WWE SummerSlam 2005

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata a Summerslam 2005. Nel forum ho letto i messaggi di chi vorrebbe uno Stamford anche per la TNA: avrei piacere a farlo se avessi più tempo, anche perché la TNA negli ultimi due PPV (soprattutto con Sacrifice) ha proposto uno spettacolo di altissima qualità (per chi vuole saperlo, avrei dato a AJ Styles vs Samoa Joe probabilmente 8.5 o 8/9, ma solo perché ho paura che siano in grado di fare ancora meglio…). Staremo a vedere se magari nei prossimi mesi ci sarà la possibilità di redigere nuovamente questa rubrica…


Chris Benoit vs Orlando Jordan: S.V.
Senza voto, ma in un solo colpo la WWE ha fatto filotto: ha tolto la cintura ad Orlando Jordan, ha fatto durare pochi secondi il match che più era predestinato a fare schifo ed ha caricato il pubblico con una vittoria di Benoit impressionante per la brevissima durata della contesa… cosa chiedere di più?

Edge vs Matt Hardy: 6+
Uno degli incontri più “stiff”, intenso e reale nei colpi portati che mi sia capitato di vedere nella WWE negli ultimi anni, ma se da questo incontro vi aspettavate un “HHH vs Mick Foley” rimarrete delusi. L’andamento dell’incontro e lo stile di lotta adottato (solo pugni e calci) è stato assolutamente perfetto in quanto un match di wrestling più canonico sarebbe stato improponibile considerando la rivalità reale tra i due, e l’interesse di fronte agli sviluppi dell’incontro è stato sempre alto per l’imprevedibilità della contesa. Il problema risiede però nel finale improvviso, troppo umiliante per un Matt Hardy sostenutissimo dal pubblico. Nel complesso il match merita a mio avviso un voto comunque più che positivo per il coinvolgimento e l’intensità della sfida, anche se secondo me una doppia squalifica sarebbe stata più adatta. In previsione di un lungo feud tra i due questo incontro può avere comunque un senso, soprattutto perché rende imprevedibile il proseguo di questa rivalità.

Rey Mysterio vs Eddie Guerrero: 8.5
Ottimo spot-fest che ha regalato spettacolo dall’inizio alla fine. Rey Mysterio ed Eddie Guerrero non hanno combattuto un match perfetto (evidente l’errore nella powerbomb di Guerrero dalla scala) né originalissimo (a parte la back-body drop di Rey Mysterio sulla scala), ma nel complesso la sfida è risultata comunque estremamente godibile anche grazie al grande apporto da parte del pubblico. Contraddistinto da una ritmo costante seppur non velocissimo, il match ha proposto alcuni momenti di grande spettacolo ed è riuscito a “raccontare una storia” grazie anche alla drammaticità di alcuni segmenti molto emozionanti. Le inquadrature continue di Dominick (che non brilla per assortimento di espressioni, anche quando il padre si ammazza cadendo dalla scala…) alla lunga sono risultate eccessive, mentre il finale con l’interferenza della signora Guerrero ha rappresentato uno spunto interessante all’interno del match. All’interno del lungo feud tra i due questo è stato sicuramente il miglior match, ma bisogna dire che nessuno dei loro incontri ha raggiunto l’eccellenza del match che i due disputarono ad Halloween Havoc 97.

Kurt Angle vs Eugene: 6
Troppo breve l’incontro tra Angle ed Eugene per meritare qualcosa in più della sufficienza, nonostante la contesa sia risultata comunque molto intensa per quel poco che è durata. Mi aspettavo che Eugene mostrasse il grande bagaglio tecnico di cui dispone proprio per meglio interagire con Kurt Angle, ed invece i due si sono limitati a combattere da subito quella che è sembrata la sequenza finale di un match più lungo, scambiandosi manovre finali e submission. Se Kurt Angle esce rafforzato dal match, Eugene esce completamente distrutto da un incontro che dovrebbe servire come campanello d’allarme per la WWE: Eugene è odiato dai tifosi e necessità di una qualche variazione alla gimmick.

Undertaker vs Randy Orton: 6.5
Incontro più che sufficiente, ma inferiore rispetto al match che i due hanno combattuto a Wrestlemania 21. Rispetto al loro precedente la sfida di Summerslam ha avuto una durata maggiore, e questo è risultato nello stesso tempo un pregio ed un difetto: se la maggior durata ha dato alla sfida un senso di completezza maggiore, nello stesso modo ha dilatato e rallentato i tempi dell’azione, aggiungendo così all’incontro alcune fasi monotone (soprattutto il segmento centrale controllato da Taker). Per il resto è risultata una sfida più che accettabile, priva di spot esaltanti (buona però la tripla tombstone rovesciata) ma comunque solida nello svolgimento. Discreta la fase finale, meno la conclusione con l’interferenza del “tifoso-Bob Orton” utile solo a coprire il job di Undertaker.

Chris Jericho vs John Cena: 7.5
Buono l’incontro tra Jericho e Cena, con gran parte dei meriti che vanno al wrestler canadese. Il match è stato intenso e privo di pause, e pur senza proporre azioni spettacolari è risultato molto solido e ben combattuto. Dopo un inizio discreto il match è aumentato d’intensità col passare dei minuti, fino all’ottima fase finale che ha coinvolto moltissimo (come si vede raramente nella WWE degli ultimi tempi) il pubblico presente nell’arena diviso tra sostenitori di Jericho e fans di Cena. Probabilmente se la notizia della pausa che Jericho prenderà dalla WWE non fosse uscita il finale sarebbe risultato ancora più incerto ed interessante.

Batista vs JBL: 7
Discreto incontro brawl, decisamente un’altra storia rispetto al pessimo incontro che i due hanno combattuto a Great American Bash. L’utilizzo di oggetti contundenti, le fasi combattute al di fuori del ring e la durata minore dell’incontro (dieci minuti scarsi) hanno sicuramente rappresentato la chiave di successo del match, risultato godibile dall’inizio alla fine. Il match è risultato nel complesso intenso, e seppure meno coinvolgente rispetto all’altro incontro per il titolo tra Jericho e Cena ha proposto alcuni spunti interessanti, come la Batista Bomb sulle scalette d’acciaio.

Hulk Hogan vs Shawn Michaels: 8/9
Come al solito un incontro del genere non può non prescindere dal fattore emozionale (e due mostri sacri come Hogan ed HBK riescono a coinvolgere come nessun’altro nella WWE), ed il voto assegnato tiene ovviamente in considerazione questo parametro che i “ragionieri” del wrestling web spesso dimenticano. Hogan vs Michaels è stato un incontro che è andato oltre le più rosee aspettative, e Michales è riuscito DA SOLO a fare il match e a dare dinamicità alla sfida con il suo selling esasperato che lo ha riportato ai livelli dei suoi anni migliori (Hogan è rimasto praticamente immobile…). Il coinvolgimento nei confronti del match è stato incredibile: Hogan e Michaels sanno lavorare il pubblico come pochi sanno fare, e sono capaci di raccontare una storia sul ring senza bisogno di azioni spettacolari. Da evidenziare è proprio come i due abbiano combattuto senza l’ausilio di un booking esasperato (come ad esempio per Hogan vs McMahon di WM19).

PPV: 8
Come da previsioni Summerslam 2005 si rileva decisamente un ottimo PPV, forse il migliore sinora disputato nella WWE in questa stagione. Non è una sorpresa considerando la card dell’evento che presentava (ad esclusione del match per l’US Title durato pochi secondi) solo incontri di una certa rilevanza, frutto di storyline di spessore e non di feud improvvisati tanto per inserire un wrestler all’interno dell’evento.
Il PPV viveva sull’hype del match tra Hulk Hogan e Shawn Michaels, un incontro andato ben oltre le più rosee aspettative grazie ad un HBK d’altri tempi. Michaels ha combattuto letteralmente per due, vendendo in maniera esasperata i colpi di Hogan e dando all’incontro un senso di dinamicità ed intensità notevole considerando le enormi limitazioni di Hogan, ridotto ormai ad oggetto immobile sul ring. Questa non vuole essere una critica nei confronti di Hogan (stiamo comunque parlando di un wrestler arrivato a 52 pieno di acciacchi e che recentemente ha subito un intervento di sostituzione dell’anca) bensì di un modo per incensare l’impresa di Shawn Michaels, forse autore a Summerslam del capolavoro della sua carriera: riuscire a condurre Hogan ad un match di questo livello è stato un autentico miracolo. Il merito di Hogan è stato quello di trasportare il pubblico (straordinario per come ha supportato tutti gli incontri) con il suo carisma eccezionale e con la sua abilità nel sapere raccontare una storia sul ring, capacità che manca a tanti altri wrestlers ben più preparati tecnicamente. Il suo blade-job notevole ha aggiunto drammaticità alla sfida, rendendo il finale emozionante ed incerto come raramente visto quest’anno. Rispetto ad Hogan vs The Rock è stato un incontro decisamente più bello, anche se forse l’atmosfera dell’incontro di WM18 resta ancora insuperata.
Il resto della card si è mantenuta ugualmente su livelli molto buoni. Il match per l’US Title è stato a mio avviso perfetto per i motivi già illustrati in fase di commento del match, così come mi è sembrata giusta l’impostazione dell’incontro tra Edge e Matt Hardy (finale escluso). Undertaker vs Orton pur non superando il loro precedente incontro di Wrestlemania si sono mantenuti su livelli più che sufficienti, mentre Rey Mysterio ed Eddie Guerrero hanno combattuto uno spot-fest spettacolare che ha saputo raccontare anche una storia interessante all’interno di un lungo feud. Di buon livello i match per i titoli di campione del mondo, e dispiace sapere che Jericho lascerà per un po’ Raw dopo aver visto come è riuscito a condurre Cena ad un incontro di qualità. Nota di merito per il pubblico, grandissimo per come ha supportato i wrestlers dall’inizio alla fine.
La speranza è che ora la WWE non sieda sugli allori come generalmente accade dopo Summerslam, in attesa di sparare i colpi migliori a partire dalla Royal Rumble dell’anno successivo.
 

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