WWE Taboo Tuesday 2005

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata a Taboo Tuesday. Torno al timone di questa rubrica dopo la pausa del numero scorso in cui sono stato sostituito dallÂ’amico Antonio Bomba, a seguito della scomparsa di mio padre. Pochi giorni prima della sua scomparsa mi disse che sarebbe voluto venire allo show del 15 novembre al Palalottomatica di Roma. Mi sarebbe piaciuto molto andare insieme a luiÂ…
Passiamo ai voti di questo Taboo Tuesday.


Gene Snitsky & Chris Masters vs Matt Hardy & Rey Mysterio: 7-
Nonostante all’ultimo istante una sostituzione di Edge con Gene Snitsky non lasciasse prevedere nulla di buono, il match è risultato sicuramente una sorpresa più che piacevole. Si è trattato di un incontro molto lungo per quelli che sono gli standard degli incontri d’apertura della WWE, e questo ha permesso ai 4 wrestlers di sviluppare una contesa decisamente ben costruita. L’intensità dell’incontro si è mantenuta sempre su buoni livelli grazie soprattutto alla presenza di Matt Hardy e Rey Mysterio, mentre Snitsky e Masters nonostante qualche incertezza sono comunque riusciti ad offrire una prestazione solida. Buono il finale concitato e ricco di conteggi da ambo le parti.

Rob Conway & Tyson Tomko vs Eugene & Jimmy Snuka: 5+
Incontro anonimo come ampiamente prevedibile. Fortunatamente durato pochi minuti, il match è stato caratterizzato in alcuni momenti da una vena da comedy match grazie agli interventi di Snuka ed Eugene. Per il resto non si è visto molto, e terminato l’effetto nostalgia suscitato dal ritorno di personaggi come Snuka, Jim Duggan e Kamala il match si è consumato senza lasciare il segno. La cosa migliore della contesa è stato il post-match che ha visto l’intervento dei due “esclusi” Duggan e Kamala, il che la dice lunga sull’incontro.

Carlito vs Mankind: 6
A spuntarla è a sorpresa la figura meno carismatica ma più misteriosa tra i personaggi interpretati da Mick Foley, mentre non sorprende il livello sufficiente e nulla più della contesa. Foley si è reso protagonista di alcuni degli spot che lo hanno reso celebre (l’elbow drop dall’apron ring, le testate contro le scalette d’acciaio), ma per il resto l’incontro non ha avuto quel qualcosa di speciale che generalmente accompagna i suoi incontri. Foley è sembrato in evidente difficoltà da un punto di vista fisico, ma il problema del match è stato più che altro l’andamento anonimo, ravvivato solo ogni tanto dai già citati spot. Carlito ancora una volta non ha lasciato minimamente il segno, un marchio di fabbrica che oramai contraddistingue ogni suo incontro.

Lance Cade & Trevor Murdoch vs Kane & Big Show: 6-
Ancora un’altro un incontro sufficiente ma che non lascia il segno, se non per la vittoria di Kane e Big Show sulla carta talmente scontata da sembrare poco plausibile. Il match ha mantenuto quelle che potevano essere le previsioni sul livello qualitativo della sfida, ed ha proposto un’azione non molto veloce ma fluida e priva di pause. Kane è stato chiamato in causa a sorpresa (considerando il recente infortunio) per gran parte dell’incontro ed ha offerto una prestazione in linea con i suoi standard, mentre Big Show è stato tirato in gioco veramente molto poco. Sono mancate le emozioni ed il coinvolgimento nel finale, caratterizzato dall’unico schienamento dei nuovi campioni di coppia a seguito di una doppia chokeslam ai danni di Cade.

Batista vs Coachman (w/Goldust e Vader): 4/5
Assolutamente mediocre l’incontro che ha sostituito la sfida tra Coachman e Steve Austin. Fortunatamente breve, il match è stato caratterizzato da un’azione confusa e priva di spunti, con un imbarazzante errore di Batista (visibilmente contrariato) e Vader nelle fasi finali. Qualche frustata con la cinta (stile Mario Brega in “Borotalco” di Carlo Verdone…), qualche colpo col kendo stick… e me lo chiamano Street Fight. Da dimenticare…

Battle Royal: 6+
Incontro con qualche non-wrestler di troppo nella prima parte a far calare il livello qualitativo dell’azione, ma nel complesso un incontro comunque più che sufficiente. Seppure caratterizzato da un ritmo non elevato, il match è risultato coinvolgente per buona parte della sua durata ed in particolar modo nel finale dove Trish Stratus, Victoria e Mickie James hanno mostrato qualche buona azione. Dallo strano rapporto tra Trish e Mickie potrebbe uscir fuori un feud molto interessante.

Triple H vs Ric Flair: 7/8
Bellissimo cage match tra Ric Flair e Triple H, un esempio di come si possa offrire un grande incontro pur senza mostrare grandi cose da un punto di vista atletico. Flair e HHH hanno messo su una sfida intensa (anche se non velocissima) e credibile, il classico incontro stile WWE in cui si predilige il racconto di una storia piuttosto che l’aspetto spettacolare. Il match ha avuto quell’atmosfera epica che si addice alle grandi sfide, anche grazie al sangue copiosamente versato da entrambi i lottatori. Flair ha combattuto probabilmente il suo miglior incontro degli ultimi anni, mentre Triple H ha offerto un’ottima prova anche perché ha combattuto il tipo di incontro più confacente alle sue caratteristiche. Sorprendente la vittoria di Flair, soprattutto per il modo in cui è avvenuta.

Kurt Angle vs John Cena vs Shawn Michaels: 8+
Ottimo il main event per il titolo del mondo, e non poteva essere altrimenti quando ad affrontarsi sono probabilmente i due migliori wrestler della WWE, insieme ad un Cena che ha sicuramente beneficiato della presenza dei due avversari. Il match è stato velocissimo nella prima parte, quasi frenetico nei continui schienamenti, mentre nella parte centrale con Angle ed HBK abbiamo rivisto alcune ottime fasi che hanno riportato alla mente i classici che questi due wrestler hanno combattuto in questo 2005. Il finale che ha visto coinvolti tutti e 3 i wrestlers è stato molto coinvolgente ed incerto, anche se parte del pubblico avrebbe voluto vedere Cena sconfitto.

PPV: 6/7
Un PPV salvato decisamente dagli ultimi due incontri. Con una fase finale differente staremmo qui a parlare di un PPV sicuramente mediocre, ed invece il match per il titolo IC e quello per il titolo del mondo hanno regalato un ottimo spettacolo che sopperisce in parte a quanto di mediocre visto nelle fasi precedenti. Ad eccezione del primo incontro, i successivi match sono stati decisamente anonimi come nel caso del match tra Foley e Carlito, mentre l’Handicap Match è stato un incontro che io definire trash. Lascia qualche dubbio la struttura del PPV, decisamente poco sfruttata in questa edizione: le opzioni dei vari incontri erano formulate in modo da guidare eccessivamente la scelta del pubblico, e salvo un paio di eccezioni (a riguardo oltretutto di opzioni irrilevanti) era facilmente prevedibile quale potesse essere l’esito finale. Come si può pensare che nell’Handicap Match il pubblico scelta la sfida verbale o la gara a braccio di ferro? Come si può pensare che il match tra Flair e HHH non si svolga nella gabbia quando lo stesso Flair ha chiesto al pubblico di votare questa stipulazione? Come si può pensare che non sia Shawn Michaels il terzo contendente al titolo del mondo quando i suoi avversari sono Kane e Big Show? A mio avviso se realmente si vuol creare una certa suspence sull’esito finale delle varie opzioni si dovrebbero offrire soluzioni più originali ed ugualmente interessanti tra loro. Nel complesso dunque un PPV di livello pienamente sufficiente che speriamo possa portare ad una grande edizione di Survivor Series che sulla carta appare molto interessante.

Alla prossima

David ‘DVD’ Grauli

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