WWE ARMAGEDDON

Kane vs MVP: 6+


Incontro piacevole che soddisfa quelle che erano le attese della vigilia. Il particolare gimmick match limita notevolmente i due lottatori sia negli spazi sia nell’azione vera e propria, ma l’incontro va visto più nella spettacolarità dell’insieme (le fiammate improvvise, la particolare illuminazione), ed in questo il match si è rivelato più che sufficiente. Rispetto ai precedenti Inferno Match ci sono state delle varianti come ad esempio Kane che tenta di colpire MVP con un turnbuckle incendiato, oppure alcuni spot interessanti in cui i due lottatori hanno rischiato di finire sul fuoco. Sul fuoco c’è finito MVP, e stavolta è sembrato un qualcosa di meno artificioso rispetto ai precedenti Inferno Match. Discreta partecipazione del pubblico e giusta la durata non eccessiva della contesa: il rischio che il match scadesse nella noia era dietro l’angolo.

Paul London & Brian Kendrick vs William Regal & Dave Taylor vs MNM vs Hardy Boys: 8.5

Straordinaria sorpresa all’interno di questo PPV, forse perchè la WWE doveva farsi perdonare qualcosa. E’ stato un grande ladder match, uno dei migliori visti nella WWE, caratterizzato da un’azione senza sosta e da alcuni spot clamorosi, come il colpo di scala ricevuto in faccia da Mercury che lo ha ridotto ad una maschera di sangue (una roba veramente mai vista). Strutturalmente il match è stato il classico spot-fest, ma per un match del genere non è necessariamente un difetto. Grande prestazione da parte dei team, ad eccezione del duo Regal & Taylor limitati al minimo indispensabile (a tratti comunque divertenti nel loro essere assolutamente fuori ruolo).

Mike Mizanin vs Boogeyman: 5

Uno squash che per la sua breve durata ci può stare benissimo all’interno del PPV, considerando che le aspettative per questo incontro erano forse ben peggiori. Tra clothesline e calci si è visto molto poco, ma oramai siamo abituati agli incontri di Boogeyman. Svanito l’effetto novità il giochino dei vermi comincia un pò a stufare, ma finchè gli concedono pochi minuti a PPV la cosa può pure andare avanti senza fare troppi danni…

Chris Benoit vs Chavo Guerrero: 7-

Migliore dell’incontro che i due hanno disputato a Survivor Series 2006, grazie anche ad una durata maggiore. E’ stato un match molto solido dall’inizio alla fine che ha saputo integrare bene i vari elementi della storyline che li vede protagonisti, compresa l’interferenza di Vickie Guerrero nel finale del match. Dopo un inizio contraddistinto da un’azione più rapida il match è calato leggermente nella fase centrale, pur senza risultare mai noioso, riprendendo quota nella parte finale con la già citata interferenza di Vickie. Buona la serie degli 8 german suplex consecutivi ad opera di Benoit, sicuramente l’highlight dell’incontro a cui il pubblico ha tributato un’autentica ovazione.

Gregory Helms vs Jimmy Wang Yang: 6+

Incontro nel complesso più sufficiente, ma ciò che questi due wrestler sono in grado di mostrare si è visto solo a tratti. Come al solito la WWE ha ingabbiato due cruiser in un match stile pesi massimi, cosa che finisce per rendere inutile la categoria pesi leggeri. L’inizio veloce aveva lasciato immaginare un proseguo differente, ed invece i ritmi sono calati allorchè Helms ha preso il controllo della situazione. Intendiamoci, queste fasi non sono state completamente mediocri, ma è un peccato vedere certe lottatori costretti a rifugiarsi nelle prese a terra che hanno più volte indispettito il pubblico. Più spettacolare invece la prova di Yang, autore di alcune spettacolari manovre aeree.

Undertaker vs Ken Kennedy: 7.5

Ottimo incontro, sicuramente al di sopra di quelle che erano le attese. E’ stato un match in pieno brawl che tanto ha ricordato i main event della WWE dell’era Attitude, con i due lottatori impegnati a scambiarsi pugni dentro e fuori il ring. Il match non ha avuto pause, ed è risultato estremanente vario e coinvolgente dall’inizio alla fine. L’incontro è stato studiato nei minimi particolari a cominciare dalle riprese all’interno dell’auto funebre, passando per il frangente combattuto al di sopra della splendida struttura che costituiva l’ingresso dei lottatori (bella la caduta dell’Undertaker dall’alto del “castello”). Undertaker è apparso estremamente motivato (probabilmente in vista del main event di Wrestlemania), ma anche Kennedy nonostante la sconfitta è uscito a testa alta dalla contesa. Per Kennedy probabilmente questo è il miglior incontro combattuto finora nella sua carriera.

Batista & John Cena vs King Booker & Finlay: 6

Incontro sufficiente e nulla più, sicuramente non all’altezza del ruolo occupato all’interno della card. E’ stato un match senza alti nè bassi che ha avuto i suoi momenti migliori con Finlay e Cena, ma nel complesso è sembrato più un main event di uno show settimanale. Cena ha mostrato una certa intensità sul ring, mentre Batista è apparso veramente l’ombra di quello che già prima non era un grande lottatore ma che perlomeno non risultava imbarazzate come invece accade oggi per colpa dei suoi continui errori, anche negli spot più semplici.

PPV: Buono

Miglior PPV dell’anno per quel che riguarda il roster di Smackdown, e non solo per la mancanza di valide alternative. Questa edizione di Armageddon già sulla carta appariva uno show discreto, ma l’inserimento a sorpresa del Ladder Match per i titoli di coppia l’ha reso un evento che merita di essere visto. Come già scritto in fase di recensione, la WWE aveva forse qualcosa da farsi perdonare dopo il pessimo PPV della ECW visto alcune settimane fa. Oltre al match di coppia spicca il buon incontro tra Undertaker e Ken Kennedy, molto piacevole considerando che incontri brawl di questo tipo sono diventati merce rara in casa Stamford. Delude invece il main event, poco appetibile sia perchè non metteva in palio nulla sia per il livello qualitativo poco più che dignitoso considerando quelli che dovrebbero essere gli standard di casa Stamford. Nel complesso comunque non ci si può affatto lamentare di questo PPV, sicuramente un buono modo per chiudere un altalenante (troppo spesso tendente al mediocre) 2006 nella speranza che con il 2007 si riparta col piede giusto.
 

Scritto da David Grauli
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