Anywhere Match per TNA Hard Justice, che si tiene il 13 agosto 2006. Joe vince il match schienando Brown.
Nelle settimane successive Samoa Joe inizia un feud contro Jeff Jarrett, che batte a TNA No Surrender in un “Fans Revenge Lumberjack” match, al termine del quale Samoa Joe ruba la NWA World Heavyweight championship belt di Jarrett. Il 28 settembre 2006 Joe batte Raven per sottomissione ad Impact! e poi sfida Jarrett ad affrontarlo per riprendersi la cintura. Ma per Joe è tempo di guardare avanti ed inizia un feud contro Kurt Angle, appena arrivato nella TNA. Il 19 ottobre i due si confrontano ad Impact!, con Angle che colpisce Joe con un violento headbutt in pieno viso. Il 22 ottobre a TNA Bound for Glory Samoa Joe batte Raven, Abyss e Brother Runt in un Monster's Ball match. Più tardi nel corso della serata Joe ha un altro alterco con Angle: i due danno vita ad una rissa e devono essere separate. Un'altra rissa va in scena ad Impact! il 26 ottobre. Joe continua, in questo periodo, a lottare nella Ring of Honor dove, il 4 novembre al termine di un match, schiaffeggia il giapponese KENTA dicendogli di passare questo suo messaggio a Kenta Kobashi.
Il 16 novembre Joe batte Jay Lethal ad Impact!, poi inizia una nuova rissa con Kurt Angle, che inizia a sanguinare prima di essere rinchiuso in una Kokina Clutch. A TNA Genesis, il 19 novembre 2006, il tanto atteso confronto, un vero e proprio “dream match”, che viene vinto da Angle quando Joe deve cedere per il dolore. E' la prima sconfitta di Samoa Joe nella TNA. Il 7 dicembre Angle, ad Impact! batte Joe, Abyss, Sting, Christian Cage e Rhino in una “All-Star War”, la sera dopo Joe perde di nuovo, battuto da American Dragon alla Ring of Honor in uno steel cage match e non riesce a conquistare il titolo principale della federazione. Il 10 dicembre 2006 a TNA Turning Point Samoa Joe batte Angle sottomissione nel “rematch che tutto il mondo aveva chiesto”. Kurt Angle chiede subito che si svolga un terzo match tra i due per chiarire definitivamente chi è il migliore.
Il 21 dicembre ad Impact! AJ Styles e Samoa Joe battono Kurt Angle e Rhino e dopo il match Angle chiude Joe in una anklelock. Pochi giorni dopo il sito ufficiale della TNA annuncia che il feud tra Joe ed Angle è stato votato come “Feud of the year” e che Samoa Joe è stato eletto “”X-Division Wrestler of the Year” e “Mr. TNA”. Il 4 gennaio 2007 ad Impact! Joe attacca Kurt Angle prima del match tra quest'ultimo e Christian Cage: la rissa dura circa dieci minuti e prosegue anche dopo che il match è già iniziato. Il 14 gennaio a TNA Final Resolution va in scena un Iron Man Match di trenta minuti, che Angle vince per tre cadute a due contro Joe. Il 27 gennaio Joe fallisce un nuovo assalto al titolo della Ring of Honor, a causa di una sconfitta contro Homicide e quattro giorni dopo annuncia il suo abbandono alla compagnia, voluto dalla TNA. L'8 febbraio, ad Impact!, Joe ed Angle fanno coppia, battendo Christian Cage e AJ Styles. Il 16 febbraio alla ROH, in uno dei suoi ultimi match nella compagnia, batte Takeshi Morishima per sottomissione in un ROH vs NOAH match.
Il primo marzo ad Impact! Tomko batte Samoa Joe dopo che Christian Cage colpisce Joe con una sedia d'acciaio. Due giorni dopo Joe è a Liverpool, nel Regno Unito e batte Nigel McGuinness. La sera successiva, nel suo ultimo match nella ROH batte Homicide. L'8 marzo ad Impact! Angle, Samoa Joe e Rhino battono per squalifica Cage, Scott Steiner e Tomko. L'11 marzo a TNA Destination X Joe prova l'assalto al titolo mondiale NWA, ma perde contro Cage. Il mese dopo, a TNA Lockdown, il Team Angle, composto anche da Samoa Joe, Rhino, Sting e Jeff Jarrett, batte il Team Cage, di cui fanno parte oltre al leader AJ Styles, Scott Steiner, Tomko, Abyss, in un Lethal Lockdown match, molto simile ad un War Games match. Nelle settimane successive Samoa Joe scompare da match di altro profilo e finisce nel midcarding di TNA Sacrifice, dove batte AJ Styles. In vista di TNA Slammiversary, però, Joe riesce a qualificarsi per il King of the Mountain match che vedrà incoronato il nuovo campione mondiale TNA, battendo Sting grazie ad una interferenza di Christopher Daniels. Il 17 luglio a Slammiversary, però, è Kurt Angle a vincere l'incontro, che vede coinvolti anche Chris Harris, AJ Styles e Christian Cage.
Il 21 giugno ad Impact! Joe sconfigge il campione della X-Division Jay Lethal e Chris Sabin e conquista la cintura. Il suo successivo obiettivo è quello di sconfiggere Angle e vincere anche il titolo mondiale. Il 15 luglio a TNA Victory Road Samoa Joe e Kurt Angle sconfiggono il Team 3D in un Match of Champions: visto che è Joe ad effettuare il pin vincente, conquista i TNA World Tag Team titles e la possibilità di scegliersi un compagno di coppia. Quattro sere dopo, ad Impact”, Joe sfida Angle ad un match con in palio tutte le cinture in palio nella TNA, da disputarsi a TNA Hard Justice. Il match va in scena il 12 agosto e vede uscire vincitore Angle grazie all'aiuto di sua moglie Karen. Joe perde così le tre cinture in suo possesso.
Joe inizia quindi un feud contro Christian Cage ed i suoi alleati. Il 23 agosto ad Impact!, viene attaccato da AJ Styles e Tomko, ed alla fine è proprio Cage a finire l'avversario con un colpo di sedia. Il 30 agosto, sempre ad Impact!, Sting batte Samoa Joe, Styles e Christian in un match in cui è in palio una cintura di campione di coppia. Il 6 settembre “The Samoan Submission Machine” batte Raven, ma dopo il match Christian Cage lo ammanetta e colpisce con una sediata alla testa uno degli amici di Joe. Il 9 settembre, a TNA No Surrender, Cage sconfigge Joe per squalifica per eccesso di violenza da parte del samoano. Un mese dopo, a TNA Bound for Glory, la rivincita: stavolta è Joe a prevalere in un match che vede impegnato Matt Morgan come special enforcer. Il 27 ottobre 2007 Samoa Joe torna in Giappone per dare l'assalto al GHC Heavyweight title della NOAH al Budokan Hall, ma viene sconfitto da Mitsuharu Misawa.
Ad ottobre Joe inizia un feud contro Robert Roode: il feud tra i due è in realtà un pò fiacco, ma comunque alla fine è Joe ad uscire vincitore in un grudge match che si tiene l'11 novembre 2007 a TNA Genesis. Il 15 novembre a TNA Impact! Kevin Nash e Scott Hall decidono di scegliere Joe come loro partner in un match da tenere a TNA Turning Point. Nel corso del PPV, però, viene dato a Samoa Joe la possibilità di parlare al centro del ring dopo che Hall non si presenta all'evento. Joe tiene un discorso shoot in cui attacca Hall e tutte le “superstars” nel backstage della federazione, poi invita Eric Young a fare coppia con lui e Nash ed i tre battono Kurt Angle, AJ Styles e Tomko.
Il 6 dicembre 2007 ad Impact! Joe, Nash e Booker T battono il team composto da Angle, Styles e Tomko, Christian Cage e Robert Roode in un handicap match. Joe perde un'altra opportunità il 3 gennaio 2008, quando, ad Impact! viene sconfitto da Christian Cage nella finale di un Heavyweight Gauntlet Match. Tre giorni dopo, a TNA Final Resolution, lui e Nash vengono sconfitti dai campioni del mondo di coppia Styles e Tomko, quando Nash lascia da solo il suo partner. Joe lotta in un match che lo vede opposto a Christian Cage ed AJ Styles per definire il primo sfidante per il titolo mondiale il 17 gennaio ad Impact!, ma viene squalificato per l'utilizzo di una sedia nonostante non avesse assolutamente usato l'oggetto contundente. Il Director of Authority della compagnia Jim Cornette afferma di non poter cambiare la decisione dell'arbitro, ma decide di rendere Joe arbitro speciale della contesa tra Kurt Angle e Christian Cage prevista per TNA Against All Odds, che viene vinta da Angle grazie all'aiuto di Tomko. Samoa Joe continua ad essere il wrestler più “caldo” della compagnia, ed alla fine ottiene una nuova chance di conquistare la cintura di campione del mondo della TNA, affrontando Kurt Angle a TNA Lockdown 2008. Angle riesce a far firmare a Joe un contratto che prevede che il wrestler debba ritirarsi se perderà l'incontro, ma alla fine la clausola non serve, poiché Joe batte Angle in uno steel cage match e si laurea campione mondiale della TNA.
Joe affronta Angle in un rematch il 24 aprile ad Impact e vince grazie ad una interferenza di Scott Steiner, mentre sette giorni dopo i due contendenti sono costretti a lottare insieme contro Scott Steiner e Petey Williams, che vengono agevolmente sconfitti. L'8 maggio, ad Impact”, Angle e Steiner sconfiggono Scott Steiner e Kevin Nash, mentre tre giorni dopo a TNA Sacrifice Joe mantiene il titolo mondiale TNA sconfiggendo Scott Steiner e Kaz, sostituto dell'ultimo momento di Kurt Angle. Si avvicina, quindi, Slammiversary, dove tradizionalmente si tiene un King of the Mountain match per il titolo. Joe riesce ad uscirne vincitore sconfiggendo Booker T, Robert Roode, Christian Cage e Rhino.
In questo periodo Samoa Joe sviluppa uno strano rapporto con Kevin Nash, che si comporta come una sorta di “guardaspalle”, nonostante Joe chiarisca più volte di non averne bisogno. Il 12 giugno ad Impact Joe batte Kaz e poi litiga con Nash. Il 26 giugno Booker T sconfigge Nash in un match senza squalifiche dopo che Joe colpisce per errore Kevin. A fine match i due iniziano una rissa finchè Joe e Nash non vengono divisi dalla security. Il 3 luglio, ad Impact, Joe e Nash mettono da parte le loro divergenze per sconfiggere i Beer Money, Inc. Il 13 luglio Samoa Joe affronta Booker T a Victory Road ed in palio c'è il titolo assoluto della TNA. A sorpresa, Sting passa heel ed interviene a favore di Booker T, che vince l'incontro e strappa il titolo a Joe. Il 17 luglio 2008 ad Impact! viene annunciato che Booker dovrà cedere la cintura a Joe, ma il samoano gli dice che può tenerla fino al prossimo PPV quando lo sconfiggerà e se la riprenderà . Nelle settimane seguenti Samoa Joe viene più volte attaccato da Sting, ma, il 10 agosto 2008, a TNA Hard Justice, sconfigge Booker T in un Six Sides of Steel with Weapons, dopo aver colpito Booker T in testa con una delle chitarre di Jeff Jarrett.
Il 14 agosto Samoa Joe e Kevin Nash sconfiggono il Team 3D ad Impact, poi, però, vengono squalificati dopo che Joe colpisce Devon con una sedia e poi colpisce l'arbitro. Il 4 settembre Joe confronta Sting sul ring. Borden colpisce a tradimento Joe con la sua mazza da baseball e poi lo imprigiona in una Scorpion Deathlock. Sette giorni dopo Kevin Nash organizza una serie di tre match da disputarsi di seguito nella stessa puntata di Impact per dimostrare al mondo di essere pronto a sfide più grandi. Joe batte, quindi, nell'ordine, Johnny Devine, Lance Rock e Tomko. Il 14 settembre 2008 a TNA No Surrender Joe batte Kurt Angle e Christian Cage e mantiene il titolo dopo che Jeff Jarrett colpisce Angle con un colpo di chitarra in testa.
A Joe non resta che prepararsi per una nuova sfida: è infatti previsto che a Bound for Glory affronterà Sting. Il match ha luogo il 12 ottobre e Sting sconfigge Joe vincendo il titolo grazie al tradimento di Kevin Nash, che colpisce il suo ex amico con una mazza da baseball. E' l'inizio del feud più importante dell'anno per la TNA. Joe, infatti, diventa leader della TNA Frontline insieme ad AJ Styles ed il gruppo sfida i Main Event Mafia, con Sting come leader. La Main Event Mafia, stable composta da pluricampioni del mondo, accusa, infatti, i wrestler più giovani di mancar loro di rispetto. Il 23 ottobre ad Impact Nash e Sting sconfiggono AJ Styles e Samoa Joe. Sette giorni dopo, invece, Joe e Styles sconfiggono Nash e Booker T. Il 6 novembre, sempre ad Impact, Joe viene sconfitto da Scott Steiner e tre giorni dopo anche da Nash in seguito a due jacknife powerbomb ed un low-blow.
Il feud continua e si va verso Final Resolution. Joe e Styles sconfiggono i Beer Money, inc. e i Motor City Machine Guns in due consecutive puntate di Impact, poi, il 4 dicembre Joe viene sconfitto da Booker T. A Final Resolution il team composto da Sting, Kevin Nash, Scott Steiner e Booker T batte quello composto da AJ Styles, Samoa Joe e dal Team 3D, quando Nash colpisce Joe con un low-blow e Sting ha gioco facile ad eseguire uno Scorpion Death Drop sul samoano che gli vale il conto di tre. Il feud, però, è ben lungi dal terminare e Joe è in prima linea nella guerra contro i Main Event Mafia.
Il 18 dicembre, ad Impact, lui e AJ Styles battono Nash e Sting in uno Six Sides of Steel tag team match. Alla fine dell'incontro l'intera Main Event Mafia riesce a chiudersi nella gabbia con Joe, che viene letteralmente massacrato. Il ritorno di Joe ad Impact avviene solo il 29 gennaio 2009, quando viene mostrato un video che lo ritrae per la prima volta con un particolare facepaint. L'8 febbraio, a TNA Against All Odds, Joe interviene sul ring per massacrare Scott Steiner dopo il match che questi ha vinto contro Petey Williams. Per settimane Joe assalta Steiner nel backstage, fino allo scontro nel ring che avviene il 15 marzo 2009 a TNA Destination X. La vittoria è di Steiner, perché Joe si fa squalificare dopo appena due minuti per eccessiva violenza. Stessa sorte per Joe, quattro giorni dopo ad Impact e stavolta l'avversario che vince per squalifica è Sheik Abdul Bashir. Il 26 marzo 2009 Joe batte Kurt Angle e conquista il diritto ad essere il capitano della squadra dei face per il main event del PPV Lockdown.
Il 2 aprile ad Impact un match tra Joe ed il campione del mondo Sting termina in no-contest quando il samoano, piuttosto che lottare, preferisce infliggere un danno psicologico a Booker T della MEM, portando via sua moglie Sharmell. Sette giorni dopo Joe sconfigge agevolmente proprio Booker. Il 19 aprile 2009 a TNA Lockdown il Team Jarrett, di cui fanno parte Joe (che ha rinunciato al ruolo di capitano), AJ Styles e Christopher Daniels, batte la Main Event Mafia in un Lethal Lockdown match. Il 30 aprile Booker T e Scott Steiner sconfiggono AJ Styles e Samoa Joe a causa del ritardo di Joe ad arrivare sul quadrato. Il 7 maggio ad Impact ancora la MEM ottiene una vittoria sui face. Joe crea malumori, che sfociano in una rissa con Styles il 21 maggio ad Impact ma poi il samoano torna ad aver presente che il primo obiettivo è la MEM ed il 24 maggio a TNA Sacrifice sconfigge Kevin Nash.
Il 4 giugno Joe batte di nuovo Nash e si qualifica per il King of the Mountain match di Slammiversary. Nelle settimane che seguono Joe chiarisce al mondo che il suo vero obiettivo è fare male a Kurt Angle, tuttavia il 21 giugno, al termine del PPV, avviene il suo tradimento con annesso passaggio (del tutto inatteso) alla Main Event Mafia, quando aiuta Angle a vincere il titolo mondiale della TNA. Nelle settimane successive Styles, Daniels e Sting diventano gli acerrimi nemici di Joe. Il 19 luglio a TNA Victory Road Joe batte Sting per sottomissione e alla fine del match viene svelato chi è il consulente segreto di Joe: si tratta del debuttante Taz.
Nelle settimane seguenti Joe dà vita ad un breve feud con i LAX, che termina a TNA Hard Justice, quando sconfigge Homicide e vince il TNA X-Division title ancora una volta. Subito dopo dà vita ad un feud contro Christopher Daniels, che viene sconfitto a TNA No Surrender. Joe perde, tuttavia, il suo titolo l'8 ottobre ad Impact a vantaggio di Amazing Red dopo una interferenza di Bobby Lashley. A TNA Bound for Glory Lashley batte Joe in un submission match.
Il 22 ottobre 2009 Joe lotta con Kevin Nash ad Impact contro AJ Styles e Christopher Daniels, vincendo. Joe è coinvolto in una nuova rivalità a tre con Styles e Daniels ed ha il ruolo di mettere zizzania tra i due amici al fine di poterli sconfiggere più agevolmente. Tuttavia il 15 novembre a TNA Turning Point è Styles a battere gli altri due, mantenendo la cintura di campione mondiale TNA. Il mese successivo, a TNA Final Resolution, Joe partecipa all'annuale Feast or Fired match, conquistato una valigetta che contiene una chance per vincere il TNA World Heavyweight title. Il 4 gennaio 2010 nella TNA comincia l'era di Hulk Hogan ed Eric Bischoff e Joe sembra essere messo un pò da parte. La sera stessa batte per sottomissione Abyss ma non è tutto oro quello che luccica. Dieci giorni dopo viene battuto da Desmond Wolfe e poi, il 14 febbraio a TNA Against All Odds, da AJ Styles, che mantiene il suo titolo. Quattro sere dopo va anche peggio, perchè viene sconfitto da Orlando Jordan e poi viene assalito da una gang di uomini mascherati e portato via in auto. Ricompare nella TNA solo in un filmato il 29 marzo successiva, dove dice in maniera criptica “hanno parlato ed i risultati saranno differenti, molto differenti.”
In realtà questa storyline non porta da nessuna parte e Joe torna ad Impact a metà aprile, con un ruolo da comprimario: i suoi avversari non sono più i main eventer ma gente come Doug Williams, Brian Kendrick o Frankie Kazarian. Comincia, quindi, un breve feud contro Matt Morgan ma prima di poter realizzare qualcosa di buono viene sospeso dalla TNA: alla fine della registrazione di un match di Impact contro Jeff Hardy, va su tutte le furie perchè, a suo dire, la compagnia avrebbe rovinato il finale del match annunciando in anticipo che mancavano pochi secondi alla fine dell'incontro e facendo capire a tutti che sarebbe terminato in pareggio. Joe entra addirittura con fare minaccioso negli spazi riservati alla produzione e la TNA decide, nei giorni seguenti, per una punizione esemplare.
Samoa Joe torna nella TNA il 26 agosto 2010, sconfiggendo Orlando Jordan. Jeff Jarrett chiede a Joe di aiutarlo nel suo feud contro Sting e Kevin Nash ma lui rifiuta per poi invece tornare sui suoi passi la settimana successiva quando aiuta Jarrett a far fronte ad un assalto di Sting e Nash. I quattro si scontrano in un tag team match il 5 settembre 2010 a TNA No Surrender: Jarrett e Joe battono Nash e Sting quando Samoa Joe riesce a fare sottomettere Sting al dolore.
Il 16 settembre 2010 ad Impact un match tra Nash e Joe termina con un no contest. Sette giorni dopo Joe batte D'Angelo Dinero. Il 30 settembre ad Impact Joe viene però sconfitto da Mr. Anderson e sette giorni dopo non riesce a vincere un gauntlet match. Il 10 ottobre 2010 a TNA Bound for Glory Kevin Nash, Sting e D'Angelo Dinero battono Jeff Jarrett e Samoa Joe quando Jarrett lo tradisce. I due iniziano un feud, che ha il suo culmine il 7 novembre a TNA Turning Point, dove Joe sconfigge Jeff in un grudge match nonostante l'interferenza di Gunner e Murphy. Jeff decide, allora, di lasciare il campo del wrestling per passare alle mixed martial arts: Jarrett dimostra di volersi allenare per sconfiggere Joe sul suo stesso campo ed il 5 dicembre 2010 a TNA Final Resolution lo sconfigge in un submission match.
Samoa Joe sposta quindi il suo obiettivo puntandolo su “The Pope” D'Angelo Dinero e presenta il suo nuovo alleato, Kazuchika Okada. Dopo una guerra di parole durata molte settimane, Joe batte The Pope il 13 febbraio ad Against All Odds ma il feud prosegue fino al mese successivo a TNA Lockdown quando Joe vince di nuovo ma stavolta all'interno di una gabbia d'acciaio. Joe inizia quindi un feud con Crimson, che viene vinto da quest'ultimo grazie ad una vittoria a Slammiversary 2011. Il mese successivo, a TNA Destination X, Samoa Joe perde contro Kazarian. Nel frattempo Joe è entrato nella “Bound for Glory series”, un torneo che mette in palio una title shot per la cintura di campione del mondo, ma perde tutti i match del girone, settimana dopo settimana.
Dopo una lunga losing streak, Joe decide di assaltare al di fuori dei match i vari partecipanti, tra cui Devon, D'Angelo Dinero ed il primo in classifica, Crimson, che è costretto a ritirarsi dal torneo. Matt Morgan prova a fermarlo ed i due si scontrano a TNA No Surrender, con Morgan che riesce a portare a casa la vittoria. Nell'edizione di Impact Wrestling successiva al pay-per-view Joe pone fine alla sua losing streak sconfiggendo Matt Morgan in un rematch per sottomissione. Joe viene successivamente sconfitto due volte da Crimson: la prima ad Impact Wrestling, la seconda un three way match che vede coinvolto anche Matt Morgan a TNA Bound for Glory 2011.
Samoa Joe lascia, quindi, temporaneamente la divisione dei wrestler singoli, si allea con Magnus e passa a quella dei team. I due diventano primi sfidanti ai titoli mondiali di coppia il 5 gennaio 2012 battendo AJ Styles e Kazarian ma tre giorni dopo, a TNA Genesis, non riescono a vincere le cinture poiché vengono sconfitti dai campioni Crimson e Matt Morgan. Il feud tra i due tag team è solo all'inizio e dopo aver conquistato una seconda title shot ad Impact Wrestling il 2 febbraio 2012. Il match titolato ha luogo il 12 febbraio a TNA Against All Odds e stavolta Joe e Magnus conquistano le cinture, vincendo anche i successivi rematch.
A marzo sono i Mexican America (Anarquia ed Hernandez)vanno all'assalto dei titoli ma non riescono a farli propri. Il 15 aprile a TNA Lockdown, Joe e Magnus sconfiggono The Motor City Machine Guns in uno steel cage match. Durante una “Open Fight Night” il 26 aprile difendono il TNA World Tag Team Championship contro Jeff Hardy e Mr. Anderson, poi vengono attaccati da Christopher Daniels e Kazarian, che aveva chiesto una title shot precedentemente nel corso della serata. Il 13 maggio a TNA Sacrifice, Joe e Magnus perdono il TNA World Tag Team Championship contro Daniels e Kazarian.
Il 31 maggio ad Impact Wrestling Samoa Joe inizia un feud con Austin Aries, a cui, però, il 10 giugno a TNA Slammiversary non riesce a strappare l'X Division title. Nel successivo episodio di Impact Wrestling, Joe entra nella Bound for Glory Series. L'8 luglio 2012 a TNA Destination X Joe batte Kurt Angle e diventa primo in classifica nella gara. Arriverà secondo, dietro James Storm, e passerà alle semifinali. A TNA No Surrender, però, viene sconfitto da Jeff Hardy ed esce dal torneo. Il 27 settembre ad Impact Wrestling Samoa Joe diventa il nuovo TNA Television Championship, nonchè Grand Slam Champion, sconfiggendo Mr. Anderson in un match valido per il titolo vacante. Nei giorni successivi difende il titolo contro Rob Van Dam, mantenendolo. A TNA Bound for Glory 2012 difende vittoriosamente il titolo contro il suo ex tag team partner Magnus.
Joe continua a difendere vittoriosamente la sua cintura anche nelle settimane successive, sconfiggendo Robbie E, Robbie T, ancora Magnus a TNA Turning Point 2011, fino al 6 dicembre, quando, ad Impact Wrestling, viene sconfitto da Devon per colpa di una interferenza di DOC degli Aces & Eight. Tre sere dopo Joe, Garett Bischoff, Wes Brisco e Kurt Angle battono Devon, DOC e due membri mascherati degli Aces & Eights a TNA Final Resolution. Il 3 gennaio 2013, ad Impact Wrestling, Samoa Joe e Kurt Angle battono Devon ed un membro mascherato degli Aces & Eights in uno steel cage tag team match. Dopo il match Sting salva Joe ed Angle da un assalto di tutta la stable avversaria prima di scoprire che il wrestler mascherato è Mike Knox. Il 13 gennaio 2013 a TNA Genesis Joe viene sconfitto da Mr. Anderson a causa di una interferenza di Knox. Due mesi dopo, a TNA Lockdown, Samoa Joe lotta nel team TNA insieme a Eric Young, James Storm, Magnus e Sting: il gruppo sconfigge gli Aces & Eights, in una formazione composta da Devon, DOC, Garett Bischoff, Mike Knox e Mr. Anderson in un Lethal Lockdown match.
Il 21 marzo ad Impact Wrestling Joe viene sconfitto da Jeff Hardy in un four-way number one contender match per il World Heavyweight Championship, che include anche Kurt Angle e Magnus. Il 18 aprile Joe sfida Devon per il TV title ma perde, sempre a causa di interferenza degli Aces & Eights. Joe scompare dalle scene per qualche settimana e torna il 23 maggio, quando salva Magnus da un attacco degli Aces & Eights. Il 2 giugno, a TNA Slammiversary XI Samoa Joe, Jeff Hardy e Magnus sconfiggono gli Aces & Eights (Garett Bischoff, Mr. Anderson e Wes Brisco). Nella successiva puntata di Impact Wrestling Samoa Joe batte Robbie E e si qualifica per le Bound for Glory Series 2013, dove lotta per conquistare una title shot al titolo mondiale nel PPV più importante dell'anno. Nelle settimane seguenti Joe entra a far parte della nuova Main Event Mafia.
Partecipa all'Ultimate X Match di Bound For Glory insieme con Manik, Austin Aries, Chris Sabin e Jeff Hardy, che viene, però, vinto da Sabin. Il 7 novembre, la Main Event Mafia viene “temporaneamente sciolta” da Sting, e Joe viene inserito nel torneo per il titolo mondiale. Il 21 novembre, nella puntata speciale Turning Point, combatte il suo primo match del torneo, un Falls Count Anywhere Match, contro il suo ex compagno di coppia Magnus, da cui viene sconfitto. Resta qualche settimana lontano dagli show televisivi, tornando on-screen nella puntata di Impact Wrestling del 12 dicembre, in cui combatte in un Feast or Fired Match contro Zema Ion, Chavo Guerrero, Gunner, James Storm e Ethan Carter III. Anche in questa occasione, però, non riesce a far suo il match e non conquista nessuna delle valigette montate sui pali del ring. Lotta ancora ad Impact Wrestling il 9 gennaio 2014, in un match contro Ethan Carter III, che termina in no contest.