TW X-clusive: Break Pro Wrestling

Amici ed amiche di Tuttowrestling.com, un saluto a voi tutti dal vostro Dario “TW 4 Life” Rondanini, alla tastiera per raccontarvi, con questo TW X-clusive, la mia esperienza vissuta lo scorso 23 ottobre allo show d’esordio della Break Pro Wrestling, neonata federazione indipendente italiana (anzi, romana!) che ha appunto debuttato con il primo “episodio”, intitolato giustamente “New Noise”.
Innanzitutto, alcuni commenti sulla location scelta per l’evento. Largo Venue è un locale di musica dal vivo (scelta concettualmente molto figa) situato in zona Prenestina. Uno dei punti a favore della location è il fatto che è molto ben collegata per chi si muove con i mezzi (e sappiamo bene che muoversi con i mezzi in una città enorme come Roma è tutt’altro che facile!).
In generale, tutta l’organizzazione dell’evento è stata soddisfacente, anche considerando la presenza e l’uso dei social per promuoversi. L’unica critica che posso muovere all’organizzazione è il fatto di aver sì messo dei biglietti che davano diritto ad avere dei posti a sedere, ma senza che questi fossero assegnati alla persona che li acquistasse: in poche parole, prima si arrivava, maggiori erano le possibilità di accaparrarsi i posti migliori. Per questa volta è andata bene, ma per i prossimi show personalmente lo eviterei, considerando che è molto probabile che possano verificarsi resse o litigi continui per i posti a sedere.
Fatte le dovute premesse organizzative e logistiche, lo show in sè, pensandoci a mente fredda, mi ha dato l’impressione di ispirarsi al modello ormai consolidato degli show inglesi della PROGRESS: location caratteristica, host che sta sul ring ad aprire la serata ed a fare da ring announcer (nel caso della Break ad esempio, si può fare un paragone tra Andrea Ballarin e Jim Smallman che prima dell’approdo in WWE era appunto al timone della PROGRESS). Altro paragone possibile tra le due realtà è la struttura ad episodi (il secondo si prevede nel 2023).
Lo show non è risultato troppo lungo, ed a tratti ha toccato picchi davvero molto esaltanti, sia a livello di lottato che di storie raccontate. La struttura portante di questo primo show sono stati i match del torneo volto a determinare i quattro wrestler che si sarebbero affrontati nel main event per decretare il primo campione assoluto della promotion (cintura molto bella che ho avuto il piacere di vedere in anteprima insieme ad altri colleghi della stampa di settore in una media call tenutasi alcuni mesi fa).
Cosa buona e giusta, la promotion si è avvalsa della collaborazione della Italian Wrestling Association di Diego Piacentini, che si dimostra sempre più una delle realtà meglio consolidate del panorama italiano. Diversi atleti della IWA sono stati impegnati in ruoli di primo piano: il primo match ha visto sfidarsi “Il leone di Roma” Adriano e l’uomo più cattivo d’Italia, Dave Blasco. Successivamente, l’imperatore del wrestling italiano Flavio Augusto ha sconfitto Ivan Blake, poi è arrivata la vittoria di Luke Astaroth su Fabio Romano ed infine Karim Brigante ha battuto il sempre geniale ed eclettico Mr. Flowey.
I quattro vincitori si sono poi sfidati nel main event della serata, come detto. Prima però, abbiamo assistito anche al match valevole per il titolo International della Pro Wrestling EVE, detenuto dalla nostra italianissima Laura Di Matteo, che ha conservato la cintura contro Emily Ramirez, sempre molto amata dal pubblico romano.
Non sono mancati gli ospiti internazionali, in questo caso Michael Oku e Connor Mills, già campioni di coppia in RevPRO, conosciuti come “Destination Everywhere” che hanno sfidato il team inedito composto dai nemici – amici Max Peach e Sebastian De Witt in un match molto lungo, ma molto bello e non privo di colpi stiff e momenti esaltanti.
Per me personalmente, però, il picco della serata si è avuto quando in occasione di un triple threat match tra tre atleti della IWA, ha fatto il suo ingresso a sorpresa “Il Divo” Al Bettini, da settimane al centro di una storyline che lo vede in faida con il promoter stesso e bandito dallo show. “Il Divo” ha quindi messo di nuovo in mostra il suo grande carisma, demolendo gli avversari al microfono e venendo aggiunto al match per ripicca da Ballarin, match che alla fine ha anche vinto grazie al turn dell’addetto alla sicurezza Mr. Mastodont che ha attaccato i suoi avversari, consentendogli per stipulazione, di avere un match nella card del prossimo evento targato Break.
Nel main event, un fatal 4 way ad eliminazione, c’è stata l’interferenza di Ivan Blake che ha portato all’eliminazione di Flavio Augusto, ma oltre a ciò il match si è svolto normalmente e si è concluso con la bella ed emozionante vittoria di Karim Brigante che si è laureato primo campione della storia della Break, tenendo un promo molto sentito subito dopo in cui sfida Adriano ad un match titolato per il secondo show, ma in cui soprattutto incita il pubblico a credere nel wrestling italiano che non ha nulla da invidiare ai movimenti inglesi o tedeschi, generalmente molto più quotati.
Insomma, per concludere il mio racconto, voglio consigliare a tutti voi di seguire con molto più interesse la scena italiana, ricca di talenti e di realtà interessanti. Rinnovo i miei personali complimenti ad Andrea Ballarin e alla Break Pro Wrestling, sperando che i prossimi eventi siano emozionanti come questo primo, storico show.
Grazie a tutti per la lettura e ci rileggiamo alla prossima sempre qui sulle pagine di Tuttowrestling.com!