The Hard Truth #4 – WrestleMania, uno specchietto per gli allocchi

 v”WrestleMania 40 sarà il più grande spettacolo del mondo, la migliore edizione di sempre, il ppv più remunerativo, la più grande parata di stelle nella storia del wrestling.”

In ognuna delle ultime quattro decadi, fra marzo e aprile abbiamo sentito ripetersi la vuota retorica da circo Barnum, secondo cui l’evento che sta per andare in scena supererà in magnificenza quello dell’anno precedente. Blandito e abbagliato, il popolo bue cade preda delle vane promesse e spende i propri sudati guadagni per uno show che il più delle volte si rivela un’autentica fregatura. E’ una consuetudine che ormai non dovrebbe scandalizzare più anima viva. Ma quest’anno è diverso. La macchina propagandistica della WWE viene usata per promuovere non il consueto spettacolo mediocre ma il più putrido e marcio coacervo di match da palestra di indy scrausa mai disputati in una singola arena. Credete che abbia esagerato? Leggete e alla fine giudicherete da soli.

Da sempre una WrestleMania si giudica per il suo main event. E quest’anno ne avevamo uno davvero SPAZIALE. Gli appassionati erano in brodo di giuggiole al pensiero che il match in costruzione da 4 anni, la sfida fra Roman Reigns e il più celebre componente della sua famiglia si sarebbe materializzata davanti ai loro occhi adoranti. Ma non avevano messo in conto le lagnanze di pochi mentecatti dal quadruplo mento e le gambe atrofizzate per le troppe ore passate davanti al pc. Grazie ai Cody Crybabies il main event dell’anno precedente sarà replicato nonostante la storia fosse morta e sepolta, e la carriera di Rhodes fosse andata in tutt’altra direzione. E The Rock? La star più famosa a livello globale, l’icona dal tale seguito popolare che se solo lo volesse potrebbe diventare presidente USA? Sarà relegato a un match di coppia, senza titoli in palio, nella serata di minor richiamo, dove lo vedremo in azione neanche 3 minuti, che passerà a farsi beffe di avversari e pubblico. Vergogna alla WWE e a chi ha permesso di sprecare in questo modo forse l’ultima apparizione del Re di tutti i lottatori in attività.

“Vabbè, il main event sarà stato sbagliato, ma c’è pur sempre un altro match per un titolo mondiale” diranno i molti difensori del Triplo. Ma di quale incontro stiamo parlando? Di una sfida che abbiamo visto TRE VOLTE negli ultimi mesi, di cui l’ultima in un normalissimo Raw a gennaio, e che si è sempre conclusa con lo stesso risultato? Come può un Rollins vs McIntyre essere considerato un match di cartello? Gli stessi protagonisti sono i primi a non crederci, visto che Seth non ha dichiarato alcun interesse per la sua difesa del titolo e pone come priorità l’inutile sfida contro la Bloodline. Mai un incontro di tale importanza era stato così snobbato o aveva avuto una costruzione tanto fallimentare. E il fatto che si tratti di un ripiego dovuto all’infortunio di CM Punk, il troll di Chicago, non è una valida giustificazione.

“Ma che cosa ci importa dei match maschili, quando possiamo goderci le Divas?” dirà l’ala più progressista dei fan. Non discuto che le lottatrici siano in grado di valorizzare una card deludente. Ma quest’anno sono sfruttate davvero DA CANI, in un modo così meschino che pare sottintendere la volontà di farle fallire. Avevamo UNA SOLA rivalità ancora in ebollizione nell’ultimo lustro: quella fra Becky Lynch e Nia Jax, una la donna immagine della federazione e l’altra la vera artefice del suo successo con quel pugno in faccia che l’ha resa virale. Era l’opportunità perfetta per un Grudge Match risolutore a Wrestlemania. Ma la Jax paga il fio di non essere una delle protette di Triple H, mentre sia Becky che Rhea sono sue creature di NXT. La rivalità dell’anno è stata interamente sprecata in semplici puntate di Raw, mentre a Wm si scontreranno due atlete prive di qualsivoglia odio o contrasto personale che renda la contesa un minimo interessante. E’ desolante vedere applicata la logica semplicistica delle indies alla più grande compagnia esistente.

“Ma l’incontro sentito ce l’abbiamo! È quello fra le amiche rivali Iyo e Bayley!” Sentito un paio di cavoli. La scena di Bayley che inventa chissà quali contrasti con la Sky dopo esserne stata la fedele e incrollabile lecchina per 2 anni è risultata una farsa che suscita al massimo lacrime di sdegno. NESSUNO stava richiedendo la presenza della Hugger in un title match, la sua vittoria nella Rumble o anche solo un ruolo più importante per la lottatrice più noiosa, monotematica, esasperante o semplicemente SCARSA del roster. HHH è così fissato con lei perchè si tratta della creazione di NXT su cui puntò con più fanatica ostinazione, e non digerì mai il rigetto delle folle nel main roster ad ogni suo tentativo di push. Ci sta facendo scontare il fatto di non avere accettato la sua pupilla, e non gli importa se avrà mandato lo show in malora per ottenere la sua soddisfazione.

Non abbiamo in sostanza un match nella card in cui il Nasone non abbia imposto qualcuno dei suoi preferiti. Ma in nessuno tracotanza, nepotismo e clientelismo sono più evidenti che in Gunther vs Zayn. Preso alla sprovvista dall’epurazione di Lesnar, il Cerebral Assassin è caduto nel panico e non ha saputo fare di meglio che regalare a uno dei suoi servi più fidati l’opportunità di entrare nella storia. Un completo incapace è stato imposto contro tutto e tutti, ficcato in gola a chi non lo voleva vedere, penalizzando anche quel Chad Gable che avrebbe avuto dalla sua parte la componente emotiva. Abbiamo visto centinaia di casi dove il wrestler più debole sfidava un campione invincibile dichiarando di poterlo battere… e nel 99% dei casi questo avveniva, lasciando negli spettatori un retrogusto di beffa e presa in giro. Preghiamo almeno che a Wm si faccia sul serio e Sami venga sconfitto nel modo umiliante che merita, o due anni di regno da record del Ring General saranno solo serviti ad elevare una schiappa raccomandata.

Neanche l’undercard, che in molte Wm ha costituito un vanto, potrà salvare questa edizione dal titolo di più brutta di sempre. L’inserimento forzato di Owens, un altro pupillo del Boss,  ha compromesso un Logan Paul vs Orton che poteva offrirci spettacolo; la sfida fra i gemelli Uso, l’unica rivalità davvero personale, risulta annacquata dal fatto che i protagonisti si sono ignorati per mesi prima di ricordarsi l’uno dell’altro; LA Knight vs AJ Styles sa solo di contentino dato alla moda del momento prima che il suo tifo evapori nel nulla; il Ladder Match a coppie è una scusa pietosa per regalare un momento di gloria a fantocci di NXT come Ciampa e Gargano. Chi potrà trarre sollazzo da una card del genere? Di certo il Triplo che potrà portare avanti le sue folli ossessioni, e forse gli smartoni più spietati a cui non pare vero di avere uno show senza star, senza part-timer e composto solo da indy guys e internet darling.

Chi rimarrà cornuto e mazziato? Proprio noi veri appassionati che seguiamo la WWE da 40 anni e desideriamo uno show che soddisfi i nostri gusti da raffinati intenditori. Non vogliamo il funambolo che si getta dalla scala, il Vanilla Midget che realizza il suo sogno, la racchia che diventa regina. Vogliamo sostanza, starpower, legittimità, vogliamo Hulk Hogan che vince il titolo nel main event e lo lascia vacante per manifesta superiorità, vogliamo giganti e fenomeni della natura come Omos, Strowman, Nia Jax a dominare le sfide di cartello, vogliamo atlete perfette come Jade Cargill e Bianca Belair ad appropriarsi della divisione femminile, vogliamo Lesnar che dimostra di essere il solo e unico monster heel, vogliamo tutto ciò che ci fa emozionare, battere il cuore e ci è stato negato da una gestione nemica di ogni passione. Perché tu non stai agendo per il bene del wrestling, caro Triple H. Stai facendo solo i tuoi piccoli, sporchi comodi. Hai tradito il WWE Universe. E ci vorrebbe un genio del business come Vince a dirti come si interpretano davvero i gusti del pubblico.

E questa, amici miei, è la verità.

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