WWE ARMAGEDDON 2005

Un saluto da parte di David Grauli e benvenuti a questa nuova edizione di Stamford Report dedicata ad Armageddon 2005. Mancano pochissimi giorni a Natale, per cui approfitto di questa occasione per fare a tutti voi gli auguri di Buon Natale e di un felice anno nuovo. Armageddon è l’ultimo PPV della WWE prima del nuovo anno, e generalmente si tratta di uno show che non offre grande spettacolo: vediamo se questa edizione 2005 ripeterà il trend degli ultimi anni…


JBL vs Matt Hardy: 6 – –
Appena sufficiente l’incontro tra JBL e Matt Hardy, e le potenzialità per un incontro migliore c’erano sicuramente. I due wrestler hanno infatti dimostrato di sapersi muovere sul ring combattendo un match solido e credibile, ma la durata contenuta dell’incontro e l’andamento a senso unico in favore di JBL (molto stiff in alcuni colpi) ha trasformato il match in un quasi squash che sa di punizione nei confronti di Matt Hardy. Peccato perché per quel poco che si è visto i due sono sembrati integrarsi discretamente.

MNM vs Mexicools: 6.5
Discreto incontro tra due coppie autentiche, merce rara nella WWE di questi tempi. Il match è stato caratterizzato da un ritmo sostenuto e da alcuni high spot ad opera dei Mexicools che hanno reso spettacolare l’azione in diversi frangenti, pur mantenendo la classica struttura dei tag match dove i due face non riescono a darsi il cambio. Peccato per la durata esigua della contesa perché con qualche minuto in più avremmo avuto una valutazione ben maggiore.

Chris Benoit vs Booker T: 7.5
Buono l’incontro tra Benoit e Booker T, al livello dei migliori incontri che i due combatterono già nel Best of Seven visto nel 1998 in WCW. Il ritmo della contesa non è stato molto veloce, soprattutto nella prima parte, ma l’incontro è stato veramente molto solido e credibile nell’andamento della sfida. Ottima la storia che i due sono riusciti a raccontare sul ring, con Benoit alla disperata ricerca del punto della sopravvivenza in questa serie di incontri tra i due. La parte finale del match è stata molto bella, con un pubblico molto partecipe ed un’ottima Sharmell a bordo ring.

Bob Lashley vs William Regal & Paul Burchill: 6 –
Senza infamia e senza lode quest’handicap match. Brevissimo nella durata (poco più di 3 minuti) l’incontro è stato più che altro un modo per imporre all’attenzione Lashley su cui la federazione sembra puntare per il futuro. Non si è visto molto oltre a qualche power move di Lashley e a qualche manovra aerea di Burchill, ma non ci sono state nemmeno fasi negative nel corso del match. Da evidenziare la totale apatia del pubblico, veramente poco reattivo.

Kid Kash vs Juventud: 6.5
Più che sufficiente il match tra i due cruiser della WWE. I due wrester hanno provato a mostrare qualcosa di buon pur combattendo col freno a mano tirato rispetto alle loro potenzialità (nella TNA avrebbero combattuto tutt’altro match), offrendo un discreto spettacolo per tutto l’arco dell’incontro grazie ad alcune interessanti manovre aeree. Caratterizzato da un ritmo costante, il match ha sofferto purtroppo per un pubblico completamente assente, quasi irritante per la mancanza di reazione di fronte agli spot più interessanti. Discreta la fase finale.

Rey Mysterio & Batista vs Kane & Big Show: 6
Sarebbe stato perfetto per un main event di uno show settimanale, peccato solo sia stato disputato in un PPV. E’ stato un match privo di alti e bassi, breve nella durata e caratterizzato da un ritmo nella media. Sono mancante fasi particolarmente esaltanti, anche se l’intensità si è mantenuta sempre su di un livello discreto. Poco sfruttate le capacità di Rey Mysterio di velocizzare la sfida, un grosso errore considerando la staticità degli altri 3 wrestler. Il finale non ha convinto del tutto, forse perché non supportato da un climax all’altezza.

Undertaker vs Randy Orton: 7.5
Più che discreto il main event tra Undertaker ed Orton, ma inferiore a quelle che erano le attese della vigilia. Il match non è stato poi molto differente da quelli che sono stati i precedenti incontri tra questi due wrestler, e la gabbia ha giocato un ruolo solo in rare occasioni. L’utilizzo delle sedie, della catena e del tavolo ha offerto qualche variante in più, ma la mancanza di un high spot dal tetto della gabbia ha lasciato l’amaro in bocca considerando che la WWE aveva puntato molto su questa caratteristica vista nei precedenti Hell in a Cell. Discreta invece la storia che i due wrestlers sono riusciti a raccontare, anche se non sempre supportata da un’azione intensa, soprattutto nella prima parte. Decisamente meglio il finale del match, più intenso e movimentato grazie alle ref bump ed a Bob Orton.

PPV: 7-
Un PPV nella media che, nonostante due incontri più che discreti, non lascia particolarmente il segno. Generalmente Armageddon è un PPV che non offre grande spettacolo, soprattutto perché la WWE preferisce sparare le migliori cartucce con l’inizio del nuovo anno. Questa edizione non sfugge alla tradizione. Il main event è stato un buon match, ma sicuramente inferiore alla tradizione degli Hell in a Cell della WWE. Taker ed Orton hanno cercato di ripetere la struttura del primo Hell in a Cell, con Orton nel ruolo che fu di Shawn Michaels, ma è mancato l’effetto novità e gli high spot in grado di lasciare il segno. Buono anche il match tra Benoit e Booker T, il migliore tra quelli combattuti finora dai due nella WWE, ma non è un match in grado di far fare il salto di qualità al PPV. Delusione invece per il match tra i due tag team champions: assolutamente nella media, quasi da show televisivo. Un match di questa importanza, soprattutto perché combattuto da wrestlers di due brand differenti, deve offrire uno spettacolo ben differente, non può scorrere via in questo modo senza lasciare il segno. Il resto della card si è mantenuto su livelli medi, senza grossi sussulti e comunque con l’idea che si potesse fare qualcosa di più, soprattutto per match come JBL vs Matt Hardy e Juventud vs Kid Kash (se gliel’avessero permesso, i due sarebbero stati in grado di combattere un match da 8). Qualche segmento extra ring (ad esempio quello di Tim White, tanto di cattivo gusto quanto fine a se stesso) poteva essere eliminato per dare più spazio ad alcuni incontri, come ad esempio il match per il titolo cruiserweight. Pessimo il pubblico, veramente poco partecipe nel corso dell’evento.

David ‘DVD’ Grauli

Scritto da David Grauli
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