Storie di Wrestling: Ultimate Warrior in Germania nel 1995

Ultimate Warrior

Alzi la mano chi, tra il 1992 ed il 1996, non si è chiesto almeno una volta dove fosse finito The Ultimate Warrior.


In seguito alla sua improvvisa uscita dalla World Wrestling Federation poco prima di Survivor Series ’92, evento nel quale fu sostituito da un rientrante “Mr. Perfect” Curt Hennig, di lui non si seppe più niente per quasi quattro anni.

Cosa stava facendo?

Sul ring non molto a dire il vero, ma il 23 settembre 1995 si recò in Germania, più precisamente ad Hannover, per prendere parte al main-event della Catch World Cup 1995, evento strutturato in diciassette giornate organizzato dalla CWA (Catch Wrestling Association), la cui serata finale era soprannominata proprio “Return of the Warrior”.

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Ma come, vi chiederete, The Ultimate Warrior aveva forse imparato a lottare in modo “scientifico” e si era riciclato in un lottatore di catch-as-catch-can? No ragazzi, The Warrior con il “catch” aveva ben poco a che vedere.

Per chi non lo sapesse infatti, il “catch”, o meglio il “catch-as-catch-can”, pur essendo alla base delle origini del pro-wrestling, è una vera e propria disciplina di carattere agonistico-sportivo, una forma di lotta sviluppata e codificata in Gran Bretagna nella seconda metà del diciannovesimo secolo e basata principalmente su prese e leve articolari, nella quale la vittoria si ottiene per sottomissione o per immobilizzazione dell’avversario.

E nonostante il termine “catch” sia stato utilizzato in buona parte dei paesi europei, Italia compresa, per definire il pro-wrestling (ovvero la lotta spettacolare dagli esiti degli incontri predeterminati) per quasi tutto il secolo scorso, in realtà si tratta di due cose ben distinte.

Il catch-as-catch-can wrestling ha dato origine a varie forme di lotta (lotta libera, vale tudo, shoot wrestling, submission fighting, ecc.) e viene praticato tutt’oggi a vari livelli, ma non aveva niente a che vedere con la Catch Wrestling Association, promotion di pro-wrestling con sede a Graz (Austria), fondata nei primi anni settanta dal mastodontico (1,88 m per 170 Kg) lottatore austriaco Otto Wanz.

Questa compagnia si chiamava così semplicemente perché in Francia, in Italia, in Austria, in Svizzera, in Germania e probabilmente anche in altri paesi europei, il pro-wrestling, quello predeterminato che promuovono anche WWE, NWA ed AEW, veniva chiamato “catch”, per distinguerlo dalla lotta libera e greco-romana.

Il motivo? Forse perché, come in precedenza ribadito, anche il pro-wrestling trae le proprie origini dal catch-as-catch-can e per molti anni la sua natura di spettacolo di intrattenimento con incontri dall’esito già deciso è stata celata agli spettatori e gelosamente custodita dagli addetti ai lavori.

Ma ad ogni modo, fu così che nel 1995, un po’ come il nostro Primo Carnera mezzo secolo prima, anche The Ultimate Warrior, che tutto poteva sembrare meno che un tipico atleta del catch-as-can-wrestling, si ritrovò a competere in una serata chiamata proprio Catch World Cup, ovvero la Coppa del Mondo di Catch.

In tale occasione, il celebre guerriero che fece impazzire i fans della WWF di tutto il mondo tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, si presentò con una pittura facciale completamente rinnovata, meno variopinta e decisamente più austera, vestendo degli insoliti pantaloni attillati lunghi di colore bianco.

Il suo avversario era il colosso tedesco Ulf Herman, quasi due metri per circa centotrenta chili, che nel 1998 arriverà in America per competere alla Extreme Championship Wrestling come membro degli FBI (sigla che stava per Full Blooded Italians, anche se molti di loro di italiano in realtà avevano ben poco…) insieme a Little Guido Maritato e soci.

Il match, combattuto davanti ad una platea di circa duemila spettatori, fu vinto in quasi diciotto minuti da The Ultimate Warrior, che venne premiato con un trofeo.

Facevano parte della card di questa Catch World Cup del 1995 anche altri pro-wrestler ben noti ai fans di lunga data di WWE e WCW, quali il recentemente scomparso Ice Train, Lance Storm, John Hawk (meglio noto come JBL, John Bradshaw Layfield) e Big Titan (il falso Razor Ramon del 1996).

E adesso guardatevi l’incontro completo, poi fatemi sapere cosa ne pensate di questa rara avventura di The Ultimate Warrior nel fantastico mondo del “catch” europeo!

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Scritto da "Titan Morgan" Manuele Poli
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