WWE NO MERCY

Un saluto e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata a No Mercy. In attesa di
conoscere le novità inerenti al prossimo tour WWE in Italia (11 date? Registrazioni di Raw e SD?!?
Mmmh…) passiamo a commentare un evento che sulla carta sembrava destinato a lasciare il segno
negativamente, e che invece è riuscito ad invertire i pronostici della vigilia…


Matt Hardy vs Gregory Helms: 6/7
Discreto incontro d’apertura tra due lottatori che si conoscono molto bene da diversi anni. Similari
da un punto di vista stilistico, Hardy ed Helms hanno messo su un match nel complesso convincente,
caratterizzato da una prima parte di studio dove i due lottatori hanno preferito non mostrare troppo,
ad eccezione di una bel pescado di Matt Hardy. Decisamente meglio il seguito del match, più intenso
e ricco di fasi coinvolgenti grazie ai numerosi tentativi di schienamento da ambo le parti. Ottima la
partecipazione del pubblico, sia per la qualità del match sia perchè entrambi i lottatori sono originari
del posto.

Brian Kendrick & Paul London vs Idol Stevens & K.C. James: 7-
Decisamente un buon match di coppia. Il match è risultato estremamente piacevole dall’inizio alla
fine, grazie al modo in cui si è riusciti a mescolare perfettamente la spettacolarità e la rapidità del
duo London & Kendrick e l’impostazione più classica, anche nel modo di portare avanti il match,
dei due heel. Il match è stato privo di fasi di stanca, tutto si è svolto con grande intensità e solidità
d’azione nonostante la sfida sia stata ricca di fasi concitate. Buono anche il coinvolgimento delle
divas a bordo ring. Peccato per la durata, con 6/7 minuti in più avremmo visto uno dei migliori tag
team match dell’anno.

MVP vs Marty Garner: 4
Uno squash di pochi minuti ed un esordio per nulla impressionante per MVP, dopo tutte le fanfare
che hanno preceduto il suo ingresso nella WWE. Probabilmente l’effetto voluto dalla WWE era proprio
quello di suscitare impressioni negative da parte del pubblico, tanto per rendere MVP ancora più
inviso ai fans della federazione di Stamford…

Undertaker vs Mr. Kennedy: 6+
Sicuramente superiore a quelle che erano le attese della vigilia. Nonostante le caratteristiche di
Kennedy non siano di quelle in grado di tirar fuori grandi cose da Taker, i due hanno dimostrato nel
complesso di sapersi integrare discretamente. Certo, la durata eccessiva del match (oltre 20 minuti)
ha fatto si che il match in alcuni frangenti, soprattutto nella prima parte, abbia proposto fasi poco
ispirate, ma col proseguo del match l’intensità è salita ed i due sono riusciti a metter su una sfida
credibile e coinvolgente, grazie anche ai numerosi cambi di fronte. Peccato per la squalifica nel
finale che toglie qualcosa alla valutazione complessiva .

Rey Mysterio vs Chavo Guerrero: 7 – –
Piacevole incontro brawl combattuto quasi esclusivamente al di fuori del ring e tra il pubblico. Il fatto
che incontri di questo tipo siano diventati una rarità nella WWE (a differenza dell’era Austin dove
erano all’ordine del giorno) ha sicuramente aiutato il match ad imporsi positivamente. Rey e Chavo
si sono alternati nell’esecuzione di spot più o meno spettacolari, ed hanno ben sfruttato la presenza
di sedie, transenne e balaustre in diverse occasioni. Peccato per l’imprecisione finale in cui il bel
volo di Rey Mysterio dalla balaustra è stato vanificato dalla caduta all’indietro di Chavo e dal
conteggio artificioso dell’arbitro.

Chris Benoit vs William Regal: 7+
Incontro inserito a sorpresa all’interno dell’evento, ma non è assolutamente una sorpresa la qualità
del match per chi ha avuto modo di vedere i due all’opera in quel piccolo classico che è stato il
loro match del Brian Pillman Memorial 2000. E’ stato un match molto classico nello stile con
continue prese a terra, anche se caratterizzate da un’esecuzione mai troppo statica. Benoit e Regal
si sono scambiati colpi molto stiff (la testata di Benoit che ha fatto sanguinare Regal su tutte), ed
hanno combattuto un match credibile ed intenso, anche se il pubblico non sempre ha sostenuto i
due come avrebbero meritato.

Batista vs King Booker vs Bobby Lashley vs Finlay: 7
Main event nel complesso discreto ma comunque non in grado di far fare il salto di qualità al
PPV. E’ stata una contesa molto solida dall’inizio alla fine, migliore nella seconda parte per
intensità e coinvolgimento. Non si sono visti spot esaltanti o fasi particolarmente elaborate: i
quattro lottatori si sono limitati a combattere un match ordinato senza lasciar spazio a
particolari colpi di scena. Quello che sarebbe dovuto essere il momento clou, lo scontro tra
Batista e Lashley, non ha coinvolto particolarmente il pubblico, cosa che dovrebbe far riflettere
la WWE riguardo ad un possibile main event a WM 23 tra i due lottatori.

PPV: 6/7
Un PPV di livello assolutamente dignitoso, e per questo possiamo parlare tranquillamente di
una gradita sorpresa considerando che sulla carta No Mercy lasciava presagire scenari ben
più pessimistici. Le scarse aspettative della vigilia hanno sicuramente fatto sì che questo evento
abbia positivamente (aggiungiamo anche moderatamente, dopotutto non ci troviamo di fronte
ad un nuovo Unforgiven 2006) colpito, ma è innegabile come ogni incontro abbia offerto uno
spettacolo piacevole, eccezion fatta per il match di MVP (ma considerando la durata non dovremmo
neanche tenerne conto). Il roster di Smackdown è quello che è, e con il materiale a disposizione
bisogna dire che la WWE è riuscita a metter su uno spettacolo piacevole. Non bisogna dimenticare
il ritorno a sorpresa di Benoit che si è rivelato un valore aggiunto al PPV, anche da un punto
di vista qualitativo considerando che è stato suo il miglior match della serata. Probabilmente
se avessimo avuto un main event dall’8 in su avremmo potuto scrivere in termini ben più
entusiastici di questo evento, ma proprio in questo senso è mancato il match in grado di far fare
il salto di qualità a No Mercy. Nel complesso comunque non possiamo di certo lamentarci, in
passato abbiamo visto sicuramente di peggio…
 

Scritto da David Grauli
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