WWE Planet #889 – Thank You Taker

Una delle carriere più memorabili nella storia della WWE è giunta al termine: il nostro tributo ad Undertaker

“Ain’t no grave can hold my body down”


A pochi mesi dal trentesimo anniversario del suo debutto a Survivor Series 1990, Undertaker ha annunciato il suo ritiro dal ring. 

La notizia, che domenica scorsa ha fatto sì che #ThankYouTaker fosse uno dei trend su Twitter per l’intera giornata, è arrivata al termine dell’ultimo episodio di “The Last Ride”, un documentario suddiviso in cinque parti andato in onda sul WWE Network. Per chi non lo avesse visto (e consiglio vivamente di recuperarlo), “The Last Ride” racconta la storia di Undertaker dal suo incontro con Roman Reigns a WrestleMania 33 fino al Boneyard match di pochi mesi fa. Il tema principale del documentario è la ricerca quasi ossessiva dell’ultimo, grande match da parte del Becchino: Undertaker vuole disperatamente ritirarsi “alla Shawn Michaels”, lasciando un grande ricordo di sé e non un’ultima triste e sbiadita memoria di quello che il Deadman era stato nei suoi giorni migliori. Reigns doveva quindi essere l’ultimo avversario di Undertaker, ma la leggenda WWE non era soddisfatta della sua performance. Da lì inizia una vera e propria caccia alla personalissima Moby-Dick dell’ex Brother of Destruction: l’operazione all’anca e l’allenamento per il match con Cena, giudicato poi troppo breve per essere un soddisfacente match di addio; il fiasco in Arabia Saudita con Kane e la DX; il disastro totale con Goldberg, ad un passo da un infortunio terribile per ‘Taker. Poi è arrivato AJ Styles ed è arrivato il coronavirus, e quindi la possibilità di mettere in scena incontri di tipo cinematico. E, come sappiamo, così è nato il Boneyard match, una delle cose migliori viste nel mondo del wrestling in questa terribile annata. 

Undertaker se ne va – simbolicamente per l’ultima volta – dopo aver sconfitto AJ Styles in un Boneyard match a WrestleMania 36

Undertaker, proprio a seguito del particolarissimo match con Styles, ha dichiarato di essere soddisfatto della sua carriera e di poter finalmente appendere gli stivaletti al chiodo. Non è la prima volta che queste parole escono dalla bocca del Deadman; però questa volta è diverso. Mark Calaway, colpito da lutti tremendi proprio durante la settimana di WrestleMania, sembrava pronunciare queste parole con la consapevolezza di voler trascorrere i prossimi anni vicino alla famiglia, senza mettere a rischio la propria reputazione e – soprattutto – la propria salute tornando sul ring. 

Spero di non sbagliarmi credendo ad Undertaker e che una delle carriere più importanti nella storia della WWE sia giunta al termine, prima che gli ultimi anni vadano a deturpare il ricordo di uno fra i migliori “big man” di sempre. Vi confesserò di non essere mai stato un grande fan del Becchino. Mi sono avvicinato al wrestling nel 2005 e, da buon 13enne, mi sono subito messo dalla parte degli heel: mi sono trovato a sperare in Orton a WrestleMania 21; ad andare a letto triste al termine di WrestleMania 24 perché mi ero illuso che Edge avesse una possibilità di interrompere la streak; ho visto Undertaker sconfiggere due volte Shawn e Triple H, due dei miei preferiti. Insomma: non sono stato un grande sostenitore del Deadman. Ma sono sempre stato interessato al suo personaggio e ai suoi incontri, e questo è quello che conta nel wrestling. Niente di più, niente di meno. Undertaker ha sempre avuto la capacità di portare tutti gli occhi a sé, di prendere il pubblico nelle proprie mani e di fargli vivere quelle emozioni per cui i fan comprano il biglietto. Certo, non ho mai tifato per ‘Taker, ma le sue rivalità sono una delle ragioni per cui amo questo business: la classicissima dinamica face/heel con Orton, lo scontro fisico con Batista, la bellissima storia con Edge, le spettacolari battaglie con HBK e Triple H e – spesso sottovalutata – la guerra con Lesnar nel 2015. 

Undertaker vs. Edge in un Hell in a Cell a SummerSlam 2008, uno degli incontri migliori nella carriera delle due leggende WWE

E la Streak. Sì, ancora non abbiamo parlato della Streak. Undertaker ha vinto a WrestleMania per 21 edizioni consecutive. Non fate errori: il wrestling è predeterminato, ma non per questo si tratta di un record meno incredibile. Vincere per 21 volte consecutivamente vuol dire che per 21 volte Undertaker era abbastanza importante per la WWE da dover uscire vincitore nello show più importante dell’anno. E, non mentite, tutti voi ricordate esattamente dove eravate nel momento in cui avete visto Brock Lesnar interrompere la Streak nel 2014. 

Undertaker festeggia la vittoria ai danni di CM Punk a WrestleMania 29 nel 2013. L’anno successivo la Streak verrà interrotta da Brock Lesnar

Quindi, da un tuo non tifoso, grazie Undertaker. Grazie per 15 anni di intrattenimento (30 anni, per altri), per le innumerevoli occasioni che ci hai dato per perderci nella magia del wrestling, facendoci dimenticare – sia pur per qualche minuto – tutti i problemi della vita reale. Grazie ai tuoi incontri, conservo ricordi con amici che altrimenti non esisterebbero. Addirittura ci hai regalato 20 minuti di spensieratezza durante una pandemia globale! 

Adesso è il tuo momento di riposare con la famiglia e di goderti tutto quello che ti sei costruito. A noi basterà vederti entrare in un’arena per una chokeslam all’Elias di turno un paio di volte all’anno. 

THANK
YOU
TAKER

Albert Wesker
Albert Wesker
Fan di wrestling dal 2005, fanatico della New Japan Pro Wrestling di cui ha parlato per anni su questo sito in "The Other Side" e grande appassionato WWE. Attuale co-redattore del WWE Planet. Wrestler preferiti? Tanahashi, Ibushi, Moxley, Rollins, Reigns (S.H.I.E.L.D!), Sasha Banks e Becky Lynch fra quelli attivi adesso, Edge e Shawn Michales gli amori storici!
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