WWE SURVIVOR SERIES 2005

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata a Survivor Series. Non posso in queste poche righe non ricordare il grande Eddie, tante volte incensato proprio allÂ’interno di questa rubrica. Sentiremo certamente la sua mancanza.
Passiamo ora alla rassegna degli incontri…


Booker T vs Chris Benoit: 6.5
Incontro discreto in apertura di PPV, antipasto di quello che potrebbe essere un feud che già nel 98 aveva proposto alcuni match interessanti nella WCW. E’ stato un incontro molto solido nello svolgimento, con una prima parte più lenta caratterizzata da diverse prese a terra ed un proseguo più intenso sfociato in un discreto finale in cui si è sentita molto la partecipazione del pubblico. Non si sono visti scambi particolarmente esaltanti, ma ci sono stati diversi schienamenti improvvisi che hanno tenuto alto il livello d’interesse complessivo della sfida. Probabilmente i due hanno combattuto col freno a mano tirato perché sia Benoit sia Booker T possono dare di meglio, ma come primo capitolo di una lunga serie un incontro come questo ci può stare.

Melina vs Trish Stratus: 6+
Piacevole l’incontro tra Melina e Trish Stratus. Le due divas hanno offerto una prova molto intensa, aiutate senza dubbio anche dalla presenza di Nitro, Mercury e Mickye James che con i loro interventi hanno ravvivato l’azione in diverse circostanze. Trish Stratus si è come al solito resa protagonista dei suoi spot caratteristici, esibendo anche un bel cross body dalla terza corda sugli MNM che stazionavano a bordo ring. Melina dal canto suo ha offerto una prova nel complesso dignitosa, ed ha saputo mascherare con la grinta l’inesperienza sul ring. Buona la partecipazione del pubblico, sicuramente coinvolto da un match che non ha mai avuto fasi di stanca.

Ric Flair vs Triple H: 8+
Dopo l’ottimo Steel Cage Match di Taboo Tuesday, Triple H e Ric Flair sono riusciti a metter su ancora una volta un grandissimo incontro. E’ stato un match molto intenso e cruento nello scambio dei colpi, con un Ric Flair ridotto ad una maschera di sangue dopo i ripetuti colpi subiti da Triple H armato di cacciavite. La storia del match è stata raccontata ottimamente, con un Ric Flair che ha pagato la differenza d’età col suo avversario pur mostrando una tenacia straordinaria. Il match si è svolto sia dentro che fuori dal ring, con una fase iniziale combattuta anche tra il pubblico. La lentezza caratteristica di questo gimmick match si è avvertita solo nel finale dell’incontro, ma è risultata funzionale all’interno della sfida.

Kurt Angle vs John Cena: 7+
Discreto incontro che ha beneficiato per certi versi del particolare booking. Angle e Cena hanno messo su un incontro solido contraddistinto da scambi non spettacolari ma comunque intensi, ed hanno impostato la sfida sulle continue ref-bump che hanno reso la sfida abbastanza imprevedibile. Kurt Angle è riuscito a tirar fuori una discreta prova da John Cena, tornando ad esibire anche il suo splendido moonsault dalla terza corda. Peccato per la durata ridotta (poco più di 13 minuti) che non ha permesso all’incontro di svilupparsi in maniera completa, e per il finale confuso e poco incisivo.
Il pubblico diviso tra i due wrestler (60% Angle e 40% Cena) ha comunque creato una particolare atmosfera intorno al match, e c’è da sperare che i due possano affrontarsi ancora in futuro, magari in un gimmick match.

Eric Bischoff vs Teodore Long: s.v
5 minuti della mia vita che non riavrò mai indietro…

Raw Team vs Smackdown Team: 7/8
La WWE ha provato a ripetere il fantastico 5 vs 5 visto a Survivor Series 2003 col Team Austin ed il Team Bischoff: nonostante quell’incontro risulti ancora superiore, possiamo essere comunque soddisfatti di questo main event. L’incontro è risultato intenso e privo di pause, e rispetto al match del 2003 ha peccato forse nella mancanza di drammaticità che quel match ebbe nelle fasi finali. Ancora una volta HBK ha offerto un’ottima prova portandosi da un 1-3 ad un 1-1, ma ancora una volta è rimasto vittima dello schienamento di Orton proprio come 2 anni fa. Dignitosa la partecipazione di Batista nonostante l’infortunio, buona quella di Rey Mysterio che ha saputo velocizzare l’incontro in diverse fasi. Peccato per le intro dei wrestlers che hanno portato via troppo tempo, costringendo così ad alcuni schienamenti a mio avviso affrettati.

PPV: 7.5
Decisamente una buona edizione di Survivor Series, con un livello qualitativo degli incontri complessivamente discreto dall’inizio alla fine. Tralasciando il match tra Long e Bischoff (chiamarlo match sembrerà eccessivo), tutti gli incontri hanno offerto uno spettacolo tra il pienamente sufficiente ed il molto buono. Miglior match della serata quello tra Ric Flair e Triple H, un Last Man Standing Match nella storia della WWE secondo solo a quello che HHH e Jericho combatterono a Fully Loaded 2000. Ric Flair è riuscito ad inanellare nel giro di poche settimane due ottimi incontri, probabilmente i migliori disputati negli ultimi anni di carriera, ed è incredibile come alla sua età riesca ancora a offrire certe prestazioni. Il main event ha offerto più o meno ciò che ci si poteva aspettare, anche se nonostante i buoni risultati si poteva fare forse qualcosa in più, mentre il match tra Kurt Angle e John Cena può rappresentare un capitolo interessante all’interno di un feud che si protrarrà ancora per qualche tempo. Il ritorno dell’Undertaker è stato… il solito ritorno dell’Undertaker, né più né meno. E’ stata pregevole l’uscita dalla bara in fiamme, e possiamo finalmente applaudire il cambio di costume e di look (fortunatamente si è tinto la barba…) che perlomeno danno l’idea di avere a che fare con un personaggio rinnovato rispetto al solito Undertaker visto da Wrestlemania 20 in poi. Con la scomparsa di Eddie Guerrero, sarà probabile per lui un coinvolgimento maggiore all’interno della WWE.

Alla prossima

David ‘DVD’ Grauli

Scritto da David Grauli
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