Storie di Wrestling: Il primo abbandono di Ultimate Warrior

Quando nell’estate del 1991 venni a sapere che a SummerSlam, Hulk Hogan e The Ultimate Warrior avrebbero fatto coppia per sfidare il triangolo del terrore formato da Sgt. Slaughter, General Adnan & Col. Mustafà (The Iron Sheik) nel cosiddetto “Match made in Hell” (Incontro fatto all’Inferno), non stavo più nei panni, non vedevo l’ora di assistere a quella sfida, i miei due miti insieme, in coppia, proprio come era accaduto l’anno prima nella finale di Survivor Series!


Il “Match made in Hell” al Madison Square Garden di New York non deluse le mie aspettative, anche se per vederlo dovetti attendere fino ai primi di ottobre… infatti l’emittente Tele+2 irradiò SummerSlam con più di un mese di ritardo.

Ma nelle settimane successive a quell’incontro, mi resi conto che The Ultimate Warrior era scomparso dai programmi TV!

E ben presto la sua immagine era sparita anche dalla sigla degli show della WWF… che diavolo poteva essere successo?

All’epoca non ne avevo idea, non c’era internet e sulle due riviste specializzate che si potevano acquistare in edicola (Wrestling All Stars della Play Press e Wrestling Magazine della Renzo Barbieri Editore) non dicevano niente a riguardo.

In men che non si dica si diffusero le voci più infondate a riguardo e la più comune era quella secondo la quale The Ultimate Warrior fosse morto. Ma se fosse davvero accaduto un fatto così tragico, per quale ragione la WWF avrebbe dovuto nasconderlo?

La verità (o almeno una parte di essa) su quell’improvvisa scomparsa l’ho saputa una decina di anni più tardi.

Un mese prima di quell’evento, The Ultimate Warrior aveva inviato una lettera a Vince McMahon con una serie di richieste, tra le quali un aumento del suo ingaggio di almeno cinquecento mila dollari e una maggiore percentuale sui profitti del merchandise, altrimenti lui si sarebbe rifiutato di salire sul ring per combattere al fianco di Hulk Hogan contro Slaughter, Adnan e Mustafà.

Una richiesta ritenuta eccessivamente esosa da McMahon, considerato che all’epoca The Warrior, arrivato alla WWF soltanto da pochi anni, era la superstar più pagata dell’intero roster subito dopo Hogan, tanto che l’anno prima “Ravishing” Rick Rude aveva addirittura deciso di lasciare la WWF in polemica con la compagnia in quanto era venuto a sapere che il compenso percepito da Warrior per il loro cage-match a SummerSlam 1990 praticamente quadruplicava il suo, nonostante quell’incontro lo avesse interamente gestito e diretto lui.

Così, anche se The Warrior aveva le sue buone ragioni, la sua richiesta fu ritenuta eccessiva e poco professionale per le modalità in cui era stata formulata.

Vince McMahon però non aveva scelta, quel match era stato pubblicizzato per mesi e non poteva deludere gli oltre ventimila fans che avevano pagato per vedere quell’incontro dal vivo e le centinaia di migliaia di telespettatori avevano acquistato la visione dell’evento in pay-per-view in tutto il mondo. La responsabilità di McMahon era quella di dare al pubblico ciò che il pubblico aveva pagato per vedere, per cui dovette acconsentire alla richiesta di The Warrior, anche se aveva in mente un piano.

Nonostante tutta questa vicenda, il match uscì comunque molto bene, Hulk Hogan e The Ultimate Warrior funzionarono alla grande in tag-team e la serata fu un successo… ma quando The Warrior tornò nel backstage ebbe un’amara, quanto prevedibile, sorpresa. Vince McMahon gli comunicò ufficialmente che la sua presenza alla World Wrestling Federation non era più richiesta e gli spiegò anche la ragione della sua decisione.

In pratica, The Warrior era stato sospeso per un tempo indefinito!

Ma all’epoca noi fans non eravamo al corrente di tutta questa storia, tutto quello che potevamo fare era aspettare di ricevere qualche notizia o qualche aggiornamento attraverso gli unici canali di cui disponevamo, ovvero la TV e la carta stampata. E molti mesi più tardi, il primo a parlarne, in seguito alle numerose richieste ricevute, fu Dan Peterson dai microfoni del programma WWF Wrestling Spotlight. Dan tranquillizzò i telespettatori affermando che The Warrior era vivo e che godeva di ottima salute e che presto lo avremmo rivisto nuovamente sul ring.

In seguito anche il Wrestling Magazine rassicurò tutti i fans sullo stato di salute del guerriero.

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