WWE Planet #982 – Bancarotta

Che il Money in the Bank abbia quasi sempre seguito la logica campione stremato -> incasso non lo scopriamo certo oggi. Ma c’è una bella differenza tra il riproporre ogni anno la stessa situazione e il riproporre ogni anno la stessa situazione compreso il modo in cui ci si arriva.
Discorso valido sia per gli uomini che per le donne. Ormai direi di dare per scontato che per il Money in the Bank femminile il termine entro il quale incassare sia di non più di quarantotto ore dato che per sei (6) volte consecutive la detentrice della valigetta ha deciso di incassarla, se non la sera stessa, la sera successiva durante la puntata di Raw post PPV. E in totale il Money in the Bank femminile si è svolto sette volte.
A peggiorare una situazione già scandalosa di suo è che la valigetta è stata incassata su Ronda Rousey dopo un match non eccessivamente combattuto contro Natalya, non una delle atlete di punta della divisione. Azzardo a dire che la voglia di scrivere una qualche storyline attorno alla valigetta femminile sia direttamente proporzionale alla durata della stessa, ovvero NO.
Riguardo a cose che non esistono salutiamo i titoli di coppia femminili lasciati al proprio destino, anch’esso inesistente. E l’eccezionalità della vicenda non può essere una giustificazione, sia perché sarebbe bastato indire un torneo, come fatto inizialmente, sia perché di quei titoli a nessuno è mai fregato niente sin da quanto sono nati.
C’è mancanza di fantasia anche per il Money in the Bank maschile, con Theory che diventa uno dei partecipanti al match pur avendo perso il proprio. Stupido Lashley che ha preferito vincere un titolo secondario piuttosto che provare a vincere il Money in the Bank. E stupidi partecipanti al Money in the Bank che hanno dovuto affrontare e vincere dei match di qualificazione quando bastava perderne uno solo in PPV. È come se qualcuno perdesse il titolo del mondo per poi entrare col numero 30 nella Royal Rumble. Oh, wait…
Ma in fondo quella di Lashley sembra essere la scelta migliore. In fin dei conti detiene lui il titolo più importante della federazione (ammetto di essermi dimenticato di Gunter titolato, ma il suo percorso da annienta jobber non aiuta a ricordarsene) dal momento che il campione del mondo come si dice in questi casi s’è dato e i piani alti preferiscono allungare un record a oltranza piuttosto che togliere il titolo al proprio idolo e farci una qualunque cosa.