WWE Vintage Critic #9 – SummerSlam 1988

Al momento della trasmissione ci deve essere stata una pausa pubblicitaria qui, perché vediamo di nuovo la stessa intro dell’inizio dello show e i commentatori ci danno il “bentornato”. Arriva Bobby Heenan e offende i Mega Powers. Nel frattempo, i fan cantano “Weasel”.
Singles Match
“The Rock” Don Muraco vs. Dino Bravo (con Frenchy Martin)
VC: Muraco è il face, Bravo è l’heel. Se questo match è come quello di WrestleMania 4, siamo a cavallo.
Bobby Heenan si siede al tavolo di commento. I due avversari non fanno altro che spintonarsi a vicenda. Con il famigerato Armbar della morte, Muraco prende il controllo per alcuni istanti. Frenchy Martin tiene in mano un cartello che dice “USA is not OK”, i fan per tutta risposta, cantano “USA, USA”. Muraco con un Russian Leg Sweep e un Back Body Drop. Frenchy Martin distrae Muraco, Dino Bravo blocca uno Scoop Slam e chiude la contesa con un Sidewalk Slam.
Vincitore per schienamento: Dino Bravo (5:28 minuti)
VC: * – Non brutto, ma noioso. Questi due non avevano alcuna alchimia, anche se avevano stili abbastanza simili. Muraco è sempre stato un buon wrestler Powerhouse, ma quasi sempre gli mancava l’avversario giusto. Dino Bravo non è mai stato altro che solido, nella migliore delle ipotesi. Ma i due messi insieme non erano una buona combinazione.
Sean Mooney intervista poi Jesse “The Body” Ventura, che sarà lo special guest referee del Main Event. Mooney accenna che Ventura abbia preso soldi da Ted DiBiase. Ventura dice che sarebbe stupido a non accettare i soldi regalati.
WWF Tag Team Championship Match
Demolition © (Ax & Smash) (con Jimmy Hart & Mr. Fuji) vs. The Hart Foundation (Bret “Hitman” Hart & Jim “The Anvil” Neidhart
VC: Demolition sono gli heel e campioni in carica, i due della Hart Foundation sono i face. Jimmy Hart era il loro manager prima, ma turnò contro di loro.
Bret Hart prende il controllo con la sua agilità, Neidhart invece va a segno con le mosse d’impatto. Anche questa volta, è un intervento scorretto dall’esterno che riporta in gara gli heel. Neidhart dà il cambio a Bret, che viene prima isolato dagli avversari, mentre Neidhart insegue Jimmy Hart in modo da farlo fuggire dall’arena. Demolition prendono di mira il braccio di Bret Hart, e lavorano anche bene con il loro manager, Mr. Fuji, per distrarre l’arbitro e quindi colpire in modo scorretto. L’arbitro è – indovinate un po’ – Joey Marella. Bret riesce a dare il cambio a Jim, cosa che Marella – come al solito – non vede perché distratto. Infine, riesce l’Hot Tag e “The Anvil” rade al suolo tutto. Slingshot Dive fuori dal ring su Smash. Bret e Jim si completano bene e sfiorano la vittoria parecchie volte. Mr. Fuji sale sull’apron e distrae l’arbitro. Neidhart lo riempie di botte. L’arbitro è impegnato con questi due e non vede Jimmy Hart tornare verso il ring. Jimmy lancia il suo megafono a Ax, che lo usa per colpire Bret Hart. Smash approfitta per chiudere.
Vincitori per schienamento AND STILL WWF Tag Team Champions: Demolition (10:49 minuti)
VC: *** ¼ – Ottimo match. Ognuno ha fatto la propria parte, ma la massima lode va a Bret Hart per il suo selling e il suo fare assolutamente autentico. Non mi sento di dare un voto ancor migliore per il semplice motivo che l’andazzo del match è stato ripetitivo. Tutti i match di coppia sono stati praticamente identici. Scusate le dure parole, ma in ogni match gli heel fanno il caz*o che vogliono senza mai essere nemmeno ammoniti dall’arbitro, ma guai al face che entra nel ring, anche dopo il valido cambio che l’arbitro non ha visto. Va bene che è un concetto che fa presa sul pubblico, ma se io mi trovassi nel palazzetto mi piacerebbe vedere tre match uno diverso dall’altro e non tre match di coppia uguali per filo e per segno, fatta eccezione per le mosse e i wrestler ivi coinvolti.
Honky Tonk Man viene intervistato nel backstage. È incavolato nero per aver perso il titolo. Promette che se lo riprenderà. (No, non lo farà. Gli heel mentono.)
Singles Match
Big Boss Man (con Slick) vs. Koko B. Ware
VC: BBM è l’heel e ancora relativamente “fresco” e di stazza molto più larga rispetto ai suoi tempi d’oro. Koko è il face.
Boss Man va a segno con la sua forza fisica. Koko riesce brevemente a prendere il controllo ingarbugliando Boss Man nelle corde, ma per il resto Boss Man domina il match in lungo e in largo. È lento, ma forte. Koko tenta di difendersi alcune volte, mettendo a segno anche un Missile Dropkick, ma alla fine BBM si aggiudica il match con il Boss Man Slam, che ancora non viene chiamato così. Gorilla Monsoon definisce la mosse “that patented side move of his”.
Vincitore per schienamento: Big Boss Man (5:57 minuti)
VC: 1/2 * – Uno squash, tutto sommato, anche se Koko ha messo a segno qualche mossa che ha pure generato un pop qua e là. Booking semplice e funzionale. Big Boss Man, col passare degli anni, perse notevolmente peso e divento più agile, ma non riuscì mai a sfondare del tutto, benché fosse maledettamente over con il pubblico.
Dopo il match, BBM prende Koko a manganellate.
Sean Mooney è con il nuovo campione intercontinentale, Ultimate Warrior, che è circondato da alcuni face che lo applaudono. Warrior tira fuori un promo dei suoi, elettrizzante, privo di senso e a tratti incomprensibile, ma chi se ne frega, ragà, è Ultimate Warrior, e noi bambini andavamo matti per lui. Warrior dice a Honky Tonk Man che è sempre pronto per lui.
Singles Match
Jake “The Snake” Roberts vs. Hercules
VC: Jake Roberts è il face e ha con sé il suo serpente Damien. Hercules è l’heel. Di solito è accompagnato da Bobby Heenan, ma non oggi perché questi si sta preparando per il Main Event.
Il pubblico adora Jake, ma tutto sommato c’è un silenzio agghiacciante perché Hercules non solo è molto lento, ma ha l’aria di uno che si domanda cosa diavolo ci faccia su un ring. Ve lo dico io: ha il fisico che piace a zio Vinnie. Hercules chiude Jake in una Chinlock che, invece di far perdere i sensi a Jake, li fa perdere al pubblico. Hercules tiene stretta la presa per circa due minuti che non finiscono mai. In momenti come questi, come spettatore, capisci subito che il lottatore in questione ha un minutaggio imposto che non sa come gestire. Roberts, quindi, getta Hercules fuori dal ring. Hercules va a segno con un Guillotine Neckbreaker e applica ancora la Chinlock. Stavolta, però, Roberts si libera con un Jawbreaker e parte il suo Comeback. Pulling Clothesline, poi annuncia la chiusura. Hercules riesce dapprima a evitare e contrastare l’avversario, ma, per la gioia dei fan, Roberts chiude il match grazie alla sua DDT.
Vincitore per schienamento: Jake “The Snake” Roberts (10:06 minuti)
VC: * – Sarebbe stato molto meglio se tutti i dieci minuti fossero andati come gli ultimi 2-3. Ma se più di due terzi del match sono composti solo da Resthold e offensiva a passo di tartaruga, allora non ci siamo. Il pubblico è tornato in vita per la DDT. Il match era privo di storyline e quant’altro, è servito solo a dare una vittoria importante al buon Jake. Questo, cari amici, è stato il Co-Main Event di SummerSlam!
Dopo il match, Roberts tira fuori Damien, come di consueto, facendolo strisciare su Hercules.
Un video package ci ricapitola la faida tra Mega Bucks e Mega Powers.
IT’s MAIN EVENT TIME! Arriva per primo Jesse Ventura, vestito in borghese anziché da arbitro. Poi è la volta degli heel e infine dei face, che arrivano sulle note di “Pomp and Circumstance”, mitica musica d’entrata del campione WWF mondiale, e vestiti in giallo-rosso. Anche Miss Elizabeth porta gli stessi colori.
Tag Team Match
The Mega Powers (“Macho Man” Randy Savage & “The Immortal” Hulk Hogan) (con Miss Elizabeth) vs. The Mega Bucks (“Million Dollar Man” Ted DiBiase & André The Giant) (con Bobby “The Brain” Heenan & Virgil)
VC: I Mega Powers sono ovviamente i face, mentre i Mega Bucks sono gli heel. Randy Savage è il campione WWF in carica. La cintura più importante della compagnia non è in palio in un maggiore show inaugurale, che ve ne pare?
Jesse Ventura perde tempo controllando ogni più piccolo particolare da cima a fondo, perfino lo spago che si afferra per ricevere il cambio. Iniziano Randy Savage e André, con quest’ultimo che va a segno con i primi colpi, poi però manda dentro Ted DiBiase. DiBiase vuole Hogan, per cui Macho Man esce. Questo è uno dei pochissimi incontri tra Hogan e DiBiase mai trasmessi. Hogan si aggiudica il controllo del match, poi dà il cambio al campione. Double Team dei Mega Powers, per il quale Hogan viene ammonito da Jesse Ventura. I Mega Powers si scambiano spessp e dominano Million Dollar Man a loro piacimento. Hogan si lancia contro André e si becca un Headbutt. Savage protesta con l’arbitro Ventura, ma André entra nel ring e rifila un Headbutt anche al campione. Anche Miss Elizabeth protest, ma Ventura le intima a stare lontana dalle corde. Gli heel isolano Hogan. Di norma sarei contrario all’idea in quanto Hogan sia quello più forte e più grosso, ma in questo caso ci sta, perché Savage è il campione mondiale, va quindi venduto come più forte di Hogan. Nervehold e Sleeperhold da parte di André. Savage si lascia provocare da Ted DiBiase e cause senza volerlo la distrazione di Ventura che permette agli heel di giocare sporco.
DiBiase, ricevuto il cambio, continua a dar filo da torcere a Hulkster, chiudendolo anche in una Chinlock. Savage incita il pubblico, ma DiBiase tiene Hogan stretto nella presa. Il braccio cade una volta, due volte, poi Hogan si rialza e tenta un disperato Comeback, finendo però per terra insieme all’avversario, il ché gli dà il tempo per l’Hot Tag. Il pubblico va in estasi mentre Savage massacra Million Dollar Man, addirittura con un Guillotine Bulldog e i suoi famosi Double Axe Handle Smash. Poco dopo, DiBiase riesce finalmente a dare il cambio al gigante di Grenoble. Quest’ultimo è ormai assai fuori forma, quindi si serve solo del suo peso per recare danni agli avversari. Per l’appunto, si siede su di Randy Savage. Dopodiché, rimanda dentro Ted. Back Elbow di DiBIase che manca il bersaglio. Il secondo Hot Tag del match, stavolta per Hogan. Hulkster parte subito in sesta e, addirittura, mette André al tappeto. Sleeperhold contro DiBIase, mentre Savage si lancia verso André con il Flying Elbow Drop. André però alza la gamba. André getta Hogan fuori dal ring e Ventura inizia a contare. Miss Elizabeth protesta, poi, improvvisamente, si strappa via la gonna color d’oro ed espone il suo bikini rosso. La folla ESPLODE, insomma esplode tipo “gol decisivo alla finale della Coppa del Mondo”. Tutti quanti rimangono a bocca aperta, mentre la regia ci mostra le chiappe di Elizabeth in primo piano. Sarà questo il “bacio della morte” di cui Hogan parlava prima? I Mega Powers si stringono la mano e sono gasatissimi. Double Axe Handle Smash contro André che lo scaraventa fuori dal ring. Poi Randy butta già dall’apron sia Virgil che Bobby Heenan. Bodyslam di Hogan contro DiBIase e arriva Savage con il Flying Elbow Drop! Poi Leg Drop di Hulkster! Ventura esita perché pagato da DiBiase, quindi Savage afferra la mano di “The Body” e ci conta lo schienamento da solo
Vincitori per schienamento: The Mega Powers (14:43 minuti)
VC: *** ½ – Un bel match. André era ovviamente limitato nei suoi movimenti, ma ciò non ha impedito a tutti e quattro di raccontare una storia diversa dai match di coppia precedenti della serata. Lottato ricco di variazione, storytelling e pathos molto ben riusciti. La scena di Miss Elizabeth fu un vero colpo di scena perché, all’epoca, era assai inconsueto vedere donne poco vestite in televisione, figuriamoci nel wrestling. Ha scatenato la giusta reazione, facendo sì che il finale andasse giù come un bicchiere d’acqua. L’attenzione per i minimi dettagli come Jesse Ventura titubante nel momento decisivo ha chiuso il cerchio per uno storytelling formidabile.
I Mega Powers festeggiano la loro vittoria. Hogan prende Miss Elizabeth in braccio e Savage gli lancia uno sguardo del tipo: “Oh, Ciccio, cavolo fai?” È un attimo talmente breve che i commentatori non ne parlano nemmeno, ma col senno di poi, è servito alla storyline che stava per crearsi.
È notevole come Hogan sembri essere la vera star post match, benché Randy Savage sia il WWF Champion. Il pubblico acclama entrambi, anzi tutti e tre. Lo show si chiude con un primo piano del Madison Square Garden.