Storie di Wrestling: La caduta della American Wrestling Association (AWA)

Date un’occhiata a questa foto. No, non si tratta della World Wrestling Federation degli anni ottanta, vedete forse Vince McMahon da qualche parte?
Questo era il roster della AWA (American Wrestling Association) nel 1982. Guardatelo bene e riconoscerete sicuramente Hulk Hogan, Andre the Giant, Rick Martel, “Mean” Gene Okerlund, Bobby “The Brain” Heenan, “Dr. D” David Shultz, Verne Gagne, tanto per citare i primi che saltano all’occhio.
L’American Wrestling Association aveva sede a Minneapolis, in Minnesota, e fu fondata da Verne Gagne e Wally Karbo nel 1960. Fino al 1991 il titolo della AWA è stato, insieme a quelli della NWA e della WWF, l’unico ad essere riconosciuto come “mondiale” dalla prestigiosa rivista Pro Wrestling Illustrated.
E per anni, queste tre sigle sono state quelle più rinomate in tutto il business. Ma fino al 1984, la AWA era considerata come superiore alla WWE (che all’epoca si chiamava ancora WWF, ed in precedenza World Wide Wrestling Federation).
Il motivo? Basta osservare questa foto.
Il problema più grande della AWA era il suo proprietario, ovvero l’ex stella del pro-wrestling Verne Gagne, uno dei più rispettati e validi lottatori professionisti nella storia di questo business. E per certi versi, anche un buon promoter, ma poco lungimirante.
Da un lato, Verne era un ottimo allenatore, ed anche un bravissimo talent-scout.
Ma dall’altro, la sua mentalità era troppo arretrata e poco incline alle novità, le sue idee condizionate dal nepotismo e la sua visione eccessivamente “protezionista”.
Uno dei suoi più grandi errori, o forse quello più grave in assoluto, fu quello di non capitalizzare sull’enorme successo di cui godeva Hulk Hogan con il pubblico del Minnesota.
La Hulkamania era già nata ed i fans impazzivano per questo personaggio dal carisma smisurato e dal look unico.
Ma Verne Gagne, per assicurarsi i propri campioni, era solito dare la cintura a parenti ed amici molto stretti. In quel periodo, il campione in carica della AWA era infatti il suo migliore amico, Nick Bockwinkle.
Tutto il pubblico voleva vedere Hulk Hogan sconfiggere Nick Bockwinkel e conquistare la cintura di campione del mondo dei pesi massimi AWA, ma ogni incontro tra i due finiva sempre con verdetti poco chiari o con una vittoria del campione ottenuta irregolarmente.
Per divenire campione, Hulk Hogan doveva pagare un caro prezzo, ovvero quello di sposare la figlia maggiore di Verne Gagne, in modo tale da entrare a far parte della famiglia, e garantire allo stesso Verne una percentuale sui guadagni ottenuti negli incontri disputati alla New Japan Pro Wrestling (altra federazione per la quale Hogan lavorava all’epoca).
Hogan non accettò tali condizioni, per cui Gagne fece in modo che i suoi incontri per il titolo terminassero in modo controverso, così che il pubblico pensasse che Hogan aveva vinto, ma alla fine la cintura restava sempre a Bockwinkel per qualche tecnicismo.
Gagne fece anche stampare una linea di magliette identiche a quelle che vendeva Hogan e si rifiutava di dare ad Hulk una percentuale sui guadagni conseguenti allo sfruttamento della sua immagine, per questo, quando fu contattato da Vince McMahon per passare alla WWF con la promessa che avrebbe fatto di lui il campione del mondo e l’uomo immagine della compagnia, Hogan non ci pensò due volte ad accettare.
Ed a ruota, lo seguirono anche tutte le più grandi superstars dell’epoca, lasciando la AWA con un pugno di mosche.
Già dal 1984 la World Wrestling Federation di Vince McMahon, con Hulk Hogan come campione, divenne la più popolare e seguita promotion di wrestling al mondo, surclassando sia la AWA che la NWA.
La American Wrestling Association, con il passare del tempo, perse tutte le proprie stelle e iniziò un lento ed inesorabile declino.
L’11 agosto del 1990 (guarda caso, nel giorno del compleanno di Hulk Hogan…), la AWA registrò l’ultimo spettacolo televisivo della propria gloriosa storia.
Poi chiuse i battenti, ma non prima di aver prodotto e commercializzato una videocassetta, uscita nel 1991, intitolata “Hulk Hogan Higlights”, nella quale erano contenuti alcuni incontri combattuti da Hulk Hogan alla AWA nei primissimi anni ottanta.
Si trattò di un ultimo, disperato tentativo per provare a capitalizzare sul successo planetario del fenomeno della Hulkamania, ma avrebbero dovuto farlo dieci anni prima.
Chissà come sarebbe cambiata la storia del wrestling se Hulk avesse conquistato quella cintura sconfiggendo Nick Bockwinkel nel 1982.
Ancora oggi, rimane uno dei più grandi “what if” di questo business.
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