WWE Planet #980 – Esame di maturità dei fan

Come ogni anno, anche in questo 2022 è arrivata la maturità, con la sua prima prova uguale per tutti. Il temuto tema ha messo sotto scacco lo Scuola Superiore Universe al completo. Il primo test che divide da sempre le scelte per coraggio: i più altezzosi e i più spudorati si sono lanciati verso il testo argomentativo, i meno temerari sull’analisi del testo. In un Paese, anzi in un mondo che sempre meno, il testo, lo capisce.
La scelta della traccia
Due correnti esistono anche nel WWE Universe, o per meglio dire nel panorama dei fan della WWE. Agli antipodi come Destra e Sinistra, Repubblicani e Democratici, religiosi e razionali, pedoni e automobilisti, Allegri e Adani, soddisfatti e rimborsati: il pubblico WWE si divide tra apprezzantisti e criticisti. Dediti all’apprezzamento più totale, i primi si abbeverano col nettare dello sport-entertainment indipendentemente dall’aroma che sgorga dalle fonti di Stamford. Come contagiati COVID privi di senso del gusto, apprezzano tutto per il semplice fatto che esista e ne decantano sperticate e spesso immotivate lodi ricorrendo ben volentieri all’arrampicata sugli specchi olimpica. Ad essi si contrappongono i secondi: sprezzanti in ogni caso, bastian contrari irriducibili, sempre col coltello tra i denti e il bisturi tra le mani, a sezionare ogni singolo dettaglio fuori posto per metterlo in una busta trasparente e portarlo dinanzi alla corte come prova essenziale delle colpevolezze della WWE. Cinéfili prestati al mondo del wrestling e mugugnatori seriali si uniscono sotto questo vessillo. Due fronti che passano la vita a scontrarsi ma che forse sarebbe meglio sconfiggere entrambi e superare. Per farlo, non esiste metodo migliore, appunto, di una fredda e imparziale analisi del testo di Raw e SmackDown.
RAW – Analisi del testo
Partiamo dal presupposto che Raw, come qualsiasi altro programma televisivo con una sceneggiatura e come il 100% del wrestling ha, come fine ultimo, quello di raccontare delle storie.
A Bianca Belair, la Campionessa, manca la sfidante all’improvviso. Ne serve una, tendenzialmente heel. Butto dentro le altre 5 ragazze del roster: 2 sono heel. Una è Becky Lynch, la lottatrice più importante forse di sempre, di sicuro del momento, ex Campionessa e con una storia con la mia Campionessa; efficace e che potrebbe aiutarmi. L’altra è una lottatrice qualitativamente imbarazzante, pochissima storia e di dubbio gusto con la mia Campionessa, quest’anno ha combattuto 11 incontri, vincendone solo 1. Scelgo la seconda. Le faccio schienare, nel match, l’unica che ha criticato prima del match, dicendole che non vince mai per meriti suoi. Dire la verità e dimostrarlo è tipico di nessun heel. Liv Morgan avrebbe contribuito alla storyline con Rhea Ripley e il Judgement Day (tenere le risate per dopo). Ma scelgo Carmella. Asuka esce dall’incontro per il Titolo, schienata dalla Campionessa ma in un match a 3. Ma scelgo Carmella. Alexa Bliss glissiamo.
Riddle. Sfida il SuperCampione dell’Universo. È il primo a farlo dopo l’evento più importante del mondo. Lotta alla pari ed eleva il suo status, perde ma dimostra di essere all’altezza dei migliori della federazione. Contemporaneamente è anche il face più amato dal pubblico da mesi a questa parte. Riprendiamo la storia da qui, 3 giorni dopo. Riddle affronta Omos, un cretino ambulante con l’unica peculiarità (in storyline, eh) di essere alto. E nigeriano. Riddle perde. Pulito. E non va al MITB. Match dove Omos è utile come il 2 di fiori a briscola. Anzi a Cluedo.
Bobby Lashley interpreta, comunque mai bene, il 1580923109° remake di una storia che ha smesso di essere interessante alla terza replica, ad essere generosi. Gli Alpha Academy lavorano a chiamata per chiunque.
La storia migliore ce la racconta Kevin Owens. Praticamente da solo. Perché è un fenomeno. Ma è una storia da slapstick comedy, raccontata con tecniche d’avanguardia per gli anni ’70.
Ciampa, da quando non si chiama più Tommaso, attacca tutti e poi perde.
Il main event è un match che è stato fatto 3 volte nelle ultime 5 edizioni di Raw.
SMACKDOWN – Analisi del testo
Paul Heyman è il consigliere del SuperCampioneGalattico. Che domina e non ha paura di nessuno. Che non ha bisogno di nessuno per vincere. Il consigliere si premura di mettere i bastoni tra le ruote e a due a caso perché teme possano battere il SuperMegaCampioneGalattico. Facendo pressioni sulla dirigenza. Ma domina.
Sami Zayn finge di essere della fazione del SuperCampioneIngCavdiGranCroc. Non lo è ed è chiaro a tutti. Ma è una storia che portiamo avanti da mesi. Accenniamo. Ma non sfruttiamo mai, in realtà.
Il New Day dice che non si fanno i rematch nella federazione famosa per i rematch senza soluzione di continuità. Ma ballano. Balla anche uno dei loro avversari, che prima doveva far paura. Tornano i Viking Raiders dopo un giro a NXT. Sono heel. Ma sono uguali a sempre.
Una volta lavoravo per lui e ora è il mio capo. Gli faccio notare che lavora male. Lui mi maltratta in un match 2 contro 1. Il mio capo è buono. Alle mie avversarie va bene picchiarmi in inferiorità numerica. Le mie avversarie sono persone buone. Porto 2 amiche ma perdo comunque. Anche a fine match in 3 contro 2.
Natalya si traveste da Ronda Rousey. Una donna che prende in giro un’altra per come si veste. E perché ha avuto un figlio. L’altra risponde che ha sbagliato a non avere un figlio ma a svestirsi in giro, anche perché non è gnocca come le altre. La miglior lottatrice tecnica della propria generazione, figlia di dinastia di wrestler che dice cose del genere ad una judoka bronzo olimpico, nonché più grande lottatrice di MMA di tutti i tempi. Come nemmeno negli anni ’70.
Gunther (ab)batte Ricochet. Il match è 1/17 di quello che potrebbe essere.
Quella giusta si qualifica al MITB. Cioè, la “riempitivo” giusta.
Una storia riguardante una presunta agenzia di modelli maschili e di uno che non li vuole far apparire anche se deve. Non vedo come non possa essere interessante.
Pat McAfee gasa sempre, è vero. Ma ha sfidato Corbin e ad un match tra due mesi.
Sheamus e Drew McIntyre nel più classico del “Can they co-exist?”. Possono. Lo fanno. Battono pulito i due SuperCampionciniGalatticini che non perdono mai. Pulito. Ma ovviamente delle Cinture non gliene frega. Quelli a cui frega delle Cinture erano in prima fila però. E perderanno. Bastoni tra le ruote tolti. Durati mezza puntata.
Comprensione del testo
Ad analisi del testo fatto, emerge una cosa: ho omesso il terzo schieramento, quello più importante. Tra apprezzantisti e criticisti, letteralmente in mezzo, si piazzano i normali. Quelli che si esaltano quando lo show è bello e che si lamentano quando è brutto. Dei fan normali, appassionati ma non tifosi, che non hanno bisogno di prendere una posizione contro gli altri. Che tendenzialmente ignorano gli apprezzantisti quando dicono che allora si farebbe meglio a smettere di guardare, se non piace ciò che si guarda; che non ascoltano i criticisti quando si suggerisce chissà quale boicottaggio dall’altra parte dell’Oceano, in favore di altre cose dall’altra parte dell’Oceano, senza prendere in considerazione di guardare tutto.
I fan normali hanno analizzato come sopra gli show WWE appena andati agli archivi. Se leggendo avete detto cose come: “Ma a me la storyline di Elias fa morire dal ridere” o “Riddle stava vendendo l’infortunio” o ancora “Tanto Carmella è solo un +1” o infine “Reigns è davvero un Campione dominante” siete apprezzantisti. Se avete detto: “Allora guarda la AEW/IMPACT/NJPW/ROH/STARDOM/ICW/Maurizio Merluzzo” o “Ma la WWE fa sempre così, lo fa apposta” o ancora “Tanto non cambia mai niente, la WWE non ha mai fatto cose di qualità” siete criticisti. In un caso o nell’altro siete ciechi e sordi per volontà. In entrambi i casi, ho brutte notizie per voi: meritavate la bocciatura alla maturità e in più la vostra “opinione” non ha riscontro con la realtà dei fatti.