The Hard Truth #16 – Sucker Punk
Chi può conoscere il bene e il male che si nascondono nel cuore di un uomo? CM Punk lo sa!
Rientri nella villetta alla periferia di Chicago come un Re Conquistatore. La folla ti ha amato ieri notte, ha scandito unita il tuo nome, ha confermato che non esistono wrestler più amati di te. La tua casa è l’invidia del vicinato: cucina degna di un chef stellato, camere in abbondanza, garage con auto di lusso e un giardino dove il tuo cane Larry scorrazza felice. Controlli che i messaggi piccanti sul telefonino siano nascosti, e la tua incantevole moglie AJ ti balza al collo come una bambina, illuminando la stanza con quel gaio sorriso che ti diede conforto nei giorni più bui.
Eppure questa ostentazione di ricchezza non ti dà gioia. Non è con l’amore o i beni materiali che coronerai il sogno di una vita. Anche quest’anno il main event di Wrestlemania ti è sfuggito dalle mani come quella fiammante farfalla Monarca che scorgi librare sul davanzale. Per quanto tu ti ritenga bravo, ogni giorno temi di non esserlo a sufficienza. Chi lo direbbe che CM Punk, così arrogante e sfrontato sul ring, ha un’anima tormentata e indecisa? Solo un amico speciale può darti consiglio: una rara action figure del 1985 di Roddy Piper, il tuo idolo di infanzia, completa del classico kilt e della maglietta “Hotrod”. Mai un giocattolo venne più amato dopo Woody in Toy Story: ci giochi, ci parli, ci dormi, lo ospiti in un tabernacolo a mo’ di reliquia quando sei in viaggio, e ogniqualvolta hai un cruccio ti senti confortare dalla sua voce aspra e stridula da matto scozzese.
Ma non può esistere certezza senza un tocco di inquietudine. Non dando retta ai tuoi istinti, raccogli da terra il pupazzetto di Hulk Hogan. Te lo regalarono i tuoi genitori nell’anno di Wrestlemania 1, la sua prima action figure in costume giallo e rosso, non sapendo che si trattava del wrestler che detesti di più. Negli anni lo hai preso a martellate, dato in pasto a Larry per il tira e molla, perfino gettato nel fuoco. Quel maledetto affare è indistruttibile come l’Hogan reale: incassa ogni colpo senza scomporsi e ti guarda con un sorriso beffardo, insinuandoti dubbi e sussurrandoti frasi che scoperchiano il marcio della tua coscienza. Piper e lui sono lo yin e lo yang, due facce della stessa medaglia, a cui chiedi consulto per le decisioni che plasmeranno il tuo modo di vivere.
Fai scontrare gli ometti simulando i rumori della battaglia, e come per magia le voci risuonano nitide nella tua mente.
PUPAZZO HULK: Lo hai capito una volta per tutte che il wrestling non è roba per te, Brother? Chiediti perchè io ho disputato 8 main event di Wrestlemania e tu zero. Guardati allo specchio: sembri un cuoco sottopagato di qualche tavola calda di terz’ordine. Come fai ad avere una moglie così carina? Pensi che qualcuno ti conosca o consideri al di fuori della tua bolla di sfigati neckbeard? Perchè non ti ritiri, non ti cerchi un lavoro vero e lasci spazio alla generazione futura?
PUPAZZO RODDY: Credi in te stesso, Man. Non ti chiamano il Chick Magnet senza una ragione. Sei la Voce dei Senza Voce, il Best in the World! Tutti i ragazzi sognano di essere te. Ti sei schierato in difesa di deboli e minoranze, hai lasciato la WWE per fare posto a un collega vessato dalla dirigenza, e hai fatto ascendere la AEW a federazione di culto, tutto da solo! Mi chiamavano il re del microfono, ma tu, amico? Mi hai superato, e lo sai.
PUPAZZO HULK: Ridicolo. Sei un oratore scadente, non hai carisma o catchphrase, basi la tua fama su presunte bordate fuori copione. Pensi che senza uno script da recitare, come nella tua Pipe Bomb, saresti altro? Solo un ubriaco. Uno che farfuglia.”
“Stai zitto! ZITTO!” ‘ urli, stringendo i pugni fino a far tremare le nocche. Cerchi di storcere la testa all’omuncolo, ma il collo resta intatto e il tuo polso cede con uno scricchiolio. Un istante dopo, la voce sottile di AJ ti richiama dalla sua stanza, implorante, spezzando il silenzio. Avverti il rumore di colpi di spazzola e immagini stia sciogliendo la sua tipica lunga treccia per una nuova pettinatura più sexy, ma ti interessa di più il parere del tuo amico da Glasgow: “Il mondo sa che sei un maestro assoluto nell’improvvisare a ruota libera. E il carisma? Basta dire che al tuo debutto in uno show secondario della AEW hai ricevuto un boato da Guinness World Record.”
“Bravo Hotrod! Mi stai ridando la fiducia di un tempo” dici galvanizzato. Avverti il saltellare leggero di AJ in cerca di coccole. Indossa un abitino corto a quadretti rosa e bianchi, e ha raccolto i capelli in due codine alte, legate da nastrini e fiocchi di un fucsia brillante. “Ma che belli i tuoi pupazzetti, perché non ci fai giocare anche me?” cinguetta scherzosa. E’ adorabile, ma quel suo bamboleggiare inizia a pesarti. Con un sospiro, decidi di tenerla a distanza e le parli con condiscendenza: “April, tesoro, queste sono faccende da uomini, troppo serie e complicate per te. Se non sai cosa fare, mettiti qualcosa di più adeguato, scegli vestitini per le tue Barbie o vai a trastullarti con Candy Crush sul mio telefonino, invece di starmi addosso a tutte le ore.” “Eppure una volta impazzivi per il mio look da Lolita, Non è che preferisci qualcuna più matura e decisa?” piagnucola mordendosi il labbro umiliata. Apprezzi ancora il suo lato infantile, ma a volte è così appiccicosa! Ritorni agli ometti che sgomitano per la tua attenzione.
PUPAZZO HULK: Quella poveretta è un gioiello, Dude: ti ama più di se stessa, ma la tratti come una pezza da piedi. Da quanto tempo la tradisci con due allieve ventenni, per la tua voglia di donne più combattive? Lo so con quali occhi ammiravi Roxanne Perez correre determinata il suo miglio giornaliero, e come sorridevi alla grinta di Cora Jade mentre sollevava i pesi. In loro rivedi la AJ lottatrice, forte e assertiva, prima che la rinchiudessi in casa riducendola a un ruolo quasi filiale. L’ipocrisia è il tuo problema, Brother. Credi che i tuoi bassi istinti ti rendano una figura paterna?
PUPAZZO RODDY: Pensa in grande, Man. Le donne ti trattengono nel tuo volo verso la gloria. Vuoi essere il migliore? Allora smetti di perdere tempo. Devi sognare, perchè ogni uomo se ci crede abbastanza può realizzare i suoi desideri. Il main event è tuo, se lo vuoi! Fregatene di combattere per un titolo. Qualunque match in cui tu sia presente, è l’avvenimento principale. Fai presente a Triple H che non può fare a meno di te, e vedrai che presto chiuderai Wrestlemania. Ce l’hai in te. Man, fidati.”
“SI! Sapevo che non mi avresti deluso, Hotrod! Hai vinto tu!” esclami entusiasta. “Domani farò proprio ciò che mi dici”. Ti alzi per scusarti con AJ. Dalla sua camera arrivano singhiozzi, poi un urlo di rabbia. Si sarà offesa per il commento sul suo aspetto? ‘Un’ultima cosa, Brother,’ ringhia il pupazzo di Hogan, perfido. ‘Ho perso, sì. Nessuno batte Piper a parole. Ma c’è un dettaglio che ti sfugge. Hai presente quel main event dall’hype stratosferico contro Seth Rollins alla prima su Netflix? Perchè non un’anima ha parlato della tua prestazione, mentre il mondo dava di matto su un breve e banale segmento dove io pubblicizzavo una birra analcolica?”
Il tuo cuore si ferma per quattro secondi. Inizi a preparare la borsa da viaggio con mani tremanti, ma poi ti blocchi, sopraffatto da stanchezza e peso. Perché solo adesso quel tabernacolo ti sembra così ingombrante? Finalmente realizzi che AJ ha letto le tue chat. C’è scritto tutto di come ti intrattenevi con Cora e Roxanne nello spogliatoio. Passi decisi si avvicinano. Ti giri. È sulla soglia, minacciosa, telefono stretto in mano, occhi rossi che ti trapassano: una lottatrice ferita, pronta a colpire.
Ti piacciono tanto i video hard delle tue amichette?” “April, era solo sesso senza importanza…” balbetti intontito, mentre lei ruggisce: “Rapporti occasionali da te che ti definisci straight edge? Non meriti la mia devozione, Phil! Pensavi fossi troppo piccola e stupida per capire?! Proprio io che ti ho sempre confortato quando ne avevi bisogno? Non sono più la tua bambolina con cui giocare!” Ti scaglia in faccia i fiocchi e i nastrini sciogliendo i lunghi capelli ondulati, e le sue parole ti colpiscono più duro di Hogan. La guardi, stupito dalla bellezza di quello sguardo fiero, in palese contrasto con il gonnellino a balze da ninfetta e le calze al ginocchio. E’ come una farfalla uscita dalla crisalide. Vorresti stringerla a te. Che cosa ci trovavi in quelle due sciacquette di NXT?
Eppure, è già troppo tardi per discorsi d’amore. I giorni scivolano via, poi i mesi, poi gli anni. La città ti inghiotte, soffocando ogni tuo passo. AJ, dopo lacrime, accuse e recriminazioni, si è dimostrata la più grintosa fra voi, completando la sua rinascita: ha lanciato una fiorente linea di accessori per bambole, e ha trovato voglia e fiducia per tornare a lottare, dopo aver messo su i chili necessari per apparire meno minuta e più femminile. Ha ottenuto il divorzio entrando in possesso della casa e metà dei tuoi beni, per goderseli senza il peso di un marito opprimente. L’altra metà l’hai spesa in cause legali dopo avere annunciato a HHH il tuo ritiro per depressione e perdita di motivazioni, rompendo i vincoli del tuo contratto quinquennale. La separazione e l’esclusione dal main event ti hanno sottratto ogni voglia di combattere.
Il Triplo ti ha giurato vendetta facendo sì che nessun’altra federazione ti cerchi. Le hai provate tutte per evitare la caduta: Tv e cinema, giornalismo, un canale Youtube, ma non sei stato all’altezza o geniale quanto credevi. Con le tasche pressochè vuote e l’urgenza di trovare un impiego qualunque, ti sei ridotto a friggere cialde e pancake in una Waffle House. E’ solo un ripiego temporaneo, ti dici. Ti porti sempre dietro un consunto borsone, dal quale emerge spesso un omuncolo dai colori vivaci e la scritta “Hulkamania”.
L’intera industria è andata avanti senza di te, ma in un piovoso lunedì di solitudine nera, tra l’odore di fritto e il rumore della piastra, un cliente ti chiede perchè lavori in quel buco dimenticato. “L’altro giorno ho visto tua moglie in uno dei main event di Wrestlemania. Sta facendo furore. Non è più la ragazzina ingenua di un tempo. E’ splendida nel suo nuovo look da donna d’affari sicura di sé, con capelli lisci che le sfiorano le spalle. Perchè te la sei lasciata scappare? Non potresti tornare a lottare con lei?”. Te la immagini danzare leggiadra sul ring e senti il rimpianto del suo sorriso. Magari, se supplicassi, la WWE potrebbe riavere un posto per te? Una farfalla arancione attraversa il cucinino, sfiorando la finestra socchiusa, poi sparisce nel freddo e nel grigio della Windy City. Sospiri e stringi al petto l’ometto rosso e giallo che ride sommesso: “Avevo tutto, ma il mio vero main event l’ho trascurato. Dai retta ai nemici e non ai falsi profeti… Brother.”
Il vento si porta via un fiocco rosato dal tuo borsone. Poco distante, nella tua villetta di un tempo, Larry azzanna il tuo dono di addio, un vecchio pupazzo con un piccolo kilt ingiallito dagli anni, sotto gli occhi di AJ che sorride radiosa.
E questa, come direbbe Roddy Piper, è la verità, Man.
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