WWE Planet #1027 – Sabbie immobili

Cosa sta succedendo in WWE? Non è una domanda intesa su larga scala. Ma come si potrebbe rispondere se qualcuno vi facesse questa domanda dopo, ad esempio, un mesetto di assenza? Cosa sta succedendo di nuovo o di rilevante? Credo sia difficile si riesca a rispondere diversamente da: circa niente.


Una specie di moto perpetuo a inganno, un qualcosa a cui siamo fin troppo abituati a SmackDown che ha contagiato anche Raw. Perché se è vero come è vero che lo show blu è ormai abituato ad essere ostaggio delle assenze di Roman Reigns, resta vero che contrariamente al detto l’esercizio non ha reso perfetti: lo show è un ripetitivo ciurlare nel manico senza fine e senza darsi la pena di dare qualcos’altro. Che ciò che rimane della Bloodline faccia quello che ha sempre fatto la Bloodline nelle lunghe assenze del proprio leader è ormai consuetudine: corre sul posto, “feuda” con questo o quello, meglio se un part timer con John Cena (molto peggio se è uno in rampa di lancio come LA Knight) e mette in pausa qualsiasi cosa. Poi però in pausa ci resta anche lo show, in un’abitudine a elongare i tempi di costruzione ed ebollizione delle storyline. Che è l’opposto di costruirle e chiuderle in 3 settimane, altro vizio che incomprensibilmente convive con l’altro, in totale assenza di equilibrio. Botte alla cieca in cui non si capisce come faccia Lashley ad essere già deluso dagli Street Profits in un’alleanza che esiste da ieri ma, contemporaneamente, non si capisce quanto debba metterci Iyo Sky a stufarsi dei pasticci di Bayley, che vanno invece avanti da un anno e mezzo. Ordini di grandezza dal minuscolo al gigantesco, senza via di mezzo (o vie di mezzo tipo Theory e Waller, che forse meglio senza). Che poi porta ad una sostanziale inconcludenza di fondo: PLE sprecati ad attendere risvolti che non arrivano, mal compensati da turn a casaccio dove meno ce li si aspetta.

Come detto, non va molto meglio a Raw. L’unica cosa più stancante (per modo di dire) al regno dell’orrore di Reigns, è il Judgment Day. La trasposizione plastica nel wrestling del concetto di accanimento terapeutico, nel far restare centrale per 3 ore a settimane una stable che non ha mai avuto e continua a non avere un bel niente da dire; roba che renderebbe favorevole all’eutanasia il più convinto dei papi. Svuotati di significato, ormai troppe volte ad elastico nei rapporti interni, che l’assenza di Ripley non aggiunge motivi d’attrito credibili ma fa solo pensare: “Siamo di nuovo a questo punto”. Trascinando nelle sabbie mobili chiunque feudi con loro, come per l’ennesima punizione per essere dei performer straordinari che stanno ricevendo Owens e Zayn. Chiusi, per altro, tra questo e il Cody Rhodes immotivamente General Manager di Raw (molto più di Pearce, quantomeno). Jey Uso sì, Jey Uso no a tender banco, con delle modalità inconsulte terribilmente simili a quelle provate appena un paio di mesi fa nella Bloodline. E un Campione il cui feud ruota da quasi due mesi sul fatto che un paio di volte si è fatto male alla schiena. Basta. Tutto lì. Il mio regno per un Lasonil, al posto di uno scontro che tra due come Nakamura e Rollins potrebbe essere generazionale. In tutto questo, non vi sarà sfuggito la quasi totale assenza di una prospettiva al femminile. In cui il ritorno di Nia Jax è conseguenza, non certo causa, e quanto di qualità genera solamente i meme.

Stancante, faticoso, come non dovrebbe essere sintonizzarsi ogni settimana. La leggerezza di uno svago che diventa la pesantezza di un impegno. La spiccata impressione o forse la smaccata certezza che se qualcuno si fosse perso un paio di settimane di programmazione, di fatto non si sarebbe perso niente. In teoria non l’obiettivo di qualcuno che, per propria stessa insistenza, intrattiene. Ma ecco, di fatto, non ci si è persi niente.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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