WWE No Mercy 2005

n Amici di Tuttowrestling, eccoci tornati al consueto appuntamento post PPV con lo Stamford Report. Questa volta alla conduzione, me, A-Bomb, a cui tocca il compito di sostituire David Grauli, colpito da un grave lutto familiare. Stringendomi ancora una volta vicino a David, passo al commento dei match del PPV No Mercy, disputatosi la scorsa domenica.


THE NEW LEGION OF DOOM & CHRISTY Vs MNM (6)
Match d’apertura dal risultato abbastanza scontato e che non ha offerto spunti di particolare interesse. Tuttavia appoggiarsi all’ormai stracollaudata tag team formula ha giovato non poco a questo incontro che alla fine non ha divertito nessuno, ma non ha nemmeno annoiato, il che di questi tempi non è poco. Un po’ triste vedere Christy eseguire la Doomsday Device, anche se ad onore del vero, va detto che nel ring la ragazza sta lentamente migliorando.

BOBBY LASHLEY Vs SIMON DEAN (6)
In match come questi, il cui unico scopo è far apparire splendente la nuova star di turno e il risultato non è in dubbio, occorre giudicare l’incontro con altri parametri. Vediamo quindi: Lashley ha fatto la sua bella figura? Si. Dean ha venduto tutte le mosse come se foss estato investito da un Tornado? Si. Ci siamo accorti tutti che Lashley è potente e ha un discreto bagaglio tecnico? Direi proprio di si. Ecco spiegato il 6 assegnato a questo incontro brevissimo.

4 WAY MATCH: CHRIS BENOIT Vs BOOKER T Vs ORLANDO JORDAN Vs CHRISTIAN (7)
Forse il miglior match della serata, grazie soprattutto al fatto che avendo quattro persone coinvolte nello stesso momento nel ring, non si sono registrati momenti morti e pause inutili. Ognuno dei wrestler coinvolti ha fatto quello che doveva fare, alcuni spot interessanti non sono mancati, l’azione è stata sempre alta e alla fine a spuntarla è stato Chris Benoit che esce rafforzato da questa vittoria, considerando anche il fatto che lui stesso aveva voluto sfidare tutti e tre i suoi avversari.

KEN KENNEDY Vs HARDCORE HOLLY (5)
Per questo match valgono le stesse premesse fatte per il match tra Bobby Lashley e Simon Dean. Dunque il giudizio non può essere sufficiente questa volta. L’incontro è stato troppo lungo e quasi sempre nelle mani di Ken Kennedy, ancora troppo acerbo per poter condurre il match. E infatti l’azione era spesso slegata e senza una chiara logica e la stessa azione spesso è venuta a mancare. Troppe infatti le fasi di stallo e la grande finisher di Kennedy non basta a risollevare la valutazione per questo match.

JBL Vs REY MYSTERIO (5)
Se volevate l’ennesima prova che lo stile di Rey Mysterio è inconiugabile con quello della gran parte dei big man WWE, eccola qua. Match lento, privo di emozioni particolari. Dopo una discreta partenza con Rey che ha puntato a far correre ovunque JBL per farlo stancare, la mossa successiva ha purtroppo finito con lo stancare il pubblico. Troppe resthold, JBL che più del fall away slam non riusciva a mettere a segno e trademark move di Rey Mysterioe seguite qua e la a casaccio. Il fatto che i due wrestler hanno comunque dato tutto quello che potevano, non depone a favore di chi ha pensato che mettere uno contro l’altro il texano e il messicano, fosse una gran trovata.

HANDICAP CASKET MATCH: UNDERTAKER Vs RANDY ORTON & BOB ORTON (7)
Giù il cappello e tante scuse. Pensavo al solito match trito e ritrito, visto e rivisto. E invece qualcosa di buono si è visto, in particolare da parte dell’Undertaker che non si è fermato un istante, fornendo una grande prova per tenere il più alto possibile il ritmo dell’incontro. Da segnalare il superplex eseguito dagli Orton su Taker, quest’ultimo che evita la sconfitta grazie a un doppio DDT e la triangle choke con cui Taker ha infilato nella bara Bob Orton. Alla fine però la vittoria è andata al legend killer e a suo padre grazie ad un’estintorata e ad una sediata che hanno tramortito Taker.

JUVENTUD Vs NUNZIO (5)
Pop corn match della serata, inserito appositamente tra i due main event del PPV per far rifiatare i tifosi e che non ha offerto davvero nulla di interssante. Davvero questo era un cruiser match? E chi se ne è accorto? Tra una sequenza blanda e una sbagliata, tra un russian leg sweep ridicolamente eseguito e un calcio assestato chissà dove, il match è servito a seppellire ancora di più questa categoria. E il fatto che la cintura sia stata appioppata a Juventud, che domenica era chiaramente senza alcuna voglia di lottare, non fa che preoccupare ancora di più per il futuro di questa cintura. Ah, un’ultima cosa. Perché mettere contro due heel?

BATISTA Vs EDDIE GUERRERO (5)
Ennesimo main event deludente per Batista, in un match in cui si sono viste in tutto due mosse, tutte eseguite da Eddie e in cui la noia, la lentezza e le rest hold inutili hanno occupato troppo tempo. Dopo una prima fase giocata sullo studio, i due wrestler si sono esibiti nella sagra delle prese a terra, finendo con l’annoiare un po’ tutti. Alla fine gli unici due momenti di interesse, sono stati vedere Eddie Guerrero rifiutarsi di prendere a sediate il campione del mondo, segno che forse è in vista un turn face. Alla fine vittoria improvvisa di Batista che non esce bene da questo PPV.

VOTO PPV (5)

Ci aspettavamo un po’ tutti PPV disastroso. Ebbene sappiate che poteva andare molto, ma molto peggio se a salvare la baracca non ci fossero stati Undertaker e Chris Benoit. D’altra parte questo è quel che passa il convento di Smackdown! e di conseguenza più di tanto non si può di certo pretendere. Un campione immaturo non aiutato dai suoi avversari (Batista), feud lampo (Lashley vs Dean) oppure stagnanti da mesi (LOD Vs MNM), gente che compare e scompare all’improvviso e che viene fatta passare per imbattibile (Hardcore Holly), star la cui ascesa è stata fermata per motivi incomprensibili a chiunque (Christian e MNM), gente inaffidabile e senza alcuna motivazione che riceve push e occupa tempo e spazi preziosi (Animal, Juventud, Booker T), gente considerata inaffidabile e che viene riportata al top perché di meglio non c’è (Eddie Guerrero). Pollice in basso dunque per questo PPV e soprattutto per come Smackdown! è diretto.

A-Bomb
Antonio Bomba

Scritto da David Grauli
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